Storia dell'arte /

Rinascimento, Ghiberti, Brunelleschi, Donatello, Masaccio

Rinascimento, Ghiberti, Brunelleschi, Donatello, Masaccio

 H Rinascimento
FIRENZE
400-500 (15-16 sec.)
Rinascita delle arti e delle forme classiche
colonne, capitelli, ordini
dorico, ionico, corinzi

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Sintesi

H Rinascimento FIRENZE 400-500 (15-16 sec.) Rinascita delle arti e delle forme classiche colonne, capitelli, ordini dorico, ionico, corinzio, volte a bolte cassettonate 1401 inizio del Rinascimento e concorso per la decorazione della porta seltentrionale del Battistero di San Giovanni, in bronzo. IL CONCORSO Oggi ci restano solo le di Ghiberti e di Brunelleschi. prove Compostezza equilibrio. solennità armonia dignita classica eleganza. panneggi morbidi e sinuosi scene sacre lettura dal basso verso l'alto. realizzare una formella che raffigurasse il Sacrificio di Isacco (Antico Testamento) per una porta da 28 formelle 7 arco a tutto seste drammaticità espressività del pathos. movimenti improwisi e scomposti Lorenzo Ghiberti La porta settentrionale (1401-1424) riprende lo stile di quella meridionale (Andrea Pisano). 28 formelle La Porta del Paradiso (lato nord del battistero • 1425-1447) 10 formelle quadrangolari scene dell'Antico Testamento • bellezza delle figure → del Paradiso massima espressione del Rinascimento fiorentino Filippo Brunelleschi про Primo architetto del Rinascimento; Firenze (1377-1446) Secondo lui, la bellezza di un edificio è data dalla proporzionalità LA PROSPETTIVA È il modo per rappresentare un'immagine a 3 dimensioni su una superficie pialta, quindi rappresentare lo spazio in profondità. È un disegno geometrico con un punto di fuga da cui confluiscono le linee parallele. LA MODULARITÀ prima La prima opera di Brunelleschi fu la facciata dello Spedale degli Innocenti, in cui si rivide chiaramente e volta il ritorno all'età classica. Qui vi è la ricorrenza del numero 3 e i suoi multipli (simbolo della Trinità cristiana)....

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La geometria e la proporzionalità sono fondamentali, infatti il diametro delle colonne viene usato come misura (modulo); le colonne sono alte 9 moduli. Qui si vede anche la bicromia usata spesso da B.: grigio della pietra serena VS intonaco chiaro arco a tutto sesto, modulo strutture portanti. pareti elementi decorativi per orafo e scultore sconfilta concorso del 1401 matematica e studio dell'antichità 1402: viaggio a Roma con Donatello vocazione per l'architettura. lə CUPOLA DI SANTA MARIA DEL FIORE Morte dell'architetto ↓ 1420-1436 1 Consacrata da papa Eugenio IV 1418: concorso per completare la cupola Ghiberti e Brunelleschi vincitori a pari merito. consulente ideatore e architetto e supervisore allontanato perché non aveva le competenze ingegneristiche necessarie. Mancavano solo 2 elementi: lanterna, finita nel 1468; tribune morte, realizzate dopo la sua morte. BASILICA DI SAN LORENZO Ubicazione: Firenze e Piazza San Lorenzo su una struttura preesistente. Quando: 1420 CARATTERISTICHE INTERNE Pianta a croce latina 3 navate Colonne a fusto liscio con capitelli corinzi Campate quadrate In ogni direzione si crea un effetto prospettico che dà all'osservatore che si trova al centro della chiesa l'illusione di una profondità maggiore di quella reale. All'incrocio tra il corpo della chiesa ed il transetto, anzichè la volta a crociera, sorge la cupola. Nella sacrestia nuova sono presenti le tombe di Lorenzo il Magnifico e di Giuliano posizionate e costruite secondo un progetto di Michelangelo. Nel 1418 Brunelleschi stese un piano per la ricostruzione della chiesa agostiniana di S. Lorenzo, che era la chiesa parrocchiale dei Medici; di conseguenza è sempre stata molto legata alle sorti della famiglia. Quando i lavori erano già a buon punto, una serie di rovesci finanziari costrinse all'esilio Cosimo de' Medici, e ciò comportò l'improvvisa chiusura del cantiere, che non riaprì fino al 1442, quattro anni prima della morte di Brunelleschi. Di conseguenza l'esterno della chiesa non fu portato a termine e rimase d'impronta nettamente romanica. Ora la facciata riflette la semplicità dell'interno brunelleschiano. DONATELLO Firenze, 1486. Scultura Viaggio molto e diffuse le sue idee fiorentine nell'Italia settentrionale 1423-1427; 60x60 cm dorato Banchetto di Erode è un bassorilievo in bronzo fuso di Donatello esposta all'interno del Battistero di Siena, nella Fonte battesimale. Sperimenta tutti i materiali (bronzo, marmo, ecc...) Il banchetto di Erode fu eseguita da Donatello ed altri artisti, come Jacopo della Quercia e Lorenzo Ghiberti, che affiancarono l'artista fiorentino, maestro sia nella lavorazione del marmo, che del bronzo. LO STIACCIATO Fu realizzata con la tecnica dello stiacciato, una tecnica inventata dallo stesso Donatello, in cui l'artista traccia il disegno con l'angolo dello scalpello, permettendo di ottenere volume in maniera illusiva; è pertanto necessaria l'applicazione di una prospettiva curata nei minimi particolari. per amplificare il volume e lo spazio. DESCRIZIONE GENERALE Donatello nella formella intitolata Banchetto di Erode descrive lo spazio attraverso un maggiore o un minore rilievo delle figure. L'ambiente è organizzato su 3 piani. Il banchetto con i protagonisti della scena è in primo piano ed è scolpito con maggiore rilievo. Nel secondo piano il porticato con altre figure è reso con uno spessore minore. Il terzo piano, infine, è appena rilevato e le figure affacciate oltre gli archi risultano molto schiacciate. In quest'opera la prospettiva, aiutata dal bordo che dà l'idea di una finestra aperta, è realizzata in modo tale che il punto di vista dello spettatore sembri essere all'interno della sala, nonostante la profondità sia di soli 7,5 cm. Le linee diagonali portano al punto di fuga al centro della formella, insolitamente vuoto, creando un forte impatto visivo: la scena principale, infatti, avviene a sinistra. Di grande impatto è anche la luce che si concentra nel punto di fuga e si disperde sulle superfici dei drappeggi delle vesti, sui capelli e sui particolari delle figure, creando un effetto di chiaroscuro. COSA RAFFIGURA Il pannello, nonostante le piccole dimensioni, raffigura chiaramente tre scene del banchetto narrato dai Vangeli di Matteo e Marco. Salomè, figliastra del re Erode, eseguì una magnifica danza durante un banchetto e Erode le promise di esaudire tutte le sue richieste. Erodiade, madre di Salomé, ordina alla figlia di richiedere la testa di Giovanni Battista, poiché aveva criticato un suo comportamento immorale (di Eradiade). 1. primo piano si divide simmetricamente, a sinistra si svolge la macabra azione principale in cui un soldato-servitore porge ad Erode, Salomè ed Erodiade la testa di Giovanni Battista, appoggiata su un vassoio; l'espressione del re rappresenta incredibilmente la drammaticità e l'orrore del gesto, fonte dell'indietreggiamento verso destra del resto dei personaggi presenti sconvolti (quello al centro sulla destra si copre gli occhi con la mano), che crea il vuoto centrale. 2. secondo piano si trovano solo tre personaggi, tra cui un musicista che indica lo svolgimento dello spettacolo di Salomè; e alla fine, sullo sfondo, la scena è più spoglia ed ordinata, in contrasto con il primo piano. La storia, quindi, inizia cronologicamente dal fondo, per arrivare avanti con un crescendo di intensità e suspance. MASACCIO Pittura Valdarno, 1401-1428 ↓ Firenze, 1420 dove collabora con Masolino e creano delle opere (es: Sant'Anna con la Madonna e il bambing per un paio d'anni, ma poi Masolino va in Ungheria CARATTERISTICHE • Realismo • Tridimensionalità Chiaroscuro prospettiva lineare si ispiva a Giotto ADORAZIONE DEI RE MAGI COS'È: tempera su tavola proveniente dallo smembrato polittico di Pisa QUANDO: 1426 DOVE: oggi conservato nei Musei statali di Berlino. CARATTERISTICHE: sobria raffinatezza e tecnica esecutiva da miniaturista sfondo naturalistico nudo ed essenziale in cui si allineano i Magi, giunti a rendere omaggio al Redentore con i servi del seguito stile della pittura: a tratti morbido e sfumato, come nello sfondo, a tratti forte e incisivo, come nei mantelli dei due committenti la luce e i numerosi colori unificano tutta la rappresentazione, senza squilibri Spiccano, al centro, le figure di due enigmatici personaggi: sono i donatori, due borghesi vestiti con semplici e moderni costumi alla moda Il dipinto di Masaccio, insomma, è una preziosa testimonianza storica sul ruolo, economico, sociale e culturale, che la nuova borghesia stava assumendo in seno al contesto del primo Quattrocento. In particolare, esso esalta la fondamentale figura del mercante-banchiere

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Di conseguenza l'esterno della chiesa non fu portato a termine e rimase d'impronta nettamente romanica. Ora la facciata riflette la semplicità dell'interno brunelleschiano. DONATELLO Firenze, 1486. Scultura Viaggio molto e diffuse le sue idee fiorentine nell'Italia settentrionale 1423-1427; 60x60 cm dorato Banchetto di Erode è un bassorilievo in bronzo fuso di Donatello esposta all'interno del Battistero di Siena, nella Fonte battesimale. Sperimenta tutti i materiali (bronzo, marmo, ecc...) Il banchetto di Erode fu eseguita da Donatello ed altri artisti, come Jacopo della Quercia e Lorenzo Ghiberti, che affiancarono l'artista fiorentino, maestro sia nella lavorazione del marmo, che del bronzo. 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Erodiade, madre di Salomé, ordina alla figlia di richiedere la testa di Giovanni Battista, poiché aveva criticato un suo comportamento immorale (di Eradiade). 1. primo piano si divide simmetricamente, a sinistra si svolge la macabra azione principale in cui un soldato-servitore porge ad Erode, Salomè ed Erodiade la testa di Giovanni Battista, appoggiata su un vassoio; l'espressione del re rappresenta incredibilmente la drammaticità e l'orrore del gesto, fonte dell'indietreggiamento verso destra del resto dei personaggi presenti sconvolti (quello al centro sulla destra si copre gli occhi con la mano), che crea il vuoto centrale. 2. secondo piano si trovano solo tre personaggi, tra cui un musicista che indica lo svolgimento dello spettacolo di Salomè; e alla fine, sullo sfondo, la scena è più spoglia ed ordinata, in contrasto con il primo piano. La storia, quindi, inizia cronologicamente dal fondo, per arrivare avanti con un crescendo di intensità e suspance. MASACCIO Pittura Valdarno, 1401-1428 ↓ Firenze, 1420 dove collabora con Masolino e creano delle opere (es: Sant'Anna con la Madonna e il bambing per un paio d'anni, ma poi Masolino va in Ungheria CARATTERISTICHE • Realismo • Tridimensionalità Chiaroscuro prospettiva lineare si ispiva a Giotto ADORAZIONE DEI RE MAGI COS'È: tempera su tavola proveniente dallo smembrato polittico di Pisa QUANDO: 1426 DOVE: oggi conservato nei Musei statali di Berlino. CARATTERISTICHE: sobria raffinatezza e tecnica esecutiva da miniaturista sfondo naturalistico nudo ed essenziale in cui si allineano i Magi, giunti a rendere omaggio al Redentore con i servi del seguito stile della pittura: a tratti morbido e sfumato, come nello sfondo, a tratti forte e incisivo, come nei mantelli dei due committenti la luce e i numerosi colori unificano tutta la rappresentazione, senza squilibri Spiccano, al centro, le figure di due enigmatici personaggi: sono i donatori, due borghesi vestiti con semplici e moderni costumi alla moda Il dipinto di Masaccio, insomma, è una preziosa testimonianza storica sul ruolo, economico, sociale e culturale, che la nuova borghesia stava assumendo in seno al contesto del primo Quattrocento. In particolare, esso esalta la fondamentale figura del mercante-banchiere