Le colonizzazioni greche

Nel corso dell'VIII secolo a.C., le pòleis greche intrapresero un vasto movimento di colonizzazione, spinte da cambiamenti economici e sociali interni. Questa seconda ondata di colonizzazione (la prima si era verificata nell'XI-X secolo a.C.) portò alla fondazione di nuove colonie in varie regioni del Mediterraneo e del Mar Nero.

Le principali aree di colonizzazione includevano:

• L'Asia Minore e le isole adiacenti
• L'Italia meridionale (poi nota come Magna Grecia)
• La Sicilia
• L'Egitto
• La Tracia

Highlight: La colonizzazione greca non solo espanse l'influenza ellenica, ma favorì anche significativi scambi culturali con le popolazioni locali.

I coloni greci portarono con sé la loro lingua, i costumi, i culti e le forme di governo, ma allo stesso tempo furono influenzati dalle culture locali. Questo processo di scambio culturale fu facilitato dai Fenici, che agirono come intermediari tra il mondo greco e le civiltà del Vicino Oriente.

Esempio: L'alfabeto greco, adottato e adattato da quello fenicio, è un esempio tangibile di questo scambio culturale.

L'influenza orientale sull'arte greca

Tra l'VIII e il VI secolo a.C., l'arte greca subì una significativa influenza dalle culture del Vicino Oriente e dell'Egitto, un fenomeno noto come "orientalizzante". Questa influenza si manifestò in vari aspetti dell'arte greca:

1. Motivi figurativi: Il repertorio artistico greco, precedentemente dominato dallo stile geometrico, si arricchì di nuovi soggetti come felini, uccelli, animali palustri, sfingi e altre creature fantastiche.

2. Decorazioni: Il gusto per lo sfarzo e l'ornato, tipico del mondo orientale, si riflesse nelle vesti (come il chitone), nei ricchi decori delle stoffe e nei gioielli.

3. Scultura: Le korai, statue raffiguranti giovani donne, mostravano spesso elementi decorativi e di abbigliamento di ispirazione orientale.

Vocabolario: Korai - Statue greche arcaiche raffiguranti giovani donne, spesso utilizzate come offerte votive nei templi.

Questa influenza orientale si estese anche ad Atene, dove gli artisti locali incorporarono elementi stilistici e tematici provenienti dal Vicino Oriente nelle loro opere. Questo periodo di assimilazione e rielaborazione di influenze esterne contribuì significativamente all'evoluzione dell'arte greca, arricchendola di nuovi motivi e tecniche che sarebbero stati poi rielaborati in forme originali nel corso dei secoli successivi.