Civiltà etrusca: origini e sviluppo
Gli Etruschi abitarono la zona tra i fiumi Arno e Tevere, dedicandosi all'agricoltura (coltivando ulivi, viti e cereali) e allo sfruttamento dei metalli come rame e ferro. Erano abili navigatori e commercianti che estesero le loro rotte in tutto il Mediterraneo, tanto che i Greci chiamarono il Mar Tirreno proprio in loro onore.
Le origini di questo popolo restano avvolte nel mistero. Alcuni storici antichi come Erodoto sostenevano che provenissero dalla Lidia, altri come Dionigi di Alicarnasso li consideravano nativi dell'Italia. La loro lingua non era indoeuropea e utilizzavano un alfabeto di 26 lettere derivato da quello greco.
Tra il VII e VI secolo a.C. gli Etruschi raggiunsero il massimo splendore, organizzandosi in città-stato governate inizialmente da re (Lucumoni) e successivamente da aristocrazie. Formarono una confederazione di 12 città (dodecapoli) unite da un legame religioso, che si riuniva presso il santuario del dio Voltumna. Tra le città più importanti c'erano Veio, Tarquinia, Caere e Volterra.
Lo sapevi? Gli Etruschi erano una talassocrazia (potenza marittima) che, a differenza di altri popoli, non fondava colonie ma stabiliva basi commerciali. Il loro dominio si estendeva persino in Francia e Britannia!
Il loro potere iniziò a ridimensionarsi quando dovettero fronteggiare i Celti a nord e l'alleanza tra Cartaginesi e Greci nel Mediterraneo. Nel 509 a.C. i Romani allontanarono l'ultimo re etrusco, segnando l'inizio del declino che si concluse alla fine del III secolo a.C.