Il contesto politico e sociale dell'età giolittiana
L'era giolittiana fu caratterizzata da importanti cambiamenti nel panorama politico e sociale italiano. Oltre alle riforme promosse da Giolitti, si assistette all'emergere di nuovi attori politici e sociali che influenzarono profondamente la vita del paese.
Il Partito Socialista giocò un ruolo fondamentale in questo periodo, dividendosi in due correnti principali:
- Corrente riformista: guidata da Filippo Turati, era aperta al dialogo con il governo per migliorare le condizioni della classe operaia.
- Corrente rivoluzionaria (o massimalista): guidata da Benito Mussolini, propugnava una lotta di classe contro lo Stato per instaurare il comunismo.
Vocabulary: Il "trasformismo" era un termine negativo usato per descrivere una politica priva di una linea chiara e soggetta a frequenti cambi di orientamento.
Nel 1904, durante il congresso di Bologna, le correnti rivoluzionarie presero il controllo del partito e organizzarono il primo sciopero generale nazionale nella storia d'Italia. In risposta a questi sviluppi, nacquero importanti organizzazioni:
- Nel 1906 fu fondata la CGdL (Confederazione Generale del Lavoro), che raccolse circa 250.000 iscritti.
- Nel 1910 nacque la Confindustria (Confederazione italiana dell'industria), come organizzazione degli industriali.
Definition: Il suffragio universale maschile, introdotto da Giolitti nel 1912, estendeva il diritto di voto a tutti i cittadini maschi di età superiore ai 30 anni, oltre che ai maggiorenni istruiti o che avessero prestato servizio militare.
Nonostante i suoi successi, Giolitti fu oggetto di critiche. Fu accusato di esercitare una "dittatura parlamentare" e di essere un "ministro della malavita" da parte di meridionalisti come Gaetano Salvemini, che lo accusavano di comprare voti al Sud attraverso favori politici.
Highlight: L'introduzione del suffragio universale maschile nel 1912 fu una delle riforme più significative dell'era giolittiana, allineando l'Italia con altri paesi europei in termini di diritti politici.
Questo periodo di riforme e cambiamenti sociali pose le basi per lo sviluppo dell'Italia moderna, ma fu anche caratterizzato da tensioni e contraddizioni che avrebbero influenzato profondamente la storia successiva del paese.