La Guerra nel Pacifico e il Declino dell'Asse nel 1942-1943
L'attacco giapponese a Pearl Harbor nel dicembre 1941 segnò un momento cruciale nella Politica estera della Seconda Guerra Mondiale. L'ammiraglio Isoroku Yamamoto orchestrò un'operazione che mirava alla completa distruzione dell'apparato militare statunitense attraverso un attacco a sorpresa. Questa mossa, considerata una violazione del diritto internazionale, provocò l'immediata reazione degli Stati Uniti e, conseguentemente, le dichiarazioni di guerra di Germania e Italia.
Definizione: L'attacco a Pearl Harbor rappresentò una violazione del diritto internazionale poiché la dichiarazione di guerra fu consegnata dopo l'inizio delle operazioni militari.
Nel Pacifico, il 1942 segnò la svolta decisiva del conflitto. La superiorità industriale americana si rivelò determinante: la produzione di aerei da guerra superò quella tedesca, mentre la marina statunitense ricostruì rapidamente una flotta moderna basata sulle portaerei. La battaglia delle Midway (giugno 1942) rappresentò il punto di svolta, con la distruzione della maggior parte delle portaerei giapponesi. La successiva conquista di Guadalcanal da parte americana (febbraio 1943) aprì la strada verso l'arcipelago giapponese.
Sul fronte africano, la Politica estera fascista subì un duro colpo. La battaglia di El Alamein segnò la fine delle ambizioni italo-tedesche in Nord Africa. L'Afrika Korps di Rommel e le truppe italiane, numericamente inferiori, furono costrette alla ritirata dalla Libia. Lo sbarco alleato in Marocco e Algeria, guidato dal generale Eisenhower, completò il controllo alleato del Nord Africa nella primavera del 1943.
Evidenziazione: La superiorità industriale americana fu decisiva per le sorti della guerra, permettendo la produzione di enormi quantitativi di armi e navi.