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Il Gotico Internazionale o Cortese

4/10/2022

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IL GOTICO INTERNAZIONALE O CORTESE
CONTESTO STORICO
Non abbiamo una data precisa della fine del Gotico ma sappiamo che è
stata una fine molt

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IL GOTICO INTERNAZIONALE O CORTESE CONTESTO STORICO Non abbiamo una data precisa della fine del Gotico ma sappiamo che è stata una fine molto frastagliata. Per esempio in Italia, dove già di per sé il Gotico non aveva avuto una grande fortuna, agli inizi del 400', in modo particolare a Firenza, terminerà per dare spazio al Rinascimento nel 1402. Il Gotico terminerà, però, definitivamente intorno al 1430-1440. Continuerà comunque ad essere presente fino al 1600 in Gran Bretagna, Francia e Germania); i Paesi dove era più forte. Però prima che il Gotico vada ad esaurirsi, come movimento artistico, abbiamo una fase comune chiamata Gotico Internazionale o anche Gotico Cortese. Come dice il termine, Gotico Internazionale, significa che coinvolge tutti i Paesi. Il termine Gotico Cortese è più appropriato perché questo movimento artistico si sviluppa nella Corti. CARATTERISTICHE Gli artisti si muovono da una corte all'altra per trasportare le loro opere o per copiare le opere realizzate da altri artisti; quindi abbiamo gli stessi caratteri in tutte le corti d'Europa. Il Gotico Cortese è un'arte molto raffinata ed elegante, utilizzava ancora l'oro (con Giotto in precedenza avevano notato che stava svanendo) perché la tradizione bizantina era ancora molto forte, le figure erano alte e slanciate (come nel Gotico). Gli edifici costruiti secondo questo stile sono ancora più ricchi e complessi. Per...

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Susanna, utente iOS

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Didascalia alternativa:

edifici intendiamo delle cappelle o dei prolungamenti. LE MINIATURE E GLI ARAZZI Le arti che interessano il Gotico Cortese sono la pittura e le miniature (oramai l'architettura è sparita). Le miniature (già viste nel Romanico con i monaci amanuensi) diventano l'arte principale perché sono piccole e facili da spostare da una corte all'altra. Le miniature escono dal tema religioso (prima con i monaci erano rappresentazioni religiose perché erano create su testi sacri) e si iniziano a rappresentare scene di vita cortese, scene di caccia, banchetti e i balli; tutto rappresentato in pochissimo spazio. Grazie ad esse abbiamo la possibilità oggi di capire com'era la vita dell'epoca. Gli arazzi sono dei quadri di tela. I pittori (Vedremo in futuro Raffaello), anche famosi, realizzano dei disegni che poi i tessitori, tramite l'uso dei telai, riproducono; quindi è un quadro tessuto e non dipinto. CAPPELLA DI ENRICO VII La Cappella di Enrico VII (dove si sono svolto i funerali della Regina Elisabetta II) si trova nell'Abbazia di Westminster. La Cappella di Enrico VII è un corpo che è stato aggiunto oltre l'Abbazia di Westminster. La particolarità maggiore di questo edificio è il soffitto che è molto ricco e decorato infatti la volta ogiva ma è nascosta dalle decorazioni; queste hanno la funzione di irrigidire la struttura rendendola più sicura e stabile. GENTILE DA FABRIANO E "L'ADORAZIONE DEI MAGI" Gentile da Fabriano è un pittore che raggiunse una grande fama, sia in Italia che all'estero; andò, per esempio, in delle corti francesi. Egli morì molto giovane. Realizzò un'opera chiamata "Adorazione dei Magi", intorno al 1420 (in questo periodo, invece, a Firenze siamo in pieno Rinascimento), che è una pala d'altare, tavole dalle grandi dimensioni che venivano posizionate sull'altare. Non abbiamo l'opera completa perché è stata smembrata; la parte superiore è al Museo degli Uffizi, la parte inferiore, detta predella, si trova al Louvre. Nella parte superiore si presenta come un'opera Gotica per le guglie e degli elementi decorativi che presenta; però ci sono tre archi a tutto sesto che non sono gotici. Ci sono ai lati due piccole colonne che presentano delle decorazioni a fiori; la decorazione è troppo eccessiva. La scena principale, nella parte superiore, racconta dei Magi si recano in visita a Gesù. Nella parte inferiore tre momenti diversi della vita di Gesù: la nascita, la fuga in Egitto e la Presentazione di Gesù al Tempio. La scena che si svolge in primo piano ci racconta dei Re Magi, provenienti da molto lontano, che arrivano da Gesù bambino per adorarlo e per portargli i loro doni. I Magi sono rappresentati uno in inginocchiato, uno chinato e l'altro in piedi. Ma la scena e la lettura dell'opera parte così: 1. La storia inizia sotto l'arco in alto a sinistra; dove i Re Magi vedono la stella cometa, capiscono che è nato il Messia e si mettono in viaggio per andarlo ad adorare. 2. Sotto l'arco centrale si vede il corteo dei Re Magi che attraversano tanti territori. 3. Sotto l'arco in alto a destra si vedono i Re Magi che sono alle porte della città di Gerusalemme. 4. La parte centrale, in primo piano, è come se fosse la conclusione del viaggio iniziato tempo prima e in un altro punto della Terra. Nelle "punte" troviamo piccole presentazioni come l'Arcangelo Gabriele che fa visita alla Madonna. La presenza di oro e di dettagli è veramente vasta: • Si possono individuare una serie di animali diversi come cavalli, uccelli, scimmie, tigri, cervi ecc. ● I dettagli degli abiti dei Re Magi sono curati nei minimi dettagli e sono come tessuti preziosi decorati, ognuno in maniera differente. ● A terra c'è un servitore (bambino) che toglie gli speroni dalle caviglie di un Magio che scende da cavallo. C'è una folla con tanta gente ognuna rappresentata con un vestito diverso e un'espressione facciale diversa. ● Le redini dei cavalli e i loro addobbi sono fatte in maniera differente. Da ciò possiamo dedurre che c'è una particolare cura dei ai dettagli. La Presentazione di Gesù al Tempio è collocata nella predella in basso a destra, l'ultima scena rappresentata. Gli edifici, come il tempio centrale, sono realizzati in modo prospettico; quindi si inizia a diffondere la lezione di Giotto. In questa parte inferiore iniziamo a trovare dei caratteri rinascimentali rispetto alla pala d'altare vera e propria dove lo stile rimane ancora gotico. PISANELLO E "SAN GIORGIO E LA PRINCIPESSA" Pisanello, allievo di Gentile da Fabriano, nasce a Verona da padre toscano e vive a Pisa. Dopo la morte del padre torna al paese della madre e viene chiamato Pisanello siccome proveniva da Pisa. Essendo allievo di Gentile da Fabriano prese in mano delle sue opere che non portò a termine a causa della morte precoce. San Giorgio e la principessa è un affresco collocato sul paramento murario che circonda un'arco. Questo episodio parla di un cavaliere di nome Giorgio che libera una principessa da morte sicura perché c'era un drago che voleva continuamente vittime giovani da mangiare. Però questo cavaliere Giorgio, che poi diventerà santo, uccide il drago. Nell'affresco viene raccontato il momento in cui San Giorgio ha già ucciso il drago, che si trova alle sue spalle. Nell'altro lato dell'arco dovrebbe vedersi il drago che però si è deteriorato; i colori sono scuri perché si sono modificati col passare degli anni. San Giorgio, biondo e riccio, viene rappresentato che sale a cavallo. La principessa è di profilo con un'acconciatura molto elaborata e decorata da nastri. L'immagine sembra ferma-statica e i dettagli sono macabri. Sullo sfondo oltre la città (fatto da costruzioni gotiche) sullo sfondo si vedono due cadaveri impeccati i cui corpi sono rimasti appesi ad una trave di legno; questo serviva per far vedere cosa succedeva se si faceva qualcosa di grave. IL DUOMO DI MILANO Il Duomo di Milano è un edificio gotico costruito nella prima metà del 1400 quando il rinascimento prevale in quasi tutta l'Italia. Gli Sforza, padroni di Milano, decidono di regalare alla città questo edificio importante. Per costruirlo ci sono voluti tanti ma tanti ma tanti ma tanti soldi. Con il Romanico abbiamo visto che si utilizzavano materiali locali, a Milano i mattoni rossi; inizialmente, quindi, si iniziò in mattoni ma a causa dell'effetto che non piaceva si decise di farlo in marmo importato. La facciata è stata costruita e arricchita nel 1800, prima c'erano solo cinque navate con una semplice facciata di pietra. Il Duomo di Milano ha uno slancio minimo e sembra abbastanza quadrato rispetto alle classiche caratteristiche gotiche. Sono presenti delle guglie, dei contrafforti e dei pinnacoli.