L'età giolittiana, periodo di riforme e sviluppo economico in Italia tra il 1901 e il 1914, vide Giovanni Giolitti come protagonista politico. Le sue riforme migliorarono le condizioni dei lavoratori e ampliarono il diritto di voto, ma il suo approccio fu criticato per le disparità tra Nord e Sud. L'emigrazione di massa caratterizzò quest'epoca, con milioni di italiani che lasciarono il paese in cerca di opportunità all'estero.
• La concessione del suffragio universale maschile nel 1912 fu una delle riforme più significative di Giolitti.
• Le riforme del lavoro inclusero la riduzione dell'orario lavorativo e la tutela del lavoro femminile e minorile.
• L'emigrazione italiana durante l'età giolittiana coinvolse circa 8 milioni di persone, principalmente dirette verso Nord Europa, USA e Sud America.
• Giolitti fu criticato per il suo approccio duale, favorendo l'industrializzazione del Nord mentre trascurava lo sviluppo del Sud.