Le esplorazioni portoghesi rappresentano uno dei capitoli più significativi nella storia della navigazione e delle scoperte geografiche mondiali.
I navigatori portoghesi famosi come Bartolomeo Diaz, Vasco da Gama e Pedro Álvares Cabral hanno segnato un'epoca di straordinarie scoperte tra il XV e il XVI secolo. Il Portogallo, sotto la guida del principe Enrico il Navigatore, sviluppò tecniche di navigazione all'avanguardia e nuovi strumenti di navigazione del 1500 come l'astrolabio e il quadrante, che permisero di realizzare imprese mai tentate prima. La circumnavigazione dell'Africa rappresentò uno dei maggiori successi: Bartolomeo Diaz doppiò per primo il Capo di Buona Speranza nel 1488, aprendo la strada a Vasco da Gama che raggiunse l'India nel 1498.
L'evoluzione della storia della nautica portoghese portò alla creazione di nuove rotte commerciali e all'espansione delle colonie portoghesi in India e in altri territori. Le caravelle portoghesi, evoluzione delle prime imbarcazioni, rappresentarono una rivoluzione nella storia del trasporto navale: erano navi più veloci e maneggevoli, capaci di affrontare l'oceano aperto. Gli strumenti di navigazione antichi come la bussola e le carte nautiche furono perfezionati, mentre nuove tecniche di orientamento astronomico permisero viaggi sempre più lunghi e sicuri. Questo periodo di espansione marittima trasformò il Portogallo in una delle maggiori potenze navali dell'epoca, creando un impero commerciale che si estendeva dall'America del Sud all'Asia, attraverso l'Africa. La storia della navigazione portoghese non solo cambiò la geografia conosciuta del mondo, ma influenzò profondamente gli scambi culturali e commerciali tra continenti, segnando l'inizio dell'era moderna delle esplorazioni marittime.