Elementi decorativi e scultura egizia
Le colonne dei templi egizi avevano forme ispirate alla natura. Il fusto era rastremato e colorato, mentre i capitelli potevano assumere diverse forme: campaniforme, papiriforme, palmiforme, lotiforme, hatorico o a fascio di papiri. Questa varietà rifletteva l'importanza della flora nella simbologia religiosa egizia.
La scultura aveva una funzione fondamentale: reincarnare i defunti nell'aldilà. Realizzata da un unico blocco di pietra attraverso tre fasi (sbozzatura, rifinitura e politura), ogni opera doveva rappresentare fedelmente il defunto, indicandone nome e rango sociale. Le sculture si trovavano all'interno delle tombe o a guardia dei templi.
Un esempio significativo è la statua di Micerino e la moglie Khramerre-Nebti. Il faraone è rappresentato in piedi, con il busto frontale, la gamba sinistra avanzata e i pugni serrati sui fianchi con uno scetro. La regina, più bassa, sta in piedi con i piedi uniti, indossa un kalasiris (abito tipico) e cinge il marito con un braccio, simboleggiando un'unione felice.
⭐ Ricorda! Nelle sculture egizie la posizione del corpo seguiva regole precise: i personaggi importanti erano sempre più grandi, la posa era rigida e frontale, e gli attributi del potere (come il nemes e lo scettro) erano chiaramente visibili.
La maschera funeraria di Tutankhamon è uno dei capolavori più famosi dell'arte egizia. Realizzata in oro massiccio con inserti di pietre preziose come quarzo e lapislazzuli, era posta sul volto della mummia per presentarsi degnamente al giudizio degli dei. I lineamenti sono fortemente stilizzati, mentre gli elementi regali come il nemes a righe con i simboli dell'avvoltoio e dell'ureo (cobra) identificano chiaramente il suo status di faraone. Gli occhi sono marcati da una spessa linea nera, tipica del trucco egizio, e i tratti del volto sono regolari, idealizzati secondo i canoni estetici dell'epoca.