Donatello: rivoluzione nella scultura
Donatello (1386-1466), artista fiorentino formatosi nella bottega di Ghiberti e grande amico di Brunelleschi, rivoluzionò l'arte scultorea rinascimentale. Durante il loro viaggio a Roma, assimilò profondamente l'influenza della statuaria antica, sviluppando una versatilità unica: sapeva padroneggiare tutte le tecniche scultoree (statue a tutto tondo, bassorilievi, autorilievi) e utilizzare ogni tipo di materiale (pietra, bronzo, creta, legno).
Donatello ebbe il merito di diffondere le innovazioni rinascimentali nel Nord Italia, in particolare a Padova, area ancora influenzata dallo stile gotico. Il suo "Convito di Erode" (1425-1427), realizzato per il fonte battesimale del battistero di Siena, rappresenta perfettamente la sua rivoluzione artistica. Il pannello in bronzo dorato (50x60 cm) raffigura il momento drammatico in cui la testa di Giovanni Battista viene presentata durante il banchetto di Erode.
La composizione è straordinariamente innovativa: il rilievo si assottiglia gradualmente creando un effetto di profondità e scorcio prospettico, con due punti di fuga evidenziati dalle mensole sui pilastri e dalle mattonelle del pavimento. La scena è organizzata su più piani, con il pavimento vuoto in primo piano che accentua la profondità, mentre l'azione principale si sviluppa su piani successivi.
Per capire meglio: L'opera è ricca di espressività emotiva (pathos) - alcuni personaggi fuggono o si coprono il volto per l'orrore, mentre Erode cerca di calmare la situazione. Questa drammaticità rappresenta un'innovazione fondamentale rispetto alla compostezza dell'arte gotica precedente.