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Edgar Degas: Vita, Stile e Opere

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Magda Girelli

05/12/2025

Storia dell'arte

Edgar Degas

2259

5 dic 2025

10 pagine

Edgar Degas: Vita, Stile e Opere

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Magda Girelli

@magdagirelli_tuov

Edgar Degas è stato uno dei più influenti artisti francesi... Mostra di più

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EDGAR DEGAS
VITA
Edgar Degas nasce il 19 luglio
1834 a Parigi, da una famiglia
benestante, il padre era il direttore
di una banca e un grand

La vita di Edgar Degas

Edgar Degas nacque a Parigi il 19 luglio 1834 in una famiglia benestante, con un padre banchiere appassionato d'arte. La sua formazione artistica iniziò quando abbandonò gli studi di giurisprudenza per dedicarsi completamente all'arte, copiando opere di maestri rinascimentali come Mantegna e Michelangelo.

Nel suo percorso formativo fu fondamentale l'incontro con Jean-Auguste-Dominique Ingres, che gli consigliò di allenarsi costantemente nel disegno per diventare un grande pittore. Tra il 1856 e il 1859, Degas compì un viaggio formativo in Italia, visitando Napoli, Roma, Firenze e altre città dove produsse numerosi schizzi e studiò le opere rinascimentali.

Al suo ritorno a Parigi nel 1859, Degas iniziò a dipingere "La famiglia Bellelli" e altre opere storiche. L'incontro con Édouard Manet nel 1862 segnò una svolta decisiva, avvicinandolo all'arte di Courbet e al realismo, che lo spinse a rappresentare soggetti contemporanei invece di temi storici o mitologici.

Curiosità: Nonostante sia considerato uno dei principali esponenti dell'Impressionismo, Degas dipingeva quasi sempre in studio, mai all'aperto, e preferiva definirsi "realista" piuttosto che impressionista!

EDGAR DEGAS
VITA
Edgar Degas nasce il 19 luglio
1834 a Parigi, da una famiglia
benestante, il padre era il direttore
di una banca e un grand

Gli anni della maturità artistica

Gli anni '70 dell'Ottocento furono i più prolifici nella carriera di Degas. In questo periodo iniziò a definire i soggetti che avrebbero caratterizzato tutta la sua opera: ballerine, scene teatrali, corse di cavalli, ritratti, nudi e la vivace vita notturna parigina. Tutti questi temi riflettevano la sua ossessione per il movimento e i gesti quotidiani.

Nel 1873 Degas partecipò alla fondazione della "Société anonyme" degli artisti pittori, scultori e incisori, un gruppo che organizzava mostre indipendenti senza giurie. L'anno dopo, nel 1874, partecipò alla prima mostra impressionista, dove il termine "impressionismo" venne usato per la prima volta, sebbene lui preferisse essere chiamato realista.

Tra eventi personali dolorosi come la morte del padre, dell'amico Manet nel 1883 e il peggioramento della sua vista, Degas continuò a esporre nelle mostre impressioniste. Alla mostra del 1886 presentò una serie di nudi femminili che crearono grande scandalo per la loro rappresentazione non idealizzata del corpo femminile.

Col passare degli anni, i problemi alla vista si aggravarono, costringendolo dal 1892 ad abbandonare progressivamente la pittura ad olio a favore del pastello e della scultura. Morì a Parigi il 27 settembre 1917, lasciando un'eredità artistica che avrebbe influenzato profondamente le generazioni successive.

EDGAR DEGAS
VITA
Edgar Degas nasce il 19 luglio
1834 a Parigi, da una famiglia
benestante, il padre era il direttore
di una banca e un grand

Le fasi artistiche e la tecnica

La carriera di Degas può essere divisa in tre fasi principali. La prima è sperimentale, concentrata principalmente sui ritratti. La seconda, più impressionista, si caratterizza per le rappresentazioni di ballerine, donne, corse di cavalli e scene di vita notturna parigina. La terza fase, post-impressionista, vede l'artista adattarsi alla progressiva cecità utilizzando il pastello e dedicandosi alla scultura.

La tecnica di Degas si distingueva da quella degli altri impressionisti. Dipingeva in luoghi chiusi e le sue opere presentavano un caratteristico "taglio fotografico", perché non era interessato a rappresentare il soggetto nella sua interezza, ma a catturare un istante specifico. Questo approccio rifletteva il suo desiderio di rappresentare la realtà come appariva ai suoi occhi, non idealizzata.

La visione della donna

Le donne furono fonte d'ispirazione costante per Degas, che rappresentò figure femminili di ogni classe sociale: prostitute, borghesi, allevatrici e soprattutto ballerine. La sua rappresentazione delle donne era spesso controversa: a volte le ritraeva con volti che ricordavano quelli delle scimmie, convinto che il volto rivelasse il carattere della persona.

Da notare: Degas spesso ritraeva le donne di spalle o distratte, perché desiderava osservare senza essere notato. Diceva infatti: "Vorrei guardare dentro il buco della serratura", per catturare la naturalezza dei gesti senza che il soggetto fosse consapevole dello sguardo dell'artista.

Verso la fine dell'Ottocento, Degas iniziò a utilizzare la fotografia per preparare le scene da dipingere. Questo strumento gli permetteva di cogliere l'attimo autentico e di far posare le ballerine senza che dovessero mantenere posizioni scomode per troppo tempo.

EDGAR DEGAS
VITA
Edgar Degas nasce il 19 luglio
1834 a Parigi, da una famiglia
benestante, il padre era il direttore
di una banca e un grand

La scultura e le opere significative

Nel 1881, quando i problemi alla vista iniziarono a diventare più gravi, Degas si dedicò alla scultura, sfruttando il senso del tatto. Le sue sculture, generalmente in cera, rappresentavano ballerine, fantini o donne e furono fuse in bronzo dopo la sua morte. L'esempio più celebre è "La piccola ballerina di quattordici anni", che combinava materiali diversi in modo innovativo.

La famiglia Bellelli

"La famiglia Bellelli" è un'opera monumentale che ritrae la famiglia della cugina dell'artista. Il dipinto è diviso visivamente in due parti che riflettono le dinamiche familiari: a sinistra la signora Bellelli con una figlia, composte e ordinate; a destra l'altra figlia in posizione più scomposta e il barone Bellelli, di spalle.

La signora Bellelli, vestita di nero, mostra un volto severo ma malinconico, probabilmente a causa del difficile rapporto con il marito. Le due figlie, Giovanna e Giulia, indossano abiti neri con grembiulini decorati. Il barone, seduto su una poltrona, dà le spalle all'osservatore, mostrando solo il profilo del volto con una folta barba.

La stanza è arredata con eleganza: alle pareti una carta da parati azzurra con decorazioni floreali, sul camino uno specchio dorato e accanto alla signora Bellelli un disegno che rappresenta il nonno paterno. L'opera presenta un equilibrio perfetto tra toni caldi e freddi, con un'illuminazione diffusa che non crea ombre profonde.

Interessante: In questo dipinto Degas dimostra la sua conoscenza della storia dell'arte, traendo ispirazione sia dal Rinascimento italiano che dai maestri fiamminghi e da Velázquez, creando un ritratto familiare che rivela le tensioni psicologiche tra i personaggi.

EDGAR DEGAS
VITA
Edgar Degas nasce il 19 luglio
1834 a Parigi, da una famiglia
benestante, il padre era il direttore
di una banca e un grand

L'orchestra dell'Opera

"L'Orchestra dell'Opera" è un dipinto che offre una prospettiva insolita del teatro, focalizzandosi sulla fossa dell'orchestra anziché sul palcoscenico. Al centro dell'opera troviamo l'oboista Dihau, amico di Degas, circondato da altri musicisti tra cui il violoncellista Louis-Marie Pilet e un contrabbassista.

In alto, sul palco, si esibiscono ballerine con tutù dai colori brillanti, mentre a sinistra uno spettatore, forse il compositore Emmanuel Chabrier, osserva lo spettacolo da un palco laterale. Degas modificò deliberatamente la disposizione dell'orchestra per dare maggiore importanza all'amico oboista, collocandolo al centro della composizione.

Un esame radiografico ha rivelato che l'artista tagliò i lati e la parte superiore del dipinto per concentrare l'attenzione sui musicisti. L'arpa, il contrabbasso e il palcoscenico furono aggiunti in un secondo momento per creare un collegamento visivo tra l'orchestra e lo spettacolo.

L'opera presenta un interessante contrasto cromatico: lo spazio dell'orchestra in primo piano è caratterizzato da colori bruni e scuri, mentre la zona del palcoscenico è dipinta con toni chiari e brillanti, creando un efficace contrasto tra musicisti e ballerine.

La scuola di danza

"La scuola di danza" cattura un momento di pausa durante le prove di danza. Le ballerine sono rappresentate in atteggiamenti quotidiani: alcune si riposano, altre sistemano tutù e scarpette, mentre al centro si trova l'anziano maestro che attende di riprendere la lezione.

Curiosità: Degas realizzò quest'opera nel suo studio dopo numerosi schizzi e disegni preparatori, non dal vero come facevano altri impressionisti, dimostrando il suo metodo di lavoro meticoloso e pianificato.

Il dipinto è dominato da un colore di fondo neutro tendente all'ocra che rappresenta il palcoscenico, con pareti di un verde molto chiaro. Su questo sfondo risaltano i tutù chiari delle ballerine e i nastri colorati che stringono vita e capelli. L'inquadratura, ispirata alla fotografia, taglia la scena in modo apparentemente casuale, conferendo all'opera un senso di spontaneità.

EDGAR DEGAS
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1834 a Parigi, da una famiglia
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Prove di balletto in scena

In "Prove di balletto in scena" Degas adotta un punto di vista rialzato e decentrato, come se osservasse la scena da una posizione elevata del teatro. Le ballerine sono divise in due gruppi: sullo sfondo alcune provano i passi sotto lo sguardo attento di un uomo, mentre in primo piano altre assumono posizioni più rilassate e disordinate.

La luce, molto intensa in primo piano, si attenua progressivamente verso le quinte, creando un effetto di profondità. I colori bianchi dei tutù assumono sfumature sempre più opache e tendenti al marrone man mano che ci si allontana. L'intero dipinto è caratterizzato da una tonalità seppia che rivela l'influenza della fotografia sull'arte di Degas.

L'assenzio

"L'assenzio" rappresenta un momento della vita notturna parigina: due persone sedute ai tavolini di un caffè. La protagonista è una giovane donna con abiti pesanti e un cappellino, davanti a un calice contenente una bevanda di colore giallo chiaro (l'assenzio). Accanto a lei, sulla destra, un uomo in abiti scuri fuma una pipa e guarda oltre il dipinto.

La donna mostra un'espressione triste e sofferente, con il busto leggermente piegato in avanti e le spalle cadenti, suggerendo uno stato di abbandono e depressione. Dietro i personaggi, uno specchio riflette le loro ombre, ampliando visivamente lo spazio del locale.

Nota storica: I protagonisti erano conoscenti di Degas: l'attrice Ellen André e l'incisore Marcellin Desboutin. Inizialmente si lamentarono perché temevano che l'opera danneggiasse la loro reputazione, facendoli apparire come alcolisti, ma Degas chiarì pubblicamente che non era sua intenzione rappresentarli come tali.

L'assenzio, protagonista indiretto dell'opera, era un liquore ad alta gradazione alcolica composto da varie erbe e assenzio maggiore, soprannominato "Fata Verde" per il suo colore caratteristico. Molto popolare all'epoca per il suo basso costo, venne proibito nel 1915 a causa dei suoi effetti nocivi sulla salute.

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La tinozza

"La tinozza" raffigura una donna nella chiara luce mattutina che si prepara per la giornata. La scena è di grande intimità: la donna, ritratta di spalle, si sta lavando chinando il capo in una tinozza. In alto si intravedono le lenzuola sfatte del letto, che evocano la sensazione del corpo appena sveglio.

I dettagli della stanza - il pavimento logoro e l'arredamento semplice - suggeriscono che la donna appartenga alla classe lavoratrice. Sulla destra sono visibili oggetti quotidiani: forbici, una spazzola e due brocche, una in ceramica bianca decorata e l'altra più piccola in rame.

La posa della donna richiama quella dell'Afrodite accovacciata dell'arte classica, ma qui Degas non vuole rappresentare una bellezza idealizzata, bensì una donna nella sua quotidiana verità. Quest'opera appartiene a una serie di sette lavori che Degas eseguì a metà degli anni Ottanta dell'Ottocento, tutti incentrati sul tema della donna intenta alla propria toilette.

Controversia: Quando "La tinozza" fu presentata nel 1886, suscitò reazioni contrastanti: alcuni critici vi scorsero qualcosa di "animalesco" nella rappresentazione della donna, mentre altri ne apprezzarono la spontaneità e il realismo, riconoscendo l'innovativa rappresentazione del corpo femminile senza idealizzazioni.

Ballerine dietro le quinte

"Ballerine dietro le quinte", realizzata con la tecnica del pastello, mostra quattro ballerine nell'atto di sistemarsi i costumi. Degas crea un'ottima combinazione cromatica con variazioni nei toni del blu, ocra e marrone, mettendo in risalto le linee dei corpi in movimento.

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Ballerine dietro le quinte (continua)

L'artista trasforma un gesto quotidiano in una sorta di danza: le quattro ballerine sono disposte in forma circolare, creando un dinamismo che suggerisce un volteggio spontaneo. Lo sfondo è costituito unicamente dal colore che integra e contemporaneamente evidenzia i soggetti.

Con quest'opera Degas dimostra la sua innovazione stilistica, abbandonando il punto di vista centrale e la visione frontale per concentrarsi su momenti decentrati dell'azione, catturando l'essenza del movimento con grande raffinatezza.

Piccola ballerina di quattordici anni

"Piccola ballerina di quattordici anni" è una delle sculture più celebri di Degas. Rappresenta un'adolescente in piedi, con le braccia rivolte verso la schiena e nascoste dal tutù. La gamba destra è avanzata, mentre la sinistra sostiene il peso del corpo. Il viso è rivolto verso l'alto, i capelli sono raccolti in un'acconciatura sobria sulla nuca.

Per questa scultura, Degas utilizzò materiali inusuali e innovativi: la struttura è in cera, ma l'artista aggiunse elementi reali come un corpetto di stoffa che stringe il busto, un tutù in tela vera e capelli umani. Le scarpette da danza ai piedi completano la rappresentazione realistica della giovane ballerina.

Innovazione: L'uso che Degas fece della cera e dell'argilla per le sue sculture era particolarmente apprezzato dai collezionisti perché permetteva di creare opere con un aspetto "non finito" che ricordava i dipinti impressionisti. Questa incompiutezza conferiva maggior verismo alle forme, dando l'impressione di un'immagine colta dal vero anziché modellata in studio.

La "Piccola ballerina" rappresenta perfettamente la capacità di Degas di catturare la postura e il movimento del corpo umano, testimoniando la sua profonda conoscenza dell'anatomia e la sua abilità nel rappresentare soggetti contemporanei con un approccio innovativo che ha profondamente influenzato l'arte moderna.

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Chiara

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Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

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Marianna

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Sudenaz Ocak

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Greenlight Bonnie

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in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

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Magda Girelli

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Edgar Degas è stato uno dei più influenti artisti francesi del XIX secolo, noto principalmente per i suoi ritratti di ballerine, scene di vita quotidiana parigina e la sua tecnica innovativa. Pur essendo considerato un impressionista, preferiva definirsi un realista,... Mostra di più

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La vita di Edgar Degas

Edgar Degas nacque a Parigi il 19 luglio 1834 in una famiglia benestante, con un padre banchiere appassionato d'arte. La sua formazione artistica iniziò quando abbandonò gli studi di giurisprudenza per dedicarsi completamente all'arte, copiando opere di maestri rinascimentali come Mantegna e Michelangelo.

Nel suo percorso formativo fu fondamentale l'incontro con Jean-Auguste-Dominique Ingres, che gli consigliò di allenarsi costantemente nel disegno per diventare un grande pittore. Tra il 1856 e il 1859, Degas compì un viaggio formativo in Italia, visitando Napoli, Roma, Firenze e altre città dove produsse numerosi schizzi e studiò le opere rinascimentali.

Al suo ritorno a Parigi nel 1859, Degas iniziò a dipingere "La famiglia Bellelli" e altre opere storiche. L'incontro con Édouard Manet nel 1862 segnò una svolta decisiva, avvicinandolo all'arte di Courbet e al realismo, che lo spinse a rappresentare soggetti contemporanei invece di temi storici o mitologici.

Curiosità: Nonostante sia considerato uno dei principali esponenti dell'Impressionismo, Degas dipingeva quasi sempre in studio, mai all'aperto, e preferiva definirsi "realista" piuttosto che impressionista!

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Nel 1873 Degas partecipò alla fondazione della "Société anonyme" degli artisti pittori, scultori e incisori, un gruppo che organizzava mostre indipendenti senza giurie. L'anno dopo, nel 1874, partecipò alla prima mostra impressionista, dove il termine "impressionismo" venne usato per la prima volta, sebbene lui preferisse essere chiamato realista.

Tra eventi personali dolorosi come la morte del padre, dell'amico Manet nel 1883 e il peggioramento della sua vista, Degas continuò a esporre nelle mostre impressioniste. Alla mostra del 1886 presentò una serie di nudi femminili che crearono grande scandalo per la loro rappresentazione non idealizzata del corpo femminile.

Col passare degli anni, i problemi alla vista si aggravarono, costringendolo dal 1892 ad abbandonare progressivamente la pittura ad olio a favore del pastello e della scultura. Morì a Parigi il 27 settembre 1917, lasciando un'eredità artistica che avrebbe influenzato profondamente le generazioni successive.

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La carriera di Degas può essere divisa in tre fasi principali. La prima è sperimentale, concentrata principalmente sui ritratti. La seconda, più impressionista, si caratterizza per le rappresentazioni di ballerine, donne, corse di cavalli e scene di vita notturna parigina. La terza fase, post-impressionista, vede l'artista adattarsi alla progressiva cecità utilizzando il pastello e dedicandosi alla scultura.

La tecnica di Degas si distingueva da quella degli altri impressionisti. Dipingeva in luoghi chiusi e le sue opere presentavano un caratteristico "taglio fotografico", perché non era interessato a rappresentare il soggetto nella sua interezza, ma a catturare un istante specifico. Questo approccio rifletteva il suo desiderio di rappresentare la realtà come appariva ai suoi occhi, non idealizzata.

La visione della donna

Le donne furono fonte d'ispirazione costante per Degas, che rappresentò figure femminili di ogni classe sociale: prostitute, borghesi, allevatrici e soprattutto ballerine. La sua rappresentazione delle donne era spesso controversa: a volte le ritraeva con volti che ricordavano quelli delle scimmie, convinto che il volto rivelasse il carattere della persona.

Da notare: Degas spesso ritraeva le donne di spalle o distratte, perché desiderava osservare senza essere notato. Diceva infatti: "Vorrei guardare dentro il buco della serratura", per catturare la naturalezza dei gesti senza che il soggetto fosse consapevole dello sguardo dell'artista.

Verso la fine dell'Ottocento, Degas iniziò a utilizzare la fotografia per preparare le scene da dipingere. Questo strumento gli permetteva di cogliere l'attimo autentico e di far posare le ballerine senza che dovessero mantenere posizioni scomode per troppo tempo.

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La scultura e le opere significative

Nel 1881, quando i problemi alla vista iniziarono a diventare più gravi, Degas si dedicò alla scultura, sfruttando il senso del tatto. Le sue sculture, generalmente in cera, rappresentavano ballerine, fantini o donne e furono fuse in bronzo dopo la sua morte. L'esempio più celebre è "La piccola ballerina di quattordici anni", che combinava materiali diversi in modo innovativo.

La famiglia Bellelli

"La famiglia Bellelli" è un'opera monumentale che ritrae la famiglia della cugina dell'artista. Il dipinto è diviso visivamente in due parti che riflettono le dinamiche familiari: a sinistra la signora Bellelli con una figlia, composte e ordinate; a destra l'altra figlia in posizione più scomposta e il barone Bellelli, di spalle.

La signora Bellelli, vestita di nero, mostra un volto severo ma malinconico, probabilmente a causa del difficile rapporto con il marito. Le due figlie, Giovanna e Giulia, indossano abiti neri con grembiulini decorati. Il barone, seduto su una poltrona, dà le spalle all'osservatore, mostrando solo il profilo del volto con una folta barba.

La stanza è arredata con eleganza: alle pareti una carta da parati azzurra con decorazioni floreali, sul camino uno specchio dorato e accanto alla signora Bellelli un disegno che rappresenta il nonno paterno. L'opera presenta un equilibrio perfetto tra toni caldi e freddi, con un'illuminazione diffusa che non crea ombre profonde.

Interessante: In questo dipinto Degas dimostra la sua conoscenza della storia dell'arte, traendo ispirazione sia dal Rinascimento italiano che dai maestri fiamminghi e da Velázquez, creando un ritratto familiare che rivela le tensioni psicologiche tra i personaggi.

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L'orchestra dell'Opera

"L'Orchestra dell'Opera" è un dipinto che offre una prospettiva insolita del teatro, focalizzandosi sulla fossa dell'orchestra anziché sul palcoscenico. Al centro dell'opera troviamo l'oboista Dihau, amico di Degas, circondato da altri musicisti tra cui il violoncellista Louis-Marie Pilet e un contrabbassista.

In alto, sul palco, si esibiscono ballerine con tutù dai colori brillanti, mentre a sinistra uno spettatore, forse il compositore Emmanuel Chabrier, osserva lo spettacolo da un palco laterale. Degas modificò deliberatamente la disposizione dell'orchestra per dare maggiore importanza all'amico oboista, collocandolo al centro della composizione.

Un esame radiografico ha rivelato che l'artista tagliò i lati e la parte superiore del dipinto per concentrare l'attenzione sui musicisti. L'arpa, il contrabbasso e il palcoscenico furono aggiunti in un secondo momento per creare un collegamento visivo tra l'orchestra e lo spettacolo.

L'opera presenta un interessante contrasto cromatico: lo spazio dell'orchestra in primo piano è caratterizzato da colori bruni e scuri, mentre la zona del palcoscenico è dipinta con toni chiari e brillanti, creando un efficace contrasto tra musicisti e ballerine.

La scuola di danza

"La scuola di danza" cattura un momento di pausa durante le prove di danza. Le ballerine sono rappresentate in atteggiamenti quotidiani: alcune si riposano, altre sistemano tutù e scarpette, mentre al centro si trova l'anziano maestro che attende di riprendere la lezione.

Curiosità: Degas realizzò quest'opera nel suo studio dopo numerosi schizzi e disegni preparatori, non dal vero come facevano altri impressionisti, dimostrando il suo metodo di lavoro meticoloso e pianificato.

Il dipinto è dominato da un colore di fondo neutro tendente all'ocra che rappresenta il palcoscenico, con pareti di un verde molto chiaro. Su questo sfondo risaltano i tutù chiari delle ballerine e i nastri colorati che stringono vita e capelli. L'inquadratura, ispirata alla fotografia, taglia la scena in modo apparentemente casuale, conferendo all'opera un senso di spontaneità.

EDGAR DEGAS
VITA
Edgar Degas nasce il 19 luglio
1834 a Parigi, da una famiglia
benestante, il padre era il direttore
di una banca e un grand

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Prove di balletto in scena

In "Prove di balletto in scena" Degas adotta un punto di vista rialzato e decentrato, come se osservasse la scena da una posizione elevata del teatro. Le ballerine sono divise in due gruppi: sullo sfondo alcune provano i passi sotto lo sguardo attento di un uomo, mentre in primo piano altre assumono posizioni più rilassate e disordinate.

La luce, molto intensa in primo piano, si attenua progressivamente verso le quinte, creando un effetto di profondità. I colori bianchi dei tutù assumono sfumature sempre più opache e tendenti al marrone man mano che ci si allontana. L'intero dipinto è caratterizzato da una tonalità seppia che rivela l'influenza della fotografia sull'arte di Degas.

L'assenzio

"L'assenzio" rappresenta un momento della vita notturna parigina: due persone sedute ai tavolini di un caffè. La protagonista è una giovane donna con abiti pesanti e un cappellino, davanti a un calice contenente una bevanda di colore giallo chiaro (l'assenzio). Accanto a lei, sulla destra, un uomo in abiti scuri fuma una pipa e guarda oltre il dipinto.

La donna mostra un'espressione triste e sofferente, con il busto leggermente piegato in avanti e le spalle cadenti, suggerendo uno stato di abbandono e depressione. Dietro i personaggi, uno specchio riflette le loro ombre, ampliando visivamente lo spazio del locale.

Nota storica: I protagonisti erano conoscenti di Degas: l'attrice Ellen André e l'incisore Marcellin Desboutin. Inizialmente si lamentarono perché temevano che l'opera danneggiasse la loro reputazione, facendoli apparire come alcolisti, ma Degas chiarì pubblicamente che non era sua intenzione rappresentarli come tali.

L'assenzio, protagonista indiretto dell'opera, era un liquore ad alta gradazione alcolica composto da varie erbe e assenzio maggiore, soprannominato "Fata Verde" per il suo colore caratteristico. Molto popolare all'epoca per il suo basso costo, venne proibito nel 1915 a causa dei suoi effetti nocivi sulla salute.

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La tinozza

"La tinozza" raffigura una donna nella chiara luce mattutina che si prepara per la giornata. La scena è di grande intimità: la donna, ritratta di spalle, si sta lavando chinando il capo in una tinozza. In alto si intravedono le lenzuola sfatte del letto, che evocano la sensazione del corpo appena sveglio.

I dettagli della stanza - il pavimento logoro e l'arredamento semplice - suggeriscono che la donna appartenga alla classe lavoratrice. Sulla destra sono visibili oggetti quotidiani: forbici, una spazzola e due brocche, una in ceramica bianca decorata e l'altra più piccola in rame.

La posa della donna richiama quella dell'Afrodite accovacciata dell'arte classica, ma qui Degas non vuole rappresentare una bellezza idealizzata, bensì una donna nella sua quotidiana verità. Quest'opera appartiene a una serie di sette lavori che Degas eseguì a metà degli anni Ottanta dell'Ottocento, tutti incentrati sul tema della donna intenta alla propria toilette.

Controversia: Quando "La tinozza" fu presentata nel 1886, suscitò reazioni contrastanti: alcuni critici vi scorsero qualcosa di "animalesco" nella rappresentazione della donna, mentre altri ne apprezzarono la spontaneità e il realismo, riconoscendo l'innovativa rappresentazione del corpo femminile senza idealizzazioni.

Ballerine dietro le quinte

"Ballerine dietro le quinte", realizzata con la tecnica del pastello, mostra quattro ballerine nell'atto di sistemarsi i costumi. Degas crea un'ottima combinazione cromatica con variazioni nei toni del blu, ocra e marrone, mettendo in risalto le linee dei corpi in movimento.

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Ballerine dietro le quinte (continua)

L'artista trasforma un gesto quotidiano in una sorta di danza: le quattro ballerine sono disposte in forma circolare, creando un dinamismo che suggerisce un volteggio spontaneo. Lo sfondo è costituito unicamente dal colore che integra e contemporaneamente evidenzia i soggetti.

Con quest'opera Degas dimostra la sua innovazione stilistica, abbandonando il punto di vista centrale e la visione frontale per concentrarsi su momenti decentrati dell'azione, catturando l'essenza del movimento con grande raffinatezza.

Piccola ballerina di quattordici anni

"Piccola ballerina di quattordici anni" è una delle sculture più celebri di Degas. Rappresenta un'adolescente in piedi, con le braccia rivolte verso la schiena e nascoste dal tutù. La gamba destra è avanzata, mentre la sinistra sostiene il peso del corpo. Il viso è rivolto verso l'alto, i capelli sono raccolti in un'acconciatura sobria sulla nuca.

Per questa scultura, Degas utilizzò materiali inusuali e innovativi: la struttura è in cera, ma l'artista aggiunse elementi reali come un corpetto di stoffa che stringe il busto, un tutù in tela vera e capelli umani. Le scarpette da danza ai piedi completano la rappresentazione realistica della giovane ballerina.

Innovazione: L'uso che Degas fece della cera e dell'argilla per le sue sculture era particolarmente apprezzato dai collezionisti perché permetteva di creare opere con un aspetto "non finito" che ricordava i dipinti impressionisti. Questa incompiutezza conferiva maggior verismo alle forme, dando l'impressione di un'immagine colta dal vero anziché modellata in studio.

La "Piccola ballerina" rappresenta perfettamente la capacità di Degas di catturare la postura e il movimento del corpo umano, testimoniando la sua profonda conoscenza dell'anatomia e la sua abilità nel rappresentare soggetti contemporanei con un approccio innovativo che ha profondamente influenzato l'arte moderna.

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Recensioni dei nostri utenti. Ci adorano - e anche tu, vedrai .

4.9/5

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