L'evoluzione dell'arte paleocristiana rappresenta un momento cruciale nella storia dell'arte occidentale, segnando il passaggio dall'Arte romana alle nuove forme espressive cristiane.
La Basilica paleocristiana si distingue notevolmente dalla basilica romana per la sua struttura e funzione. Mentre quella romana serviva come edificio civile, quella paleocristiana diventa il principale luogo di culto cristiano. La sua architettura presenta elementi caratteristici come il quadriportico basilica paleocristiana, un cortile porticato che precede l'ingresso, e una suddivisione interna in navate separate da colonnati. L'abside, posto sul lato orientale, ospita l'altare e diventa il punto focale della celebrazione liturgica.
L'arte paleocristiana si esprime magnificamente attraverso i mosaici paleocristiani, particolarmente evidenti negli esempi di Mosaici paleocristiani Ravenna. Questi capolavori mostrano una sintesi tra la tradizione romana e le nuove esigenze iconografiche cristiane. La Pittura paleocristiana sviluppa un proprio linguaggio simbolico, utilizzando immagini come il pesce, l'agnello e la colomba per rappresentare concetti religiosi. L'Architettura romanica successiva eredita molti elementi dell'arte paleocristiana, ma li elabora in forme più massicce e complesse. Il passaggio dall'Arte paleocristiana e bizantina segna un'ulteriore evoluzione, caratterizzata da una maggiore ricchezza decorativa e da un simbolismo più elaborato. Questo periodo storico-artistico costituisce le fondamenta per lo sviluppo dell'arte medievale occidentale, influenzando profondamente l'architettura religiosa e l'iconografia cristiana dei secoli successivi.