Le basi della genetica molecolare
La genetica molecolare indaga i meccanismi chimici che permettono l'espressione delle informazioni genetiche e la trasmissione dei caratteri ereditari. L'unità base dell'eredità è il gene, un tratto di DNA che codifica per una proteina specifica determinante un carattere.
Il DNA venne isolato per la prima volta nel 1869 da Miescher, che lo chiamò "nucleina". Successivamente, la comprensione del ruolo del DNA come materiale genetico fu approfondita attraverso importanti esperimenti. Nel 1928, Griffith scoprì il "fattore di trasformazione" studiando il batterio pneumococco, dimostrando che una sostanza poteva trasformare ceppi non patogeni in patogeni.
Avery identificò successivamente il DNA come principio trasformante, mentre nel 1952 Hershey e Chase confermarono definitivamente che il DNA è il materiale genetico, osservando come i batteriofagi iniettano DNA nei batteri per replicarsi.
Lo sapevi? Il DNA umano, se disteso completamente, misurerebbe circa 2 metri di lunghezza, nonostante sia contenuto in cellule microscopiche!
Il DNA è un polimero costituito da unità chiamate nucleotidi. Ogni nucleotide contiene una base azotata, uno zucchero (desossiribosio) e un gruppo fosfato. Le quattro basi azotate (adenina, timina, guanina e citosina) sono i "caratteri" con cui viene scritto il codice genetico, la nostra identità biologica.