La Crisi Europea e la Guerra Civile Spagnola nel Periodo Interbellico
La crisi del 1929 segnò profondamente l'Europa, dando inizio a un periodo di forte instabilità economica e politica durante il Secondo dopoguerra in Italia. La Grande Depressione colpì particolarmente le economie più industrializzate, con la Gran Bretagna e la Francia che videro un drastico calo delle esportazioni. Questa situazione portò all'ascesa di regimi totalitari in diverse nazioni dell'Europa orientale, tra cui Ungheria, Bulgaria e Croazia, modificando radicalmente gli equilibri continentali.
Definizione: I Fronti Popolari erano coalizioni antifasciste nate in diversi paesi europei, particolarmente in Francia, come risposta all'ascesa dei totalitarismi. Rappresentavano un'alleanza tra forze progressiste e comuniste.
Nel contesto della crisi generale, l'ingresso dell'URSS nella Società delle Nazioni nel 1934 rappresentò un cambiamento significativo negli equilibri internazionali. L'Unione Sovietica iniziò a fornire armamenti a vari paesi europei, aumentando la sua influenza nel continente. In Francia, i Fronti Popolari ottennero significativi successi politici, implementando importanti riforme sociali a favore dei lavoratori, sebbene queste provocarono resistenze da parte della borghesia.
La situazione della Spagna merita un'analisi particolare. Dal 1923 al 1930, sotto la dittatura militare del generale Primo de Rivera, il paese visse un periodo di forte repressione. La successiva proclamazione della Repubblica nel 1931 non risolse le tensioni sociali, che sfociarono nella Guerra Civile tra repubblicani e nazionalisti guidati da Francisco Franco.
Evidenziazione: La Guerra Civile Spagnola 1936−1939 rappresentò un preludio della Seconda Guerra Mondiale, con l'isolamento internazionale che permise la vittoria dei nazionalisti e l'instaurazione della dittatura franchista.