L'Illuminismo: la rivoluzione delle idee
L'Illuminismo nasce dalla frustrazione della borghesia che, pur essendo il motore economico della società, non ha potere politico. È una corrente di pensiero basata sulla fiducia nella ragione come strumento per migliorare il mondo.
I borghesi si incontrano nei salotti, caffè e club per discutere le opere dei nuovi pensatori. Nascono giornali, riviste e soprattutto l'Enciclopedia - il simbolo della cultura illuminista che vuole divulgare un sapere nuovo e pratico.
I tre giganti del pensiero illuminista sono diversissimi tra loro: Montesquieu teorizza la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario), Voltaire crede nel dispotismo illuminato (monarchi assoluti ma guidati dalla ragione), mentre Rousseau sogna una democrazia diretta dove tutti partecipano.
L'Illuminismo italiano eccelle nei campi di giustizia ed economia. Cesare Beccaria scrive "Dei delitti e delle pene" condannando la pena di morte, mentre a Milano e Napoli nascono le prime teorie economiche moderne.
Pensaci: Le idee illuministe che sembrano ovvie oggi (separazione dei poteri, abolizione della tortura) erano rivoluzionarie per l'epoca!