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Le Guerre Puniche
Gaia
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Le tre guerre puniche in sintesi
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Sintesi
LE GUERRE PUNICHE Le guerre Puniche vengono combattute dai Romani e dai Fenici, in particolare la colonia fenicia di Cartagine. Motivi: Roma voleva espandere il proprio dominio anche sul mare perciò puntò su Cartagine, uno dei porti più importanti che controllava la maggior parte delle rotte del Mediterraneo occidentale. L'organizzazione dello stato cartaginese La città di Cartagine era governata da un'aristocrazia mercantile, ma il potere era esercitato da due magistrati annuali chiamati suffeti. Aveva un esercito formato da soldati mercenari, cioè professionisti addestrati al combattimento. I generali erano cartaginesi e provenivano da grandi famiglie (come quella dei Barca). Anche la flotta era molto importante. LA PRIMA GUERRA PUNICA Casus belli: Roma nel 264 a.C. attacca e si impadronisce di Messina, territorio sotto il controllo cartaginese, quindi questo atto rappresenta una dichiarazione di guerra da parte di Roma contro Cartagine e Siracusa. I romani attrezzano una nuova flotta composta da triremi e quinqueremi che erano composti da una nuova invenzione: il corvo, un ponte che veniva calato sulla nave nemica e che la agganciava con uno sperone così permettendo l'abbordaggio Battaglie: 1 Mila330- →vittoria romana 2. Capo Ecnomo → vittoria romana → Cartagine è disposta alla pace, ma le condizioni di Roma sono inaccettabili: Cartagine avrebbe dovuto cedere a Roma la Sicilia e la Sardegna e versare un grosso tributo 3. Tunisi→vittoria cartaginese distruzione...
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dell'esercito romano 4. Isole Egadi → vittoria romana → Cartagine chiede la pace, le condizioni di pace sono pesanti : Sgomberare la Sicilia che fu annessa a Roma con lo status di provincia, gli abitanti diventano sudditi governati da un magistrato romano e dovevano inoltre pagare un tributo. Le terre della provincia furono ridistribuite tra i Romani (latifondi) Pagare una forte indennità di guerra I Romani approfittarono dello stato di debolezza di Cartagine per annettere anche la Sardegna e la Sicilia che diventarono province. LA SECONDA GUERRA PUNICA In Spagna Roma e Cartagine avevano stipulato dei patti che prevedevano che la zona nord del fiume Ebro sarebbe dovuta essere sotto il controllo romano, mentre quella a sud del fiume sarebbe dovuta essere cartaginese. Casus belli: La città di Sagunto però era alleata con i Romani e si trovava all'interno della zona di influenza cartaginese quindi i cartaginesi guidati da Annibale decisero di attaccarla nel 219 a.C. e la conquistarono massacrando la popolazione. Il console Gneo Cornelio Scipione fu spedito in Spagna per contrastare l'esercito di Annibale, il quale si era già mosso per l'Italia e superato le Alpi. Battaglie: 1. presso il fiume Ticino → vittoria cartaginese presso il fiume Trebbia- vittoria cartaginese - ritirarsi a sud dell'Appennino 2. esercito romano fu costretto a 3. presso il lago Trasimeno → grave sconfitta romana A questo punto a Roma venne nominato dittatore Quinto Fabio Massimo, il Temporeggiatore perché evitò una battaglia frontale e si limitò a mantenere i propri territori, così arrivò l'inverno (periodo di tregua) e Annibale ripiegò verso la Puglia. 4. Canne (villaggio della Puglia) temibile sconfitta dei Romani Passarono dalla parte di Annibale molte colonie greche, i Lucani e i Sanniti, Siracusa e Filippo V, re di Macedonia. Roma quindi organizzò la resistenza e riorganizzò l'esercito, sostenuta anche dalle città della Lega Italica. S. Zama (202 a. C.) truppe cartaginesi distrutte dalla formazione a testuggine delle legioni romane e Cartagine fu costretta a 1. rinunciare alla sua flotta e a tutti i suoi possedimenti al di fuori dell'Africa; 2. pagare una pesante indennità di guerra; 3. non poter dichiarare guerra senza il consenso di Roma. LA TERZA GUERRA PUNICA Cartagine che ormai era uno stato satellite di Roma non era più un pericolo per i Romani però si stava riprendendo velocemente e quindi il Re di Numidia, Massinissa, fu indotto dai Romani a provocare Cartagine alla guerra e, visto che i Cartaginesi non potevano dichiarare guerra senza il consenso di Roma, quando risposero a massinissa con le armi nel 149 a.C. iniziò la Terza Guerra Punica. (Casus belli) Roma decise di distruggere la città che venne rasa al suolo tre anni dopo sotto la guida di Scipione Emiliano. Cartagine divenne la nuova provincia d'Africa.
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guerre puniche
LE GUERRE PUNICHE Le guerre Puniche vengono combattute dai Romani e dai Fenici, in particolare la colonia fenicia di Cartagine. Motivi: Roma voleva espandere il proprio dominio anche sul mare perciò puntò su Cartagine, uno dei porti più importanti che controllava la maggior parte delle rotte del Mediterraneo occidentale. L'organizzazione dello stato cartaginese La città di Cartagine era governata da un'aristocrazia mercantile, ma il potere era esercitato da due magistrati annuali chiamati suffeti. Aveva un esercito formato da soldati mercenari, cioè professionisti addestrati al combattimento. I generali erano cartaginesi e provenivano da grandi famiglie (come quella dei Barca). Anche la flotta era molto importante. LA PRIMA GUERRA PUNICA Casus belli: Roma nel 264 a.C. attacca e si impadronisce di Messina, territorio sotto il controllo cartaginese, quindi questo atto rappresenta una dichiarazione di guerra da parte di Roma contro Cartagine e Siracusa. I romani attrezzano una nuova flotta composta da triremi e quinqueremi che erano composti da una nuova invenzione: il corvo, un ponte che veniva calato sulla nave nemica e che la agganciava con uno sperone così permettendo l'abbordaggio Battaglie: 1 Mila330- →vittoria romana 2. Capo Ecnomo → vittoria romana → Cartagine è disposta alla pace, ma le condizioni di Roma sono inaccettabili: Cartagine avrebbe dovuto cedere a Roma la Sicilia e la Sardegna e versare un grosso tributo 3. Tunisi→vittoria cartaginese distruzione...
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dell'esercito romano 4. Isole Egadi → vittoria romana → Cartagine chiede la pace, le condizioni di pace sono pesanti : Sgomberare la Sicilia che fu annessa a Roma con lo status di provincia, gli abitanti diventano sudditi governati da un magistrato romano e dovevano inoltre pagare un tributo. Le terre della provincia furono ridistribuite tra i Romani (latifondi) Pagare una forte indennità di guerra I Romani approfittarono dello stato di debolezza di Cartagine per annettere anche la Sardegna e la Sicilia che diventarono province. LA SECONDA GUERRA PUNICA In Spagna Roma e Cartagine avevano stipulato dei patti che prevedevano che la zona nord del fiume Ebro sarebbe dovuta essere sotto il controllo romano, mentre quella a sud del fiume sarebbe dovuta essere cartaginese. Casus belli: La città di Sagunto però era alleata con i Romani e si trovava all'interno della zona di influenza cartaginese quindi i cartaginesi guidati da Annibale decisero di attaccarla nel 219 a.C. e la conquistarono massacrando la popolazione. Il console Gneo Cornelio Scipione fu spedito in Spagna per contrastare l'esercito di Annibale, il quale si era già mosso per l'Italia e superato le Alpi. Battaglie: 1. presso il fiume Ticino → vittoria cartaginese presso il fiume Trebbia- vittoria cartaginese - ritirarsi a sud dell'Appennino 2. esercito romano fu costretto a 3. presso il lago Trasimeno → grave sconfitta romana A questo punto a Roma venne nominato dittatore Quinto Fabio Massimo, il Temporeggiatore perché evitò una battaglia frontale e si limitò a mantenere i propri territori, così arrivò l'inverno (periodo di tregua) e Annibale ripiegò verso la Puglia. 4. Canne (villaggio della Puglia) temibile sconfitta dei Romani Passarono dalla parte di Annibale molte colonie greche, i Lucani e i Sanniti, Siracusa e Filippo V, re di Macedonia. Roma quindi organizzò la resistenza e riorganizzò l'esercito, sostenuta anche dalle città della Lega Italica. S. Zama (202 a. C.) truppe cartaginesi distrutte dalla formazione a testuggine delle legioni romane e Cartagine fu costretta a 1. rinunciare alla sua flotta e a tutti i suoi possedimenti al di fuori dell'Africa; 2. pagare una pesante indennità di guerra; 3. non poter dichiarare guerra senza il consenso di Roma. LA TERZA GUERRA PUNICA Cartagine che ormai era uno stato satellite di Roma non era più un pericolo per i Romani però si stava riprendendo velocemente e quindi il Re di Numidia, Massinissa, fu indotto dai Romani a provocare Cartagine alla guerra e, visto che i Cartaginesi non potevano dichiarare guerra senza il consenso di Roma, quando risposero a massinissa con le armi nel 149 a.C. iniziò la Terza Guerra Punica. (Casus belli) Roma decise di distruggere la città che venne rasa al suolo tre anni dopo sotto la guida di Scipione Emiliano. Cartagine divenne la nuova provincia d'Africa.