Roma potenza regionale
L'espansione romana continuò inarrestabile: verso nord sconfisse i galli boi e sènoni nel 283 a.C., mentre in Etruria conquistò Roselle (296 a.C.), Tarquinia (281 a.C.), Vulci (280 a.C.) e Falerii (241 a.C.). Il dominio romano si estendeva ormai dalle Marche e dalla Toscana fino al nord della Puglia.
Roma era diventata una vera potenza regionale, capace di condurre una politica estera ambiziosa. Interveniva spesso in aiuto di città che chiedevano protezione, non per obbligo ma per interesse strategico, specialmente verso l'Italia meridionale, aprendo così le porte alla conquista della Magna Grecia.
La guerra contro Pirro iniziò quando Roma violò un accordo del 302 a.C. con Taranto, che chiedeva alle navi romane di non entrare nel suo golfo. Nel 282 a.C., dopo l'affondamento di alcune navi romane, scoppiò la guerra e Taranto chiamò in aiuto Pirro, re dell'Epiro. Nonostante le vittorie di Pirro a Eraclea (280 a.C.) e Ascoli Satriano (279 a.C.), i romani resistettero e rifiutarono le trattative di pace.
Curiosità! I romani affrontarono per la prima volta gli elefanti da guerra durante i combattimenti contro Pirro, un'arma sconosciuta che inizialmente creò grande scompiglio tra le legioni.