Il Congresso di Vienna del 1815 rappresentò un momento fondamentale per la storia europea, ridisegnando completamente l'assetto politico del continente dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte.
Al Congresso di Vienna parteciparono i rappresentanti delle principali potenze europee vincitrici: Austria, Prussia, Russia e Gran Bretagna. I lavori furono guidati dal principe Metternich, che stabilì i principi fondamentali della Restaurazione: legittimità, equilibrio e intervento. Il Congresso di Vienna cosa stabilisce fu principalmente il ritorno all'ordine pre-napoleonico, con la restaurazione delle antiche dinastie sui troni europei. Per l'Italia, il Congresso sancì la divisione in stati sotto l'influenza austriaca, cancellando le riforme napoleoniche.
La Santa Alleanza nacque come strumento per garantire la stabilità del nuovo ordine europeo. Fondata su iniziativa dello zar Alessandro I, la Santa Alleanza unì Russia, Prussia e Austria in nome dei principi cristiani e conservatori. Parallelamente, la Quadruplice Alleanza (Gran Bretagna, Austria, Prussia e Russia) si pose come obiettivo il mantenimento degli equilibri stabiliti a Vienna. Il liberalismo, movimento politico-culturale che si oppose alla Restaurazione, promuoveva ideali di libertà individuale e costituzionalismo. Il liberalismo economico sosteneva il libero mercato e la non ingerenza dello Stato nell'economia, mentre il liberalismo in Italia si sviluppò principalmente attraverso i movimenti patriottici risorgimentali. La differenza principale tra Santa Alleanza e Quadruplice Alleanza stava nella natura dei patti: la prima aveva carattere ideologico-religioso, la seconda era un'alleanza militare-politica. Il liberalismo significato semplice si può riassumere come la dottrina che pone al centro la libertà dell'individuo e i suoi diritti fondamentali, in opposizione all'assolutismo monarchico.