La scomunica che fece tremare un impero
Quando Enrico IV continua a nominare vescovi come ha sempre fatto, Gregorio VII gioca la carta più potente: nel 1076 scomunica l'imperatore. Non è solo una punizione religiosa - significa che i sudditi non devono più obbedirgli!
I feudatari tedeschi ne approfittano subito per ribellarsi. Enrico capisce di essere in trappola e deve fare una mossa disperata. Nel gennaio 1077 attraversa le Alpi in pieno inverno e raggiunge Canossa, dove si trova il Papa ospite di Matilde.
La scena è leggendaria: l'imperatore del Sacro Romano Impero resta tre giorni nella neve, a piedi nudi, digiunando e chiedendo perdono. Gregorio deve perdonare chi si pente sinceramente, e revoca la scomunica. Sembra una vittoria del Papa, ma...
Enrico è più furbo di quanto sembri. Tornato in Germania, sconfigge i ribelli, ricomincia a nominare vescovi e viene scomunicato di nuovo nel 1080. Questa volta però ha un piano: fa eleggere un antipapa (Clemente III) e nel 1084 marcia su Roma.
📚 Per l'interrogazione: Canossa è il simbolo della sottomissione del potere temporale a quello spirituale, ma fu anche una mossa tattica geniale di Enrico IV!