La guerra dei cent'anni e il ruolo di Giovanna d'Arco rappresentano uno dei periodi più significativi della storia medievale europea.
La guerra dei cent'anni fu un lungo conflitto tra Francia e Inghilterra che durò dal 1337 al 1453. In questo contesto storico emerge la figura di Giovanna d'Arco, una giovane contadina francese che ebbe un ruolo determinante nel cambiare le sorti della guerra. Nata nel 1412 a Domrémy, Giovanna d'Arco affermava di ricevere visioni divine che la esortavano a liberare la Francia dagli inglesi. Il suo contributo alla guerra fu decisivo: guidò l'esercito francese alla vittoria nell'assedio di Orléans nel 1429 e convinse il Delfino Carlo a farsi incoronare re di Francia a Reims.
La sua storia si conclude tragicamente quando viene catturata dai Borgognoni e consegnata agli inglesi. Dopo un processo per eresia, Giovanna d'Arco fu bruciata sul rogo il 30 maggio 1431 a Rouen, all'età di 19 anni. La sua morte la trasformò in un simbolo della resistenza francese e dell'identità nazionale. Venne canonizzata dalla Chiesa cattolica nel 1920. Parallelamente, la guerra dei trent'anni (1618-1648) rappresentò un altro conflitto cruciale che coinvolse gran parte dell'Europa, trasformandosi da guerra religiosa a guerra europea di più ampia portata. Questo conflitto si concluse con la Pace di Westfalia, che ridisegnò gli equilibri politici europei e stabilì il principio della sovranità nazionale. La guerra dei trent'anni viene considerata uno dei conflitti più devastanti della storia europea, con conseguenze profonde sulla demografia e sull'assetto politico del continente.