La fase francese e la Pace di Westfalia
La fase francese vide l'ingresso attivo della Francia, che fino a quel momento si era limitata a fornire supporto logistico ai protestanti. Il cardinale Richelieu, temendo un eccessivo rafforzamento degli Asburgo, convinse il re Luigi XIII a entrare in guerra nonostante la Francia fosse cattolica.
Inizialmente le truppe francesi subirono l'invasione spagnola, ma nel 1643 la situazione si ribaltò con la vittoria francese a Rocroi. Sotto il nuovo imperatore asburgico Ferdinando III, le forze cattoliche, ormai esauste, furono costrette a cercare una soluzione diplomatica.
Nel 1648 venne firmata la Pace di Westfalia, una serie di trattati che ridisegnarono la mappa europea: la Francia ampliò i propri confini orientali acquisendo l'Alsazia, Metz, Toul e Verdun; le Province Unite ottennero l'indipendenza dalla Spagna; la Svezia acquisì territori tedeschi e il dominio del Mar Baltico. Gli Asburgo dovettero riconoscere i diritti degli stati protestanti tedeschi.
La Spagna, unica tra le grandi potenze, continuò la guerra contro la Francia fino al 1659, quando il cedimento spagnolo portò alla pace definitiva.
🌍 Impatto storico: La Pace di Westfalia è considerata la nascita del moderno sistema di stati nazionali in Europa e pose le basi del principio di sovranità territoriale che ancora oggi regola le relazioni internazionali.