Gli ultimi anni di Teodorico
Intorno al 520, Teodorico cambiò atteggiamento, principalmente a causa di tensioni religiose con l'Impero Romano d'Oriente. In Oriente si erano diffuse varie eresie, tra cui il monofisismo, secondo cui in Cristo esisteva solo la natura divina e non quella umana.
Questa dottrina fu condannata nel Concilio di Calcedonia del 451, che riaffermò la duplice natura di Cristo (divina e umana), ma i monofisiti continuarono a sostenere le loro convinzioni. Quando nel 518 diventò imperatore d'Oriente il cattolico Giustino I, egli ricompose la frattura con la Chiesa riportando l'Oriente all'ortodossia.
Gli Ostrogoti, seguaci dell'arianesimo, si trovarono isolati rispetto al mondo cattolico italiano e bizantino. La situazione precipitò nel 523, quando Giustino I ordinò agli ariani di cedere le loro chiese ai cattolici, provocando la dura reazione di Teodorico.
Scontro religioso: Le controversie teologiche non erano solo questioni di fede ma avevano profonde implicazioni politiche. L'isolamento religioso degli Ostrogoti li rese vulnerabili a un'alleanza tra i romani, l'impero d'Oriente e la Chiesa cattolica, cambiando gli equilibri di potere in Italia.