I profeti Geremia e Abacuc di Donatello
Le statue dei profeti Geremia e Abacuc, destinate al campanile di Giotto a Firenze, rappresentano un'altra importante innovazione nell'arte di Donatello. Queste opere si distinguono per:
- L'uso magistrale del chiaroscuro nei mantelli, che conferisce imponenza alle figure
- Un naturalismo integrale che si allontana dagli ideali di bellezza convenzionali
- La rappresentazione realistica dei volti, basata su modelli vivi
Esempio: Il volto di Geremia è un vero e proprio ritratto di un uomo maturo, con sopracciglia aggrottate e occhi incavati, mentre Abacuc è rappresentato calvo e magro.
La novità introdotta da Donatello in queste opere sta nel focus sulla grandezza dell'animo piuttosto che sulla bellezza esteriore, allontanandosi così dagli ideali di serenità del gotico.
Highlight: Donatello pratica un "naturalismo integrale", rappresentando la natura senza filtri artistici idealizzanti.
Il Banchetto di Erode
Il Banchetto di Erode è una formella in bronzo realizzata da Donatello per la fonte battesimale del battistero di Siena. Quest'opera si distingue per:
- La drammaticità della scena, che trasforma il banchetto in un delitto
- L'uso sapiente della prospettiva per creare profondità
- La narrazione di eventi successivi attraverso la disposizione spaziale
Tecnica: Donatello crea profondità attraverso il vuoto al centro della stanza, la fuga prospettica del pavimento e la disposizione degli oggetti sulla tavola.
La scena principale mostra un servo che offre a Erode la testa di Giovanni Battista, con le reazioni contrastanti dei presenti che accentuano il dramma. Sullo sfondo, scene secondarie narrano eventi precedenti, creando un ciclo narrativo medievale innovativo.