Giotto - La Rivoluzione del Realismo (Seconda Parte)
La Rinuncia agli averi rappresenta Francesco che si spoglia davanti al padre, restituendogli le vesti. La composizione divide chiaramente i due gruppi: da una parte il padre e i benestanti, dall'altra Francesco con il vescovo. La mano di Dio che benedice emerge dal cielo azzurro, non più dorato.
La Croce dipinta di Santa Maria Novella (1288-1290) mostra quanto Giotto si sia allontanato dalla tradizione. A differenza del Christus Patiens di Cimabue, qui abbiamo un realismo straordinario: l'addome non è più tripartito ma rigonfio, la testa ricade pesantemente in avanti, il perizoma sembra trasparente.
Giotto aggiunge il suppedaneo trapezoidale che rappresenta il monte Calvario (Golgota) con un piccolo teschio simbolo di morte. Il sangue cola abbondantemente dalle ferite, rendendo la crocifissione qualcosa di più di un semplice simbolismo religioso.
L'aureola di Cristo è impreziosita da pietre blu che fanno da cornice, dimostrando l'attenzione di Giotto per ogni dettaglio che possa aumentare il realismo dell'opera.
💡 Confronto: Mentre Cimabue usa il verdaccio per l'incarnato, Giotto sceglie colori diversi per ottenere un effetto più naturale e realistico!