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Le guerre Puniche

11/1/2023

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Le guerre Puniche
Roma e Cartagine stipularono diversi trattati che avevano come scopo di ripartirsi le
zone di influenze.
Cartagine
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Le guerre Puniche Roma e Cartagine stipularono diversi trattati che avevano come scopo di ripartirsi le zone di influenze. Cartagine Cartagine fu fondata nel 814 a.C. dai Fenici sulle coste del Nord Africa. Era una repubblica oligarchica. Cartagine era stata scelta dai Fenici per una posizione strategica, con un entroterra fertilissimo. Era molto sviluppato il commercio e l'artigianato. La Repubblica era governata dai grandi commercianti, soprattutto dai marinai che intraprendevano grandi scambi commerciali con gli altri popoli. Ai vertici della Repubblica oligarchica c'erano i "suffeti", due magistrati che avevano il compito di amministrazione la giustizia, convocare il senato e l'assemblea popolare e promulgare le leggi. Cioè potete giudiziario ed esecutivo. L'assemblea popolare aveva poteri molto limitati. I cartaginesi erano dotati di un'efficiente flotta e il loro esercito era costituito da soldati mercenari provenienti dalla penisola iberica o dai territori africani confinanti. Il dominio cartaginese Il dominio cartaginese si estendeva sul Mediterraneo, sulla spagna meridionale, le isole Baleari, la Sardegna, la Corsica e la Sicilia. Lo scoppio dell'ostilità L'occasione per la guerra tra Roma e Cartagine venne dalle città della Sicilia. Per era un'area di grande importanza strategica. In Sicilia c'erano i "mamertini", parola derivante dal termine volscio del dio Marte, mercenari campani che avevano occupato la città di Messina suscitando le ostilità di Gerone II, tirano di Siracusa. Egli assediò la città di...

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Siracusa costringendo i mamertini a chiedere aiuto a Cartagine. In seguito al ritiro delle truppe siracusane, i mamertini si ritrovarono col dominio dei cartaginesi sul territorio. Chiesero così aiuto ai romani. La prima Guerra Punica Le guerre Puniche 1 Nel 264 a.C. scoppia così la Prima Guerra Punica. Nel 260 a.C. il console Gaio Tuilio annientò i cartaginesi a Milazzo. La sua flotta sgomentò il pericolo cartaginese grazie alla tecnica dei "corvi", dei ponti mobili dotati di uncini con i quali venivano agganciate le navi nemiche e spostando lo scontro sulla nave avversaria. L'altra battaglia importante è quella del 256 a.C. Il console Attilio Regolo dopo aver sconfitto la flotta cartaginese a capo Ecnomo varcò in Africa ma fu sconfitto e fatto prigioniero. La guerra in Sicilia contro i cartaginesi che erano sotto il comando di Amilcare si portasse per alcuni anni. Questo fine quando il console Lutazio Catulo, distrusse presso Isole Egadi flotta cartaginese nel a.C. Fu così la fine della Prima Guerra Punica. Cartagine ormai distrutta non poté fare altro che arrendersi e pagare un'indennità di guerra. La seconda Guerra Punica Le cause della Guerra Cartagine si stava riprendendo conquistando i territori della Spagna per via delle sue miniere e delle sue importanti risorse. Roma venne allarmata dalle conquiste di Cartagine, stipulando così un trattato nel 226 a.C., così detto "Trattato dell'Ebro". Questo trattato fissava come limite dell'espansione Cartaginese in Spagna proprio all'Ebro: i Cartaginesi, cioè, non potevano andare a Sud dell'Ebreo. Nel 219 a.C., però, Annibale assediò Sagunto, alleata di Roma e a sud dell'Ebro, e così Roma dichiarò guerra a Cartagine. Inizia così la Seconda Guerra Punica. Annibale in Italia Nel 218 a.C. Annibale varcò i Pirenei e le Alpi con un grande esercito formato da 50.000 soldati e 9.000 cavalieri e una mandria di elefanti. Con questo esercito riuscì a sconfiggere i Romani sul Ticino nel 218 a.C., poi sul fiume Trebbia e infine sul Trasimeno nel 217 a.C. I Romani per rispondere alle sconfitte elessero un dittatore, Quinto Fabio Massimo. Egli adottò una tattica molto particolare, basata sull'estrema prudenza. Evitava battaglia in campo aperto ma preferiva le guerriglie isolate. I Romani furono sconfitti a Canne, in Puglia nel 216 a.C. La ripresa di Roma e la fine della Guerra Le guerre Puniche 2 Nel 207 a.C. nella battaglia del fiume Metauro, i Romani sconfissero i Cartaginesi guidati da Astrubale Barta, mandato in aiuto di Annibale. Lo sconto decisivo avvenne a Zama, dove Publio Cornelio Scipione I""Africano" riuscì a sconfiggere i cartaginesi. Le condizioni di pace erano molto dure: dovevano rinunciare alla propria flotta • pagare una grossa indennità di guerra • rinunciare all'indipendenza • chiedere il consenso di Roma prima di dichiarare guerra ● La Terza Guerra Punica Dopo la seconda Guerra Punica, Cartagine riuscì a riprosperare economicamente. Ciò allarmò Roma e soprattutto Mario Porcino Catone, che propose di distruggere Cartagine. Quando il re della Numidia, alleato dei Romani fu indotto a provocare Cartagine alla guerra essa rispose con le armi, e quindi Cartagine fu rasa al suolo e sulle sue rovine fu sparso del sale, così da indicare come un luogo maledetto. Le guerre Puniche 3