I fattori della ripresa
A partire dall'anno Mille, nel basso medioevo iniziò un circolo virtuoso, cioè una serie di fenomeni positivi che si condizionano a vicenda. Ci fu una rivoluzione cioè un cambiamento radicale e irreversibile. Il primo fattore che caratterizza la rivoluzione è l'aumento demografico che va dal 1000 al 1300. La popolazione aumentò a causa della fine delle invasioni (saraceni, normanni, ecc), della riduzione delle epidemie e della diminuzione della mortalità infantile. Con la crescita degli abitanti, aumentava la manodopera, che consentiva maggiore lavoro e dava una maggiore quantità di cibo, in grado di spingere ulteriormente la crescita della popolazione. Ci fu un'elevata crescita demografica al tal punto che aumentò la domanda di beni agricoli per garantire il fabbisogno alimentare e di conseguenza ci fu un aumento delle terre coltivate.
La colonizzazione dei terreni
Se i terreni non erano adatte alla coltivazione iniziarono a disboscare, dissodare, bonificare e canalizzare. Il termine colonizzare significa coltivare la terra, il colono è colui che coltiva la terra, in questo caso ci sono due tipi di colonizzazione: esterna, come quella dei greci e dei fenici, e interna, che consiste nello sfruttare i terreni all'interno del proprio territorio.
La rivoluzione agricola e le innovazioni tecniche
L'incremento della produzione agricola, dovuto grazie all'aumento delle terre coltivabili, è stato dovuto anche da nuovi strumenti come l'aratro e i mulini, e dal miglior utilizzo degli animali. La diffusione di alcune coltivazioni specializzate a carattere intensivo come la maggior produzione di vite, ulivi e agrumi, insieme alla rotazione triennale, ha contribuito a una gestione più razionale e minore impoverimento dei suoli.
Le innovazioni tecniche di agricoltura
L'uso dell'aratro pesante, del mulino ad acqua e del mulino a vento, insieme alla rotazione triennale, ha portato ad un migliore sfruttamento del terreno, evitando così il suo impoverimento nel lungo periodo.
I nuovi rapporti sociali
Ci fu un'evoluzione delle figure sociali del mondo contadino e dei loro rapporti economici. Il grande proprietario coltivatore (dominus) diventò un grande proprietario percettore di rendite, mentre i contadini legati al signore da servitù (servi della gleba o massari) diventarono contadini liberi e affittuari. Questa evoluzione è stata possibile grazie al rilascio delle carte di franchigia, dei documenti che attestano la libertà dei contadini e limitano il controllo degli agenti signorili, permettendo un'autogestione delle corvées.
Le carte di franchigia hanno permesso ai contadini di acquisire una quasi totale libertà nei confronti dei loro proprietari.
