I moti rivoluzionari e le prime lotte per l'indipendenza
I moti rivoluzionari del 1820-21 segnarono l'inizio concreto delle lotte risorgimentali. Questi moti scoppiarono in Piemonte, Milano, Napoli e Palermo, ma furono repressi dalle autorità austriache.
Seguirono i moti del 1830-31 nell'Italia centro-settentrionale, anch'essi senza successo. In questo contesto emerse la figura di Giuseppe Mazzini, che fondò la Giovane Italia, comprendendo la necessità di coinvolgere il popolo nella lotta per l'indipendenza.
La Prima Guerra d'Indipendenza 1848−1849 vide il Regno di Sardegna guidare la lotta contro l'Austria. Nonostante alcune vittorie iniziali, la guerra si concluse con una sconfitta, portando all'abdicazione di Carlo Alberto in favore del figlio Vittorio Emanuele II.
Esempio: Le società segrete come la Carboneria e la Massoneria giocarono un ruolo importante nell'organizzazione delle prime rivolte.
Vocabolario: I "patrioti" erano coloro che combattevano contro il dominio straniero per l'indipendenza e l'unità d'Italia.