Le tre classi e il potere assoluto
Il terzo stato era il gruppo più numeroso ma anche quello con meno diritti. Includeva contadini poveri, artigiani, ma anche borghesi ricchi che però non avevano privilegi politici. Questi borghesi spesso si alleavam con la nobiltà per ottenere vantaggi economici, tradendo di fatto le richieste di giustizia sociale del resto della popolazione.
Il clero e la nobiltà erano le classi privilegiate che non pagavano tasse e controllavano la maggior parte delle ricchezze. Il clero possedeva enormi proprietà terriere e aveva un'influenza politica enorme, mentre la nobiltà deteneva il potere politico e amministrava la giustizia nei propri territori.
Il sistema si reggeva sull'assolutismo monarchico, dove il re concentrava tutto il potere nelle sue mani. Luigi XIV di Francia ne è l'esempio perfetto: creò una burocrazia centralizzata che controllava direttamente l'economia e l'amministrazione, togliendo potere alle assemblee tradizionali.
Fondamentale era l'alleanza tra trono e altare: la Chiesa cattolica sosteneva il potere del re con le sue dottrine religiose, mentre il sovrano proteggeva i privilegi del clero. Questo patto garantiva stabilità al sistema ma anche enormi ingiustizie sociali.
💡 Punto chiave: L'Antico Regime crollerà proprio per queste contraddizioni - un sistema basato su disuguaglianze così marcate non poteva durare per sempre!