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5/9/2022
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La Rivoluzione Francese introduzione La Rivoluzione Francese, insieme a quella americana segnò il declino dell'assolutismo e ispirò le successive rivoluzioni borghesi, liberali e democratiche del XIX secolo (i cosiddetti moti rivoluzionari). Diede impulso alla nascita di un nuovo sistema politico basato sul concetto di stato di diritto o stato liberale, in cui la borghesia divenne la classe dominante, preannuncio a sua volta della nascita dei moderni stati democratici del XX secolo. Illuminismo Nella borghesia si diffondono i principi dell'illuminismo e della rivoluzione americana: libertà, eguaglianza, giustizia. L'obiettivo da battere è l'antico regime assolutista, il pregiudizio religioso, i privilegi di pochi, l'ingiustizia. I massimi esponenti dell'illuminismo sono Montesquieu, Voltaire, Rousseau, Diderot, D'Alembert. Cause Possiamo distinguere due tipologie di cause: → Esterne: l'esito della rivoluzione americana permette ai francesi di sognare un futuro migliore, soprattutto perché i francesi hanno contribuito alla vittoria di quella rivoluzione. ⇒ Interne: legate alla specificità della situazione francese come l'aspetto culturale e la divisione in ordini della società francese e l'organizzazione dello stato. Quest'ultima era la monarchia assoluta, il re accentra, 'per volere di dio', tutte le cariche politiche e amministrative. Il re emette leggi e le impone a tutta la Francia tramite suoi intendenti. I parlamenti locali ratificano le decisioni del sovrano. All'interno dei propri feudi, i nobili esercitano ancora una loro particolare giustizia. La questione principale era lo scontro fiscale tra privilegio...
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e assolutismo punto il clero non pagava le tasse ma comunque, contribuiva con un donativo con la monarchia mentre i nobili erano e tentati dalle imposizioni dirette, infatti, molte città e province erano state colpite da queste imposte sia dirette che indirette. La situazione economica è disastrosa e lo stato francese si trova vicino al fallimento. Crisi economica Ha due radici: ⇒ finanziario: 1. Guerra dei sette anni e sconfitta della Francia 2. Sostegno alla rivoluzione americana 3. Spese ingenti della corte a Versailles → agricolo 1787-1788 vi fu cattivo raccolto e per questo ne conseguì fame e crisi sociali, fiumi gelati e i mulini non possono produrre farina e aumenta il prezzo del pane. Ordini della società francese Nobiltà e clero non vogliono perdere i loro privilegi. Il terzo stato paga diritti feudali ai signori, le decime alla chiesa, le gabelle (tassa sul sale) e le corvée al re 1) Contadini, popolani, lavoratori giornalieri, operai 2) Borghesi (circa il 10%) formata da banchieri, commercianti, artigiani che hanno fatto fortuna. 3) La borghesia vuole ottenere un ruolo politico (contare di più), abolire i privilegi di clero e nobiltà, diminuire le imposte Durante il regno di Luigi XVI i vari ministri che si succedettero nella carica di controllore generale delle finanze proposero progetti di riforma fiscale per risolvere la crisi incentrati su tre punti: 1) Estendere la tassazione sulla rendita fondiaria 2) Abolire ogni forma di esenzione fiscale e razionalizzare il sistema di riscossione delle imposte 3) Ridurre le spese statali e il carico fiscale gravante sulle classi popolari si pubblica questo bilancio statale e c'era un debito pubblico sproporzionato. Per attuare queste riforme si sente la necessità di convocare gli stati generali che non vengono convocati dal 1614 (parlamento in cui sono Presenti i tre grandi ordini) hanno potere consultivo, perché la legge la fa il re. Luigi XVI convoca l'assemblea nel 5 maggio 1789, i deputati discutono delle grandi riforme necessarie per rimettere in piedi lo stato francese, e i vari deputati mettono Insieme le province, e i tre ordini registrano le loro richieste nei quaderni delle lamentele vengono raccolte le lamentele delle persone, delle decime, delle riforme, di mettere apposto le fogne. Cahiers de doléances. Deputati che verranno eletti sono circa 1200, stati generali si riuniscono separatamente. 300 nobili, 300 clero, 600 terzo stato. Nobiltà e clero vogliono votare per ordine e il terzo stato per testa. Le richieste più frequenti riguardavano l'abolizione delle decime ecclesiastiche e dei privilegi signorili. 4516 Il terzo stato rappresenta il 98% della popolazione e comprende, oltre alla borghesia, anche il popolo minuto, poveri, contadini, operai che, di fatto, 'quarto stato' (i sanculotti). Nella prima fase della rivoluzione, la borghesia moderata e ricca, utilizza la massa popolare ai propri fini: rivendicazione di diritti e privilegi, a suo avviso ingiustamente riservati alla categoria dei nobili e del clero. L'obiettivo immediato è una monarchia costituzionale. In questa fase, la borghesia moderata è il 'motore' della rivoluzione.