LA RIVOLUZIONE FRANCESE
La Rivoluzione francese scoppiò in un contesto di grave crisi finanziaria che afflisse la Francia alla fine del XVIII secolo. Nel 1789, il re Luigi XVI fu costretto a convocare gli Stati Generali (5 maggio 1789) per affrontare questa crisi e cercare di imporre tasse anche alla nobiltà.
Concetto Chiave: Gli Stati Generali erano un'assemblea che riuniva rappresentanti dei tre stati sociali: clero (primo stato), nobiltà (secondo stato) e Terzo Stato (borghesia e popolo).
Durante questa convocazione, i rappresentanti dei tre stati decisero di riunirsi in un'Assemblea Nazionale Costituente, giurando di dare alla Francia una Costituzione. Questo evento segnò l'inizio formale della Rivoluzione francese.
Le 4 fasi della Rivoluzione francese possono essere così riassunte:
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Prima fase (1789-1791):
Il popolo assalta la Bastiglia (14 luglio 1789)
Viene approvata la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino
La Francia diventa una monarchia costituzionale
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Seconda fase (1791-1792):
Nasce l'Assemblea Legislativa, eletta dai cittadini più ricchi
La Francia dichiara guerra ad Austria e Prussia
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Fase repubblicana (1792-1793):
Viene proclamata la Repubblica
Luigi XVI viene ghigliottinato (1793)
Si forma una coalizione anti-francese
La Vandea si oppone alla rivoluzione, provocando una guerra civile
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Periodo del Terrore (1793-1796):
Il popolo soffre la fame
Molti vengono uccisi anche per minimi sospetti
Approfondimento: La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789) è un documento fondamentale che sancisce principi come l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, la libertà di espressione e la sovranità popolare. Il suo primo articolo afferma che "Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti."