Le Internazionali e i nuovi movimenti politici
A Londra nel 1864 nacque la Prima Internazionale (Associazione Internazionale dei Lavoratori) con l'obiettivo di coordinare le forze impegnate nella difesa dei lavoratori. Tuttavia, entrò in crisi dopo pochi anni e venne sciolta nel 1876.
La Seconda Internazionale, fondata a Parigi nel 1889, vide emergere profonde divisioni tra i partiti socialisti. Da una parte i comunisti, che puntavano alla rivoluzione, dall'altra i riformisti (poi chiamati socialisti o socialdemocratici) che preferivano cambiare la società attraverso riforme graduali.
Si diffuse anche l'anarchia, un movimento che rifiutava qualsiasi forma di autorità. Popolare tra braccianti, proletari e sottoproletariato urbano, gli anarchici sostenevano la necessità di abbattere lo Stato attraverso una rivoluzione violenta.
Anche la Chiesa Cattolica prese posizione sulle ingiustizie della società industriale. Nel 1891, Papa Leone XIII pubblicò l'enciclica "Rerum Novarum", sostenendo che tra le parti sociali in conflitto dovesse esserci cooperazione invece che scontro.
💡 Curiosità: Il termine "anarchia" significa letteralmente "mancanza di governo" e rappresentava una visione radicalmente diversa rispetto agli altri movimenti politici dell'epoca, che volevano riformare o sostituire lo Stato, ma non eliminarlo completamente.