Le Ninfee - Oltre l'Impressionismo
Nel 1893 Monet si trasferisce a Giverny, un paesino sul fiume, dove costruisce un giardino giapponese con ponticelli e specchi d'acqua. Qui nasce l'ultima e più rivoluzionaria fase della sua arte: la serie delle Ninfee.
Inizialmente dipinge i ponticelli che danno profondità e prospettiva ai quadri. Poi succede qualcosa di straordinario: eliminando i ponticelli, Monet elimina anche la prospettiva tradizionale. Le tele diventano piatte, senza profondità.
È come se lo sguardo del pittore si "inabissi" dentro queste paludi di ninfee che fluttuano nell'acqua come nel cielo. Il soggetto principale non è più l'acqua ma la ninfea stessa, che con la sua forma aperta trasforma tutto il dipinto in un'enorme ninfea.
Eliminando il taglio prospettico, Monet elimina anche la distinzione tra ninfea e acqua. Il piano della tela diventa lo specchio dell'animo del pittore: dipinge ninfee più luminose quando è felice, più scure quando è turbato.
Questa assoluta libertà compositiva apre la strada alla pittura informale degli anni '50 e persino al Surrealismo. Monet, negli ultimi anni della sua vita, va oltre l'Impressionismo stesso!
Rivoluzione artistica: Con le Ninfee, Monet anticipa l'arte astratta del '900, liberando la pittura dai vincoli della rappresentazione tradizionale.