Jacopo della Quercia e l'arte funeraria
Jacopo della Quercia non vinse il concorso del 1401, ma creò uno dei monumenti funebri più toccanti del Rinascimento: la tomba di Ilaria del Carretto, giovane moglie morta di parto.
Ilaria era una donna straordinaria: visitava i malati, aiutava i poveri, si privava dei suoi piaceri per gli altri. La sua morte prematura colpì profondamente il marito, che volle eternarla nel marmo più pregiato.
La scultura la ritrae serena e dormiente, distesa su 12 cuscini di marmo così realistici da sembrare morbidi. Le mani sono appoggiate sul ventre leggermente rigonfio (forse il ricordo della gravidanza fatale), e ai piedi un cagnolino simboleggia la fedeltà coniugale.
I lati lunghi del sarcofago sono decorati con angioletti che portano festoni, mentre sui lati corti ci sono gli stemmi di famiglia. Il cerchietto rigonfio sulla testa indica il suo rango nobiliare, e i riccioli che spuntano aggiungono un tocco di femminilità.
💡 Simbolismo: Ogni dettaglio ha un significato - dal cane fedele al vestito che allunga la figura, tutto racconta la storia di una donna amata e rimpianta.