Pergamo: arte, guerra e propaganda
Pergamo rivoluziona l'urbanistica ellenistica con la sua struttura a terrazzamenti. Non c'è più l'acropoli centrale: ogni zona ha funzioni diverse. Importante novità: le colonne perdono la funzione strutturale e diventano semplice decorazione.
L'Altare di Zeus 166−156a.C. è il capolavoro dell'arte pergamena. La sua Gigantomachia non è solo decorazione: rappresenta simbolicamente la vittoria sui Galati. I giganti hanno i capelli rigidi come i guerrieri celti, che li irrigidivano col gesso.
Le statue del Galata morente e del Galata suicida mostrano un'altra faccia dell'arte pergamena. Anche se rappresentano i nemici sconfitti, li ritraggono con dignità e coraggio. Non è rispetto per il vinto, ma un modo per rendere più gloriosa la vittoria.
Il Laocoonte, probabilmente di scuola rodia, porta il pathos ellenistico all'estremo. Il sacerdote troiano lotta disperatamente contro i serpenti in una composizione che unifica le tre figure attraverso le spire dei rettili - nasce qui la tecnica serpentina.
Da ricordare: L'arte pergamena crea il "Barocco antico" - uno stile ricco di movimento, emozioni intense e contrasti drammatici che influenzerà profondamente l'arte romana.