Tardo Gotico o Gotico Internazionale

Didascalia alternativa:

(breviario con preghiere, ma per i laici) era manoscritto e con bellissime miniature, costando molto dimostrava ricchezza (status singul), era diviso nei periodi liturgici dell'anno e per ogni giorno aveva una preghiera associata, all'inizio c'era il calendario con la parte alta con i segni del mese e il lavoro dei mesi. i mesi hanno in comune una lunetta con il carro del sole e un carretto con una piccola chiesa con dio, qui si vedono tutti i dettagli fondamentali delle opere fiamminghe, sono molto minuziosi e fanno ogni singolo particolare, sono iperrealistici. gennaio: grande festa in un interno Pebbraio: innevato, tagliare la legna, portarla al paese, donne che si scaldano, pecore e corvi marzo: contadini che lavorano e temporale che arriva su di loro aprile: mese dei fiori e degli amori, ragazze che colgono i fiori, un uomo inanella la donna, in secondo piano un laghetto con una scena di pesca, e un angolo di campo di fiori e castello di fondo. maggio: feste di signori, vegetazione rigogliosa 32 20 giugno: corso d'acqua, donne scalze che lavorano i campi, facendo il fieno, castello di fondo luglio: contadini che lavorano i campi e pastori che fan pascolare le pecore agosto: aristocrazia che va a fare la caccia con il falcone, dietro contadini, che falciano e raccolgono il fieno o si riposano, e castello del duca sul fondo, sul fondo blu dei segni zodiacali vengono usate le lumeggiature oro. settembre: castello e vendemmia Ottobre: spaventapasseri con l'arciere, aratro del campo, contadino malridotto che sparge la sementa, castello con personcine novembre: cielo scuro, la natura inizia a rinsecchire, il porcaio nutre i porcellini con le ghiande. dicembre: scena di caccia al cinghiale con i cani, vegetazione rinsecchita e castello differente Il Tardogótico in Italia Il Duomo di Milano 1386: in lombardia i visconti vogliono promuovere l'arte per dimostrare il proprio potere, decorano molto milano e pavia. a milano, nel centro della citta fanno costruire un'enorme cattedrale dove solo l'abside e tardogotica, poiche' il resto della basilica viene conclusa nel 1800. La certosa a Pavia 1396: e un monastero certosino (non avevano il dormitorio ma avevano delle casette) all'interno della chiesa erano presenti le tombe dei visconti, poiche' veniva usata come mausoleo di famiglia, cosi' che i monaci pregassero per la salvezza delle loro anime. La Biblioteca del castello a Pavia: contiene opere di miniatori di formazione lombarda che si ispirano a matteo giovannetti, il piu' importante miniatore dei visconti e giovannino de grassi, oltre ad essere un miniatore, lui fa il lapicida per le sculture del duomo. fa il disegnatore, in una biblioteca a bergamo c'e' il suo taquino di disegni (cavalieri, erbe ed animali), raffigura figure abbastanza stilizzate, un esempio e l'Offiziolo Visconti (libro d'ore) che B non abbiamo piu' integralmente: miniatura della fuga d'egitto ricca di carattere del gotico internazionale, con fusione di natura e antinatura, mettendo a fuoco tutto con grande interesse, c'e' anche una parte di irrealismo partendo dal troppo realismo stesso e della negazione dell'atmosfera presente tra i soggetti, spesso ci sono dei cambiamenti di scala, con proporzioni gerarchiche, c'e' coesistenza di bidimensionalita' e tridimensionalità, in questa miniatura, lo sfondo e la cornice sono antinaturalistiche, invece le figure sono realistiche. Ritratti di Pisanello: utilizza il taglio numismatico (scienza delle monete, che hanno un volto di profilo) o taglio di profilo, viene usato questo tipo di ritratto per evidenziare il potere. (primo ritartto di profilo: enrico scrovegni di giotto). sul retro spesso c'e' lo stemma della famiglia o un'allegoria della celebrazione della virtu', lui era un'artista che girava spesso tra verona, ferrara e mantova. Gentile da Fabriano (marche): fa la pala d'altare per la cappella pallastrozzi in santa trinita 1424 (committente pallastrozzi) rappresenta l'adorazione dei magi, molto ricca, adorata dai fiorentini (inizio dell'apprezzamento dell'adorazione dei magi a firenze). gia anche solo la cornice e' tardogotica, e infatti ha un profilo mistilineo' (con linee curve, spezzato e appuntito, fiori e vegetali stilizzato), che viene definito "flamboyant' (fiammeggiante). Adorazione dei Magi Gentile da Fabriano (Firenze 1421-23) committente pallastrozzi, era un banchiere e la sua cappella si trovava in santa trinita. le cornici con struttura carpentaria venivano disegnate dagli artisti e fatte da degli artigiani, questa e' mistilinea e si ispira all'architettura tardogotica iconografia: re magi si prostrano al bambino, gesu' tocca la testa di quello piu' anziano, maria era affiancata da giuseppe, con serve di maria vestite da ancelle. vediamo poi i cavalli dei magi e la loro corte, sul fondo c'e un corteo che si snoda da un castello, la composizione e bipartita, con episodi cronologicamente sfasati (antirealismo). e tripartita dagli accenti degli archi (1 santi, 2 magi, 3 corte con cavalli e cani da caccia). abiti fatti come simone martini (foglia oro, pigmenti o tingenti, operati con stampi e punzoni) cimasa: tondo con angioletto in verde (speranza), tondo con la madonna e tipico mantello azzurro, al centro cristo pantocreatore (tributo all'arte bizantini). i tondi sono sorretti dai discepoli in posizione semi recumbente e sopra hanno dei serafini (teste d'angelo con aureola dorata e 3 coppie di ali) predella: infanzia di gesu', nativita con la madonna di fronte alla mangiatoia e l'angelo che annuncia, fuga d'egitto con madonna sull'asinello condotto da san giuseppe con le ancelle, presentazione al tempio con il battesimo ebraico (tributo ai lorenzetti, con un giotto potenziato, natura spoglia, architettura con prospettiva empirica). la composizione e molto complessa, ma nel rinascimento si tornera in un'arte minima e chiara. -Sim-one-martini-ad-Avignone Palazzo dei Papi ad Avignone (provenza francia) 1340 esternamente e in pietra bianca, non molto decorato, pero' e molto decorato all'interno, la pianta e molto grande, con caratteristiche di una cittadella. viene decorato da molti artisti, ma i papi oltre a quelli francesi apprezzano molto quelli italiani (come simone martini). viene decorata la sala delle udienze e la cappella di san marziale, soprattutto da matteo giovannetti (nasce a viterbo e si istruisce a siena). le sue figure particolari del gotico internazionale ricordano delle figure fiabesche, con panneggi avvolgenti fatti a balze sovrapposte (richiama martini), la storia sacra diventa piu' fiabesca, raffinata, irrealistica. lui fa molte opere cosi', dando una definizione all'arte tardogotica. (i papi riescono a emanciparsi e tornare a roma 1377, che i papi dovranno risanare.) Simone Martini simone martini viene dalla scuola di duccio, lui lavora sull'espressivita di giotto (nell'annunciazione della pala d'altare con lippo memmi, maria e un po' disgustata, arcangelo freddo e impassibile) conosceva la prospettiva empirica (con il vaso e il trono), ma recupera dall'arte bizantina il fondo oro, e dei dettagli di oreficeria. lui si ispira all'oreficeria come tecnica, usando la foglia oro (punzone e cesello) e delle vernici molto liquide: pictilia sculptiria' creando delle superfici irregolari. pala d'altare di simone martini con lippo memmi, con l'annunciazione e due santi (s. ansano, s. giuditta) nell'annunciazione, maria e molto espressiva, si ritrae e quasi piange per lo spavento. la pala faceva parte del polittico degli orsini (grazie al cardinale orsini martini va ad avignone) 1366. i vari pannelli del polittico sono stati venduti, ad avignone le sue tecniche vengono potenziate, facendo figure sempre piu' sinuose, con panneggi e tessuti gotici, decorazione ad oreficieria. lui diventa molto amico di petrarca, che svolge buona parte della sua carriera ad avignone, e richiede a simone un ritratto di laura che noi non abbiamo, ma dobbiamo immaginarla come la venere di botticelli (che si ispira al canzoniere per le sue donne ideali). in compenso produce per petrarca il frontespizio per il commento di servio a virgilio' (servio cerca di trovare qualche predizione al cristianesimo nelle parole di virgilio) chiedendogli di rendere la lettura meno noiosa, arricchendola di immagini, ma dato che i codici venivano disfatti per prendere le miniature, noi abbiamo solo un foglio (1340 biblioteca ambrosiana). iconografia: virgilio stesso che pensa ispirato con lo sguardo per aria, servio indica virgilio e toglie un velo che copriva virgilio disvelandolo (spiegare), soldato (eneide), uomo che lavora la vite (georgice: vita nei campi) e pastore (buconiche: lavoro dei pastri). diventa raffinatissimo: velo, figure sinuose, peli e capelli dettagliati.