Le monarchie feudali
Nel sistema feudale, i signori locali detenevano l'autorità effettiva sui territori, ma il monarca manteneva un'importanza simbolica e pratica. Considerato discendente divino, amministrava territori, ereditava terre e imponeva nuove tasse, anche se con poteri limitati rispetto ai suoi vassalli.
In Inghilterra, la monarchia feudale si affermò con l'arrivo dei Normanni. Nel 1066, Guglielmo il Conquistatore venne incoronato re, imponendo il sistema feudale e assegnando terre ai baroni. La corona nominava gli sceriffi per riscuotere le tasse, creando un'amministrazione centralizzata.
In Italia meridionale si formò invece il Regno Normanno, quando Roberto d'Altavilla divenne duca di Puglia e Calabria. Nel 1130, Ruggero II d'Altavilla fu incoronato re di Sicilia dal pontefice, creando un dominio unitario nel Sud Italia.
💡 Lo sapevi? In Francia, dopo la morte dell'ultimo re carolingio, nel 987 venne nominato Ugo Capeto, dando inizio alla dinastia dei Capetingi. La monarchia francese si rafforzò stringendo alleanza con la Chiesa (1004), ma il regno rimaneva diviso in signorie territoriali, con il potere della corona concentrato a Parigi.