Storia dell'arte /

arte Greca ed Ellenistica

arte Greca ed Ellenistica

 Arte Greca
-Periodizzazione
-L'età arcaica: dall' VIII secolo a.C., periodo ellenico pieno di città-stato autonome.
Nelle polei i cittadini

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Giada Cariolato

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arte Greca ed Ellenistica: -I periodi dell’arte greca -PERIODO ARCAICO: canonizzazione del tempio -La forma base del tempio greco -Gli ordini architettonici:

 

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Arte Greca -Periodizzazione -L'età arcaica: dall' VIII secolo a.C., periodo ellenico pieno di città-stato autonome. Nelle polei i cittadini partecipano alla vita politica. Sparta: sviluppa un modello e istituzioni fortemente aristocratiche, mentre Atene ha un governo democratico. Inizia l'idea di una civiltà comune (religione, lingua). -L'età classica: metà del V/IV secolo a.C., inizia con l'alleanza politica e militare delle città greche. Ci furono delle battaglie delle guerre persiane che rafforzano l'identità greca. Atene entra nel periodo d'oro quando Pericle porta a compimento la democratizzazione della città. La guerra del Peloponneso che vede Atene, Sparta e Tebe scontrarsi tra loro, porterà alla perdita dell'autonomia delle poleis. -L'età ellenistica: Morte di Alessandro Magno: l'impero si sfalda. All'inizio del III secolo, la situazione si stabilizza con la creazione di grandi stati monarchici: • Egitto: capitale Alessandria Siria: capitale Antiochia Macedonia, Grecia e il regno di Pergamo in Asia minore Nel 31 a.C., l'Egitto è sconfitto ad Azio. Nell'800 viene coniata "età ellenistica" per indicare i secoli in cui la cultura greca si espande tra il Mediterraneo e l'Occidente. -I periodi dell'arte greca L'arte greca diventa espressione dell'intelletto umano e della ricerca degli ideali di bellezza, viene divisa in 4 periodi: -Periodo di formazione: si pongono le basi della cultura e dell'arte greca. Lo stile geometrico, tra il 12 e 13 secolo a.c., caratterizza le...

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decorazioni ceramiche. La figura umana, schematica e semplificata inizia a fare la sua comparsa tra i soggetti. - Stile arcaico: Il linguaggio artistico si sviluppa con caratteri espressivi differenti per le varie popolazioni, dando vita a uno stile più austero, geometrico e astratto nei territori dominati dalla cultura dei Dori, e uno stile più raffinato, elegante e ispirato agli elementi della natura nei territori dominati dagli loni. Al di là delle costanti nei soggetti e nelle tipologie architettoniche, nell'ambito della scultura si definiscono una scuola dorica e una scuola ionica. - Stile severo e stile classico: Tra 480 e 450 a.C. la scultura è caratterizzata dallo stile severo → sperimentazione della resa dell'anatomia e del movimento del corpo umano. L'osservazione della bellezza nella natura e lo sviluppo di un pensiero teorico e razionale → artisti ricercano la bellezza ideale. - Stile ellenistico: L'allargamento dell'orizzonte politico apre la strada al multiculturalismo, al cosmopolitismo e all'eclettismo → commistione di stili diversi. I modelli greci si fondono con le tradizioni orientali e formano lo stile fondamentale greco dalle numerose varianti locali. Le opere d'arte si fanno teatrali, fastose, monumentali e patetiche. 1 Le polis Nel VIII secolo a.C. in Grecia vi fu una ripresa culturale ed economica che determinò la nascita delle città-Stato. I loro abitanti acquistano coscienza dell'unità linguistica, religiosa e culturale. L'arte esprime gli ideali e le esigenze delle nuove collettività urbane. La polis era una comunità che si autogovernava, formata da un centro abitato e dalla regione circostante, dove sorgevano i villaggi agricoli. han Asty (città bassa) Chora (contado) Acropoli (città alta) 2 COME SONO COSTITUITE ? La parte alta dove sorgevano i templi è definita la parte sacra ed è chiamata "acropoli" e la grande piazza, l'agorà, cioè la piazza principale dove avvengono gli incontri della vita quotidiana situata nella parte bassa, chiamata Asty (le donne non potevano accedere). Al di fuori dell'asty vi era il chora, la parte produttiva della città. Arte e ricerca del bello: Gli artisti sperimentano le forme, le proporzioni, e l'armonia da cui si origina la bellezza testimoniando la ricerca della perfezione. Obiettivo fondamentale: rappresentare l'universo ideale e razionale. le opere sono dominate dalla sobrietà e dalla geometrizzazione. Arte e téchne: L'artista è considerato un artigiano che mette al servizio la sua "techne" cioè arte. Ricerca dell'equilibrio nell'architettura Simbolo della ricerca di equilibrio ed armonia: il tempio greco → incentrato su precisi rapporti proporzionali tra gli elementi architettonici. unità di misura è il diametro di base della colonna impiegato con i suoi multipli e sottomultipli nelle misure di tutto l'edificio. Il culto del corpo umano Tempio: costruito attorno alla statua che raffigura la divinità a cui è dedicato. Nei due frontoni sono collocate statue di eroi e divinità. Il fregio è scolpito con alto e bassorilievi. Il corpo umano: oggetto privilegiato, si vuole raggiungere equilibrio ed armonia, sintesi tra resa naturalistica e idealizzazione delle forme. - PERIODO ARCAICO: canonizzazione del tempio Lo spazio sacro Il tempio è un luogo chiuso, adibito a casa del dio. E' uno spazio a misura d'uomo che si apre al paesaggio circostante con un dialogo continuo tra interno ed esterno, divino ed umano. Lo spazio, che accoglie il tempio e l'altare, è circoscritto da un recinto consacrato che racchiude altri fabbricati connessi al culto. La struttura del tempio presenta delle costanti: la pianta si sviluppa lungo un asse longitudinale orientato in senso est-ovest; l'edificio si eleva sempre su una base detta “stilòbate” cui si accede per mezzo di tre o piú gradini che costituiscono il crepidòma; la cella, o náos, è dove vengono custodite le statue del tempio a cui è dedicato il dio. È a pianta rettangolare ed ha una sola apertura sul lato breve che diviene il fronte del tempio; si accede alla cella passando da un vano colonnato detto prònao che costituisce un filtro tra interno ed esterno; L'origine della tipologia templare Il tempio inizialmente era costruito in legno, poi in pietra e marmo. Si parte dal mégaron miceneo e si mantiene la stessa scansione degli spazi. il vestibolo diventa il prònao, un ingresso porticato, filtro tra terreno e divino; la sala del trono diventa il nàos, la cella, spazio sacro in cui viene collocato il simulacro del dio. Le cerimonie e i sacrifici sono celebrati fuori dal tempio. dietro il náos si trova un vano, l'opistòdomo, destinato alla raccolta delle offerte alla divinitá cui il tempio è dedicato; un peristìlio è un perimetro ininterrotto di colonne che circonda l'edificio su tutti i lati; un architrave sostiene il tetto a doppio spiovente O Esempi: tempio di Era a Olimpia → modello archetipo sul quale tutti gli edifici templari avrebbero preso forma. in Antis Tholos La forma base del tempio greco Prostilo 3 in doppio Antis Anfiprostilo Le varianti tipologiche 18 Pseudoperiptero Pseudodiptero Periptero Diptero -tempio in antis: formato da cella e da due colonne poste tra i prolungamenti dei lati lunghi della cella detti ante; -tempio doppiamente in antis: lo schema si raddoppia sul retro; - tempio prostilo: ha la stessa pianta di quello in antis ma ha quattro colonne davanti alle ante. - tempio anfiprostilo: si raddoppia lo schema sul retro di quello prostilo. – tempio periptero: è circondato da colonne su tutti i lati - tempio pseudoperiptero: si hanno semicolonne addossate all'esterno delle pareti lunghe della cella - tempio diptero: le file delle colonne che corrono attorno al perimetro del tempio sono due - thólos: tempio circolare con cella e copertura a cono - tempio monoptero: è di forma circolare, circondato da una peristasi lungo la circonferenza e privo di celle A seconda del numero di colonne sul lato corto, il tempio può essere: distilo: a due colonne tetràstilo: a quattro colonne esàstilo: a sei colonne octàstilo: a otto colonne Il numero delle colonne sui lati lunghi viene fissato di conseguenza ed è pari al doppio di quelle dei lati minori. trabeazione struttura orizzontale formata da architrave. fregio e cornice capitello elemento di rac- cordo tra colonna e architrave mėtopa elemento quadran- golare dipinto o scolpito in rilievo cornice elemento sporgente sago- mato che protegge il fregio e l'architrave triglifo elemento quadrango- lare con tre scanalatu- re verticale frontone elemento architettonico di forma triangolare. con funzione strutturale e decorativa. compo sto da timpano e cornice 4 timpano superficie triangolare racchiu- sa dalla cornice del frontone. spesso ornata da sculture rampa percorso processionale che guida verso il dio pronaos spazio porticato che precede il naos tetto copertura in tegole di terracotta antefissa elemento decorativo applicato alla testata del. l'ultima fila delle tegole capriata struttura lignea triangolare che sostiene il tetto colmo trave che collega i vertici superiori delle capriate crepidóma basamento a gradoni su eulsorge if temple stilobate ultimo gradino del crepidoma, costi- tuisce il basamento vero e proprio sul quale poggiano le colonne naos stanza interna dove è custodita la statua della divinità; può essere divisa da file di colonne acrotério elemento decorativo colloca- to sul tetto, in corrisponden- za degli angoli del frontone architrave elemento portante orizzon- tale che scarica il peso della trabeazione sulle colonne colonna fusto cilindrico composto da rocchi e sormontato dal capitello fregio fascia decorativa posta sopra l'architrave, composta da metope e triglifi alternati IL TEMPIO GRECO Le costanti del tempio Le costanti strutturali derivano dall'evoluzione del sistema trilitico con sostegni verticali di scarico, le colonne, collegati da un elemento orizzontale, l'architrave. Elementi architettonici Le colonne sono costituite da base, fusto e capitello, elemento architettonico che le raccorda con l'architrave. Possono essere monolitiche o formate da rocchi impilati: i blocchi di pietra vengono sbozzati in cava, trasportati, sollevati e posizionati per mezzo di leve e carrucole e rifiniti in opera. Sopra le colonne poggia la trabeazione, formata da architrave, fregio e cornice, che regge una struttura di travi in legno su cui poggia la copertura in tegole, a falde inclinate. Le falde del tetto e la trabeazione individuano uno spazio triangolare delimitato da cornici, il frontone, la cui superficie interna, il timpano, è ornata di altorilievi dipinti o gruppi scultorei che rappresentano miti e leggende di dei ed eroi. Si identificano tre ordini architettonici. Gli ordini architettonici: frontone cornice trabeazione fregio- architrave capitello colonna fusto stilobate stereòbate o crepidóma borang 5 acroterio gocce triglifo mètopa àbaco echino scanalature ORDINE DORICO frontone cornice trabeazione fregio architrave capitello colonna fusto base stilobate stereòbate o crepidòma Gawa ORDINE IONICO ETA' PRE-CLASSICA E CLASSICA -sima dentello -fasce àbaco voluta echino toro -tròchilo (o gola) frontone cornice trabeazione fregio architrave capitello colonna fusto base stilobate stereòbate o crepidòma 3740 modiglione -dentello foglie d'acànto -astragalo toro ORDINE CORINZIO ETA' ELLENISTICA frontone cornice trabeazione fregio architrave capitello colonna fusto stilobate stereòbate o crepidòma 6 1. ORDINE DORICO Gugged cocong acroterio gocce -triglifo mètopa àbaco echino scanalature Periodizzazione: dall'VIII-VII secolo a.C. La colonna dorica è poco slanciata e presenta un'entasi (rigonfiamento del fusto) particolarmente marcata. Ha un'altezza quasi sei volte il suo diametro. Priva di base, poggia sullo stilobate. Il fusto è solcato da scanalature che si incontrano a spigolo vivo, producendo un vistoso effetto di chiaroscuro, ed è rastremata verso l'alto. Il capitello di due parti: una inferiore circolare (forma di cuscino schiacciato), l'echìno una superiore squadrata, l'àbaco. La trabeazione è costituita da tre parti: l'architrave: funzione portante il fregio: composto di mètope e triglifi la cornice: di coronamento. Il triglifo cade perfettamente in asse con la colonna. Tra architrave e fregio corre una fascia sporgente che presenta motivi decorativi "a goccia" in corrispondenza dei triglifi. Terres lu Texans TEMPIO DELLA CONCORDIA - AGRIGENTO (SEC. V a.C.) frontone cornice trabeazione fregio architrave capitello colonna fusto base stilobate stereòbate o crepidóma 7 2. ORDINE IONICO wwwwwwwwwww 677 sima dentello -fasce àbaco -voluta echino toro -tròchilo (o gola) Periodizzazione: dall'VI secolo a.C. in Attica La colonna è più slanciata, è priva di entasi (rigonfiamento del fusto) e la rastrematura è meno marcata. Poggia su una base composta da due elementi: toro e trochilo. Il fusto ha scanalature meno profonde e meno spigolose ma più numerose. Il capitello è costituito da un echino con piccoli ovoli chiuso agli estremi tra due volute a spirale. Il collarino è decorato da palmette. Il tempio appare meno massiccio grazie al rapporto proporzionale tra altezza delle colonne e la trabeazione. La trabeazione è formata da un'architrave in tre fasce, un fregio con decorazione continua e una cornice dentellata. TEMPIO DI ATENA NIKE-ATENE (SEC. V a.C.) frontone cornice trabeazione fregio architrave capitello colonna fusto base stilobate stereòbate o crepidóma GOO 8 3. ORDINE CORINZIO -modiglione -dentello foglie d'acanto -astragalo toro 23 Schema proporzionale dell'ordine dorico. 24 Sezione di colonna dorica. 25 Schema proporzionale dell'ordine ionico. 26 Sezione di colonna ionica. Periodizzazione: dal V secolo a.C. È la rielaborazione dello stile ionico ma con maggiore verticalismo e ricercatezza del formale. Il capitello è decorato con foglie di acanto; dietro le foglie, due piccole volute sostengono gli spigoli dell'abaco, concavo. La colonna è molto slanciata in altezza, ha fitte scanalature e la base poggia su parallelepipedo, il plinto. La trabeazione è semplice e continua, con un fregio privo di decorazioni che corre lungo tutto il perimetro del tempio. A TEMPIO DEI DIOSCURI – ROMA (SEC. V a.C.)

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-L'età arcaica: dall' VIII secolo a.C., periodo ellenico pieno di città-stato autonome.
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L'osservazione della bellezza nella natura e lo sviluppo di un pensiero teorico e razionale → artisti ricercano la bellezza ideale. - Stile ellenistico: L'allargamento dell'orizzonte politico apre la strada al multiculturalismo, al cosmopolitismo e all'eclettismo → commistione di stili diversi. I modelli greci si fondono con le tradizioni orientali e formano lo stile fondamentale greco dalle numerose varianti locali. Le opere d'arte si fanno teatrali, fastose, monumentali e patetiche. 1 Le polis Nel VIII secolo a.C. in Grecia vi fu una ripresa culturale ed economica che determinò la nascita delle città-Stato. I loro abitanti acquistano coscienza dell'unità linguistica, religiosa e culturale. L'arte esprime gli ideali e le esigenze delle nuove collettività urbane. La polis era una comunità che si autogovernava, formata da un centro abitato e dalla regione circostante, dove sorgevano i villaggi agricoli. han Asty (città bassa) Chora (contado) Acropoli (città alta) 2 COME SONO COSTITUITE ? La parte alta dove sorgevano i templi è definita la parte sacra ed è chiamata "acropoli" e la grande piazza, l'agorà, cioè la piazza principale dove avvengono gli incontri della vita quotidiana situata nella parte bassa, chiamata Asty (le donne non potevano accedere). Al di fuori dell'asty vi era il chora, la parte produttiva della città. Arte e ricerca del bello: Gli artisti sperimentano le forme, le proporzioni, e l'armonia da cui si origina la bellezza testimoniando la ricerca della perfezione. Obiettivo fondamentale: rappresentare l'universo ideale e razionale. le opere sono dominate dalla sobrietà e dalla geometrizzazione. Arte e téchne: L'artista è considerato un artigiano che mette al servizio la sua "techne" cioè arte. Ricerca dell'equilibrio nell'architettura Simbolo della ricerca di equilibrio ed armonia: il tempio greco → incentrato su precisi rapporti proporzionali tra gli elementi architettonici. unità di misura è il diametro di base della colonna impiegato con i suoi multipli e sottomultipli nelle misure di tutto l'edificio. Il culto del corpo umano Tempio: costruito attorno alla statua che raffigura la divinità a cui è dedicato. Nei due frontoni sono collocate statue di eroi e divinità. Il fregio è scolpito con alto e bassorilievi. Il corpo umano: oggetto privilegiato, si vuole raggiungere equilibrio ed armonia, sintesi tra resa naturalistica e idealizzazione delle forme. - PERIODO ARCAICO: canonizzazione del tempio Lo spazio sacro Il tempio è un luogo chiuso, adibito a casa del dio. E' uno spazio a misura d'uomo che si apre al paesaggio circostante con un dialogo continuo tra interno ed esterno, divino ed umano. 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Si parte dal mégaron miceneo e si mantiene la stessa scansione degli spazi. il vestibolo diventa il prònao, un ingresso porticato, filtro tra terreno e divino; la sala del trono diventa il nàos, la cella, spazio sacro in cui viene collocato il simulacro del dio. Le cerimonie e i sacrifici sono celebrati fuori dal tempio. dietro il náos si trova un vano, l'opistòdomo, destinato alla raccolta delle offerte alla divinitá cui il tempio è dedicato; un peristìlio è un perimetro ininterrotto di colonne che circonda l'edificio su tutti i lati; un architrave sostiene il tetto a doppio spiovente O Esempi: tempio di Era a Olimpia → modello archetipo sul quale tutti gli edifici templari avrebbero preso forma. in Antis Tholos La forma base del tempio greco Prostilo 3 in doppio Antis Anfiprostilo Le varianti tipologiche 18 Pseudoperiptero Pseudodiptero Periptero Diptero -tempio in antis: formato da cella e da due colonne poste tra i prolungamenti dei lati lunghi della cella detti ante; -tempio doppiamente in antis: lo schema si raddoppia sul retro; - tempio prostilo: ha la stessa pianta di quello in antis ma ha quattro colonne davanti alle ante. - tempio anfiprostilo: si raddoppia lo schema sul retro di quello prostilo. – tempio periptero: è circondato da colonne su tutti i lati - tempio pseudoperiptero: si hanno semicolonne addossate all'esterno delle pareti lunghe della cella - tempio diptero: le file delle colonne che corrono attorno al perimetro del tempio sono due - thólos: tempio circolare con cella e copertura a cono - tempio monoptero: è di forma circolare, circondato da una peristasi lungo la circonferenza e privo di celle A seconda del numero di colonne sul lato corto, il tempio può essere: distilo: a due colonne tetràstilo: a quattro colonne esàstilo: a sei colonne octàstilo: a otto colonne Il numero delle colonne sui lati lunghi viene fissato di conseguenza ed è pari al doppio di quelle dei lati minori. trabeazione struttura orizzontale formata da architrave. fregio e cornice capitello elemento di rac- cordo tra colonna e architrave mėtopa elemento quadran- golare dipinto o scolpito in rilievo cornice elemento sporgente sago- mato che protegge il fregio e l'architrave triglifo elemento quadrango- lare con tre scanalatu- re verticale frontone elemento architettonico di forma triangolare. con funzione strutturale e decorativa. compo sto da timpano e cornice 4 timpano superficie triangolare racchiu- sa dalla cornice del frontone. spesso ornata da sculture rampa percorso processionale che guida verso il dio pronaos spazio porticato che precede il naos tetto copertura in tegole di terracotta antefissa elemento decorativo applicato alla testata del. l'ultima fila delle tegole capriata struttura lignea triangolare che sostiene il tetto colmo trave che collega i vertici superiori delle capriate crepidóma basamento a gradoni su eulsorge if temple stilobate ultimo gradino del crepidoma, costi- tuisce il basamento vero e proprio sul quale poggiano le colonne naos stanza interna dove è custodita la statua della divinità; può essere divisa da file di colonne acrotério elemento decorativo colloca- to sul tetto, in corrisponden- za degli angoli del frontone architrave elemento portante orizzon- tale che scarica il peso della trabeazione sulle colonne colonna fusto cilindrico composto da rocchi e sormontato dal capitello fregio fascia decorativa posta sopra l'architrave, composta da metope e triglifi alternati IL TEMPIO GRECO Le costanti del tempio Le costanti strutturali derivano dall'evoluzione del sistema trilitico con sostegni verticali di scarico, le colonne, collegati da un elemento orizzontale, l'architrave. Elementi architettonici Le colonne sono costituite da base, fusto e capitello, elemento architettonico che le raccorda con l'architrave. Possono essere monolitiche o formate da rocchi impilati: i blocchi di pietra vengono sbozzati in cava, trasportati, sollevati e posizionati per mezzo di leve e carrucole e rifiniti in opera. Sopra le colonne poggia la trabeazione, formata da architrave, fregio e cornice, che regge una struttura di travi in legno su cui poggia la copertura in tegole, a falde inclinate. Le falde del tetto e la trabeazione individuano uno spazio triangolare delimitato da cornici, il frontone, la cui superficie interna, il timpano, è ornata di altorilievi dipinti o gruppi scultorei che rappresentano miti e leggende di dei ed eroi. Si identificano tre ordini architettonici. Gli ordini architettonici: frontone cornice trabeazione fregio- architrave capitello colonna fusto stilobate stereòbate o crepidóma borang 5 acroterio gocce triglifo mètopa àbaco echino scanalature ORDINE DORICO frontone cornice trabeazione fregio architrave capitello colonna fusto base stilobate stereòbate o crepidòma Gawa ORDINE IONICO ETA' PRE-CLASSICA E CLASSICA -sima dentello -fasce àbaco voluta echino toro -tròchilo (o gola) frontone cornice trabeazione fregio architrave capitello colonna fusto base stilobate stereòbate o crepidòma 3740 modiglione -dentello foglie d'acànto -astragalo toro ORDINE CORINZIO ETA' ELLENISTICA frontone cornice trabeazione fregio architrave capitello colonna fusto stilobate stereòbate o crepidòma 6 1. ORDINE DORICO Gugged cocong acroterio gocce -triglifo mètopa àbaco echino scanalature Periodizzazione: dall'VIII-VII secolo a.C. La colonna dorica è poco slanciata e presenta un'entasi (rigonfiamento del fusto) particolarmente marcata. Ha un'altezza quasi sei volte il suo diametro. Priva di base, poggia sullo stilobate. Il fusto è solcato da scanalature che si incontrano a spigolo vivo, producendo un vistoso effetto di chiaroscuro, ed è rastremata verso l'alto. Il capitello di due parti: una inferiore circolare (forma di cuscino schiacciato), l'echìno una superiore squadrata, l'àbaco. La trabeazione è costituita da tre parti: l'architrave: funzione portante il fregio: composto di mètope e triglifi la cornice: di coronamento. Il triglifo cade perfettamente in asse con la colonna. Tra architrave e fregio corre una fascia sporgente che presenta motivi decorativi "a goccia" in corrispondenza dei triglifi. Terres lu Texans TEMPIO DELLA CONCORDIA - AGRIGENTO (SEC. V a.C.) frontone cornice trabeazione fregio architrave capitello colonna fusto base stilobate stereòbate o crepidóma 7 2. 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