Le Origini e le Prime Fasi del Conflitto
Immagina l'Europa come un barile di polvere da sparo pronto a esplodere: tensioni religiose, rivalità politiche e crisi economiche si intrecciano creando le condizioni per un conflitto devastante. La Guerra dei Trent'anni nasce dal contrasto tra cattolici e protestanti, ma coinvolge presto interessi commerciali e territoriali di tutte le grandi potenze.
Il detonatore arriva nel 1618 con la "defenestrazione di Praga", quando i nobili protestanti boemi lanciano dalla finestra i rappresentanti dell'imperatore cattolico Ferdinando d'Asburgo. Questo gesto simbolico accende una guerra che dividerà l'Europa in due schieramenti: da una parte i cattolici sostenuti da Spagna e Impero, dall'altra i protestanti appoggiati da Province Unite e Inghilterra.
La fase boemo-palatina (1618-1625) si conclude con la vittoria cattolica nella battaglia della Montagna Bianca del 1620. Gli Asburgo sembrano aver ripreso il controllo, ma è solo l'inizio di un conflitto molto più lungo e complesso.
Ricorda: Questa guerra segna il passaggio dagli scontri puramente religiosi a conflitti di natura politico-territoriale che caratterizzeranno l'Europa moderna.
Nella fase danese (1625-1629), il re Cristiano IV di Danimarca tenta di sostenere i protestanti ma viene sconfitto dal generale Wallenstein. L'editto di restituzione del 1629 obbliga i protestanti a restituire i beni ecclesiastici, provocando nuove tensioni in tutta Europa.