Federico II di Svevia fu uno dei più importanti imperatori del Sacro Romano Impero, noto come "Stupor Mundi" (meraviglia del mondo) per la sua straordinaria cultura e personalità.
Nato a Jesi nel 1194 da Costanza d'Altavilla ed Enrico VI di Svevia, Federico crebbe in Sicilia sotto la tutela della Chiesa dopo essere rimasto orfano in giovane età. La sua formazione multiculturale nella corte palermitana lo rese un sovrano illuminato, capace di parlare sei lingue e profondamente interessato alle arti e alle scienze. Durante il suo regno, realizzò importanti riforme amministrative e culturali, fondando l'Università di Napoli nel 1224 e promuovendo la Scuola Poetica Siciliana. Il suo progetto imperiale mirava a consolidare il potere imperiale in Italia e a modernizzare l'amministrazione del regno.
Un capitolo fondamentale del suo regno fu la Sesta Crociata (1228-1229), durante la quale riuscì a conquistare Gerusalemme attraverso la diplomazia anziché con le armi, nonostante fosse stato scomunicato da Papa Gregorio IX. Federico II subì in totale tre scomuniche dalla Chiesa, che vedeva in lui una minaccia al potere papale. La sua morte avvenne nel 1250 a Castel Fiorentino in Puglia, probabilmente per dissenteria o per avvelenamento, mentre era impegnato a sedare rivolte nel sud Italia. Il suo aspetto fisico, secondo le cronache dell'epoca, era caratterizzato da capelli rossi e occhi chiari, tipici della dinastia sveva. Lasciò numerosi figli, tra legittimi e illegittimi, tra cui Corrado IV che gli succedette al trono. La sua eredità culturale e politica influenzò profondamente la storia medievale europea, lasciando un'impronta indelebile soprattutto nel Sud Italia, dove realizzò numerosi castelli e opere architettoniche ancora oggi ammirabili.