L'Età giolittiana rappresenta un periodo cruciale nella storia italiana, caratterizzato dalle importanti Riforme Giolitti che trasformarono profondamente il paese all'inizio del XX secolo.
Durante il suo mandato come Primo Ministro, Giovanni Giolitti introdusse significative riforme sociali ed economiche. Tra le più rilevanti, le Riforme Giolitti lavoro minorile che stabilirono limiti all'impiego dei bambini nelle fabbriche e migliori condizioni lavorative. Il Secondo governo Giolitti si distinse per l'introduzione del suffragio universale maschile e per le politiche di industrializzazione del Nord Italia.
Il periodo si concluse con l'avvento della Prima guerra mondiale Italia, conflitto che vide inizialmente l'Italia legata alla Triplice Alleanza con Germania e Austria-Ungheria. Tuttavia, nel 1915 l'Italia passò alla Triplice Intesa (formata da Francia, Regno Unito e Russia) attraverso il Patto di Londra. Gli schieramenti Prima guerra mondiale videro contrapporsi le potenze centrali agli stati dell'Intesa in un conflitto senza precedenti. La guerra si concluse nel 1918 con la vittoria della Triplice Intesa, mentre tra chi ha perso la Prima guerra mondiale troviamo gli imperi centrali, in particolare Germania, Austria-Ungheria e Impero Ottomano. Le cause Prima guerra mondiale furono molteplici: dalle tensioni nazionalistiche alla corsa agli armamenti, dalle alleanze contrapposte alle rivendicazioni territoriali. Questo complesso sistema di tensioni internazionali portò all'esplosione del conflitto che avrebbe ridisegnato la mappa dell'Europa e posto le basi per la successiva Seconda guerra mondiale.