Apri l'app

Materie

Analisi dei Canti X, XIII, XXVI, XXXIII e XXXIV dell’Inferno di Dante

144

0

user profile picture

sary🦦

18/11/2025

Italiano

X, XIII, XXVI, XXXIII, XXXIV canto dell’Inferno

4307

18 nov 2025

9 pagine

Analisi dei Canti X, XIII, XXVI, XXXIII e XXXIV dell’Inferno di Dante

user profile picture

sary🦦

@sarainvernizzii

La Divina Commedia di Dante Alighieri è un'opera fondamentale della... Mostra di più

Page 1
Page 2
Page 3
Page 4
Page 5
Page 6
Page 7
Page 8
Page 9
1 / 9
INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Gli eretici del Canto X

Ti sei mai chiesto come Dante immaginava la punizione per chi negava l'esistenza dell'anima? Nel decimo canto dell'Inferno, il poeta ci porta nel sesto cerchio dove sono puniti gli eretici, in particolare gli epicurei.

Gli epicurei medievali seguivano una dottrina che negava l'immortalità dell'anima e la vita dopo la morte. Per questo motivo, la loro punizione è particolarmente simbolica: sono rinchiusi in sepolcri infuocati con i coperchi sollevati, che verranno chiusi eternamente nel giorno del Giudizio Universale. Il contrappasso è perfetto: chi ha "ucciso" l'anima negandone l'esistenza è condannato a giacere in una tomba ardente.

In questo cerchio, Dante incontra due personaggi importanti: Farinata degli Uberti e Cavalcante dei Cavalcanti. Il primo, fiero ghibellino, si erge dalla tomba con atteggiamento altero, ancora legato alle questioni politiche di Firenze. Il secondo, invece, appare in ginocchio, disperato per la sorte del figlio Guido. Questi due dannati rappresentano due diversi tipi di attaccamento terreno: uno alla sfera pubblica, l'altro alla sfera privata.

💡 Curiosità: Gli eretici possono vedere il futuro lontano ma non conoscono il presente, simili ai presbiti che vedono bene a distanza ma non da vicino. Questa è la ragione per cui Farinata può predire l'esilio di Dante!

Durante questo incontro, Farinata profetizza l'esilio di Dante da Firenze, dicendogli che entro quattro anni conoscerà "quanto pesa" non poter tornare nella propria città. È un momento importante che segna il destino del poeta, lasciandolo turbato mentre prosegue il suo cammino.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Il dialogo con Farinata e Cavalcante

Quando Farinata degli Uberti riconosce Dante come fiorentino, si avvia un intenso scambio politico che rivela le antiche fazioni di Firenze. "I tuoi avi furono miei nemici", dice Farinata, ricordando che li cacciò dalla città ben due volte. Dante risponde prontamente: "Se furono cacciati, seppero tornare entrambe le volte, cosa che i tuoi non seppero fare!"

Questo confronto viene interrotto dall'apparizione di Cavalcante dei Cavalcanti, padre dell'amico di Dante, Guido. Il suo intervento è straziante: cerca disperatamente il figlio e, quando Dante esita nel rispondergli, teme che Guido sia già morto. Il poeta non chiarisce subito l'equivoco, causando la disperazione del dannato che scompare nuovamente nella tomba.

Farinata, impassibile a questa scena, riprende il discorso esattamente da dove era stato interrotto, mostrando la sua natura fiera e distaccata. Rivela a Dante che dopo la battaglia di Montaperti, fu l'unico a opporsi alla distruzione di Firenze, un fatto che lo rende in qualche modo nobile nonostante la sua condanna.

Questo canto mostra due modi diversi di essere dannati:

  • Farinata resta dignitoso e altero, preoccupato della politica
  • Cavalcante appare piangente e concentrato solo sul figlio

La discussione si conclude con una riflessione sulla conoscenza imperfetta che i dannati hanno del futuro: "Come i presbiti, vediamo le cose lontane, ma quando si avvicinano o accadono, non ne sappiamo più nulla". Questa limitazione spiega perché Cavalcante non sapeva che suo figlio era ancora vivo.

Prima di lasciare il cerchio, Dante apprende che nella stessa tomba giacciono anche Federico II di Svevia e il cardinale Ottaviano degli Ubaldini, figure storiche che Dante colloca tra gli eretici epicurei.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

I suicidi del Canto XIII

Il tredicesimo canto dell'Inferno ci porta in uno dei luoghi più inquietanti: la selva dei suicidi. Qui, nel secondo girone del settimo cerchio, Dante incontra coloro che hanno commesso violenza contro se stessi.

La descrizione della selva è terrificante: alberi con rami contorti, fogliame scuro e spine velenose al posto dei frutti. Tra questi alberi nidificano le Arpie, creature mostruose con volto di donna e corpo di uccello, che si nutrono delle foglie degli alberi causando dolore ai dannati. Ma qual è il mistero di questo luogo?

Il contrappasso per i suicidi è estremamente simbolico: coloro che hanno rifiutato il proprio corpo umano sono trasformati in piante, immobili e prive di forma umana. Nel giorno del Giudizio Universale, i loro corpi rimarranno eternamente appesi ai rami, perché "non è giusto riavere ciò che ci si è tolti violentemente".

💡 L'intrico dei rami di questi alberi rappresenta la contorsione mentale che porta al suicidio, mentre la mancanza di forma umana riflette il rifiuto della propria natura.

Dante scopre questa verità in modo traumatico: seguendo il consiglio di Virgilio, spezza un ramoscello e, con orrore, vede uscire sangue e sente lamenti di dolore. È così che incontra Pier della Vigna, fedele consigliere di Federico II, che racconta la sua tragica storia.

Pier della Vigna spiega come l'invidia dei cortigiani lo portò a essere accusato ingiustamente di tradimento, spingendolo al suicidio. Con parole toccanti, giura la sua innocenza e chiede a Dante di riabilitare la sua memoria nel mondo dei vivi. La sua testimonianza svela la tragedia di chi, cercando di sfuggire all'ingiustizia, passa "dalla ragione al torto" con un gesto irreparabile.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Gli scialacquatori e l'epilogo del Canto XIII

Dante è profondamente turbato dall'incontro con Pier della Vigna. Vuole comprendere il meccanismo che spinge una persona a compiere un atto contro natura come il suicidio, riflettendo sulla morale degli individui e sulle circostanze politiche che possono condurre a scelte così estreme.

Virgilio, notando questo turbamento, chiede a Pier della Vigna di spiegare il destino dei suicidi. Il dannato racconta che quando l'anima del suicida giunge davanti a Minosse, viene mandata nel settimo cerchio dove germoglia casualmente formando una pianta selvatica. Le Arpie poi si nutrono delle foglie, causando dolore ai dannati intrappolati.

Improvvisamente, un frastuono interrompe la conversazione. Due anime nude corrono disperatamente tra gli alberi, inseguite da cagne nere famelice. Sono gli scialacquatori, coloro che hanno violentemente distrutto i propri beni in vita. Il primo, più veloce, è Lano da Siena; il secondo, raggiunto e sbranato dalle cagne, è Jacopo da Sant'Andrea.

Quest'ultimo, nel tentativo di nascondersi, si tuffa in un cespuglio, danneggiandolo e causando dolore al suicida che vi è imprigionato. Il suicida ferito si rivela essere un fiorentino che si impiccò nella propria casa, ma non rivela il suo nome.

💡 Il contrappasso degli scialacquatori è complementare a quello dei suicidi: come hanno dissipato violentemente i loro beni, così sono violentemente dilaniati dalle cagne infernali che rappresentano i loro rimorsi.

La visione di questa doppia punizione – suicidi trasformati in piante immobili e scialacquatori eternamente inseguiti e sbranati – completa il quadro della violenza contro se stessi, sia nella persona che nei beni. Dante ci mostra come ogni forma di autodistruzione trovi nell'Inferno una punizione proporzionata e simbolica.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

I consiglieri fraudolenti del Canto XXVI

Nell'ottavo cerchio dell'Inferno, Dante incontra i consiglieri fraudolenti, coloro che hanno usato la propria intelligenza per suggerire inganni. La loro punizione? Essere avvolti e arsi da fiamme che li nascondono completamente.

Dopo un'invettiva contro Firenze, la cui cattiva fama si è diffusa nel mondo, Dante osserva dall'alto del ponte roccioso la bolgia sottostante. Ciò che vede è straordinario: innumerevoli fiamme che si muovono come lucciole in una valle estiva. Ogni fiamma nasconde un'anima dannata, fasciata dal fuoco come da un mantello ardente.

Il contrappasso è perfetto: come in vita nascosero i loro inganni, così ora sono nascosti dentro lingue di fuoco. La fiamma rappresenta simbolicamente l'intelligenza che usarono per tramare, mentre la "lingua" di fuoco allude alla lingua che pronunciò l'inganno.

💡 Le fiamme dei consiglieri fraudolenti sono l'unico caso nell'Inferno in cui il peccatore è completamente nascosto dalla sua punizione, simboleggiando come l'inganno nasconde la vera natura di chi lo trama.

Dante nota una fiamma particolare che si eleva con due punte, e Virgilio gli spiega che al suo interno ci sono Ulisse e Diomede, puniti insieme per aver architettato l'inganno del cavallo di Troia, per aver sottratto Achille a Deidamia e per il furto del Palladio.

Il poeta è affascinato da questi personaggi, in particolare da Ulisse, nel quale in qualche modo si riconosce. Entrambi sono viaggiatori spinti dalla sete di conoscenza, ma mentre il viaggio di Dante è verticale (nell'aldilà) e guidato dalla ragione (Virgilio), quello di Ulisse è orizzontale (nel mondo terreno) e guidato solo dalla curiosità e dall'ingegno umano.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Il racconto di Ulisse

La fiamma a due punte si avvicina e, su richiesta di Virgilio, inizia a raccontare la propria storia. È la voce di Ulisse che emerge, raccontando non la versione classica del suo ritorno a Itaca, ma un viaggio finale mai narrato prima.

Ulisse spiega che dopo essersi liberato dalla maga Circe, non riuscì a resistere al desiderio di esplorare il mondo. Né l'amore per il figlio, né quello per il padre anziano o per la moglie Penelope furono sufficienti a vincere la sua sete di conoscenza. Così, con la sua piccola flotta e i pochi compagni rimasti, si avventurò nel Mediterraneo fino alle Colonne d'Ercole (Gibilterra), il limite che gli dei avevano posto alla navigazione umana.

Giunto a questo confine, Ulisse pronuncia ai suoi compagni un discorso memorabile:

"Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza."

Con queste parole incita i compagni a superare il limite imposto, a navigare oltre le Colonne d'Ercole verso l'emisfero australe, considerato all'epoca totalmente disabitato. È un viaggio folle (così lo definisce lui stesso) che rappresenta la sfida umana ai limiti imposti dal divino.

Dopo cinque mesi di navigazione nell'oceano sconosciuto, i naviganti avvistano finalmente una montagna altissima e scura in lontananza - è il monte del Purgatorio. La gioia iniziale si trasforma presto in tragedia: da quella terra si leva una tempesta che fa ruotare tre volte la nave su se stessa, per poi farla affondare al quarto giro.

💡 Il naufragio di Ulisse rappresenta il fallimento della conoscenza puramente umana quando sfida i limiti imposti da Dio. A differenza di Dante, che compie il suo viaggio con la guida della ragione illuminata dalla fede (Virgilio), Ulisse fallisce perché si affida solo all'ingegno umano.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

La storia del Conte Ugolino

Nel nono cerchio dell'Inferno, nella zona chiamata Antenora dove sono puniti i traditori della patria, Dante incontra una delle scene più raccapriccianti del poema: il conte Ugolino della Gherardesca che rode il cranio dell'arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini.

Incuriosito da questo odio feroce, Dante chiede a Ugolino di raccontare la sua storia. Il dannato solleva la bocca da quell'orribile pasto e, asciugandola sui capelli del suo nemico, accetta di parlare a condizione che le sue parole infamino il nome di Ruggieri.

Ugolino racconta come l'arcivescovo lo tradì, facendolo imprigionare nella Torre della Muda a Pisa insieme ai suoi quattro figli (o nipoti). Un giorno, Ugolino fece un sogno premonitore: Ruggieri che cacciava un lupo e i suoi cuccioli con cagne affamate. Il mattino seguente, sentì inchiodare la porta della torre, comprendendo che erano stati condannati a morire di fame.

💡 La storia di Ugolino è tra i passaggi più commoventi della Divina Commedia, tanto che Dante interrompe il racconto chiedendo al lettore: "Se non piangi, di che pianger suoli?"

Nei giorni seguenti, Ugolino vide morire uno a uno i suoi figli che gli offrivano le proprie carni per nutrirlo. L'ultimo, Gaddo, morì invocando l'aiuto del padre. Dopo che tutti erano morti, Ugolino, ormai cieco per la fame, brancolò per due giorni sui loro corpi chiamandoli per nome, finché "il digiuno poté più che il dolore".

Quest'ultima frase ha generato dibattiti: alcuni interpretano che il digiuno lo uccise, altri che Ugolino finì per cibarsi dei corpi dei figli. Dante non chiarisce, lasciando al lettore l'interpretazione di questo orrore.

Dopo il racconto, Dante prorompe in una violenta invettiva contro Pisa, augurandole di essere sommersa dalle acque per aver punito non solo Ugolino, sospettato di tradimento, ma anche i suoi giovani figli innocenti.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

I traditori degli ospiti e l'incontro con Lucifero

Proseguendo nel nono cerchio, Dante e Virgilio arrivano nella Tolomea, dove sono puniti i traditori degli ospiti. Qui le anime sono immerse supine nel ghiaccio con il volto rivolto verso l'alto. Le loro lacrime si congelano negli occhi formando visiere di cristallo che impediscono persino lo sfogo del pianto.

Dante incontra frate Alberigo, che lo sorprende raccontando che alcuni dannati in questa zona hanno i loro corpi ancora vivi sulla Terra, governati da demoni. L'anima, spiega, precipita all'Inferno nel momento stesso in cui commette il tradimento dell'ospite, mentre un demone prende possesso del corpo fino alla morte naturale.

Avanzando verso il centro dell'Inferno, i due poeti entrano nella Giudecca, l'ultima zona di Cocito dove sono puniti i traditori dei benefattori. Qui Dante vede finalmente Lucifero, il re dell'Inferno, una visione che lo lascia raggelato e ammutolito per il terrore.

Lucifero è un essere mostruoso con tre facce in una sola testa:

  • La faccia centrale è rossa (simbolo dell'odio)
  • Quella a destra è giallognola (simbolo dell'ignoranza)
  • Quella a sinistra è nera (simbolo dell'impotenza)

💡 Lucifero è l'antitesi della Trinità divina: le tre facce rappresentano la parodia delle tre Persone divine, mentre le sue ali di pipistrello sono la degradazione delle ali angeliche.

Da ogni bocca di Lucifero sporge un peccatore che viene eternamente masticato: Giuda Iscariota (traditore di Cristo) nella bocca centrale, Bruto e Cassio (traditori di Cesare) nelle bocche laterali. Questi tre rappresentano i peggiori traditori della storia umana secondo Dante, avendo tradito i massimi benefattori dell'umanità: la Chiesa e l'Impero.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

L'uscita dall'Inferno

Per uscire dall'Inferno e raggiungere l'altro emisfero dove si trova il Purgatorio, Dante e Virgilio devono compiere un'impresa straordinaria: arrampicarsi sul corpo stesso di Lucifero.

Virgilio prende Dante sulle spalle e si aggrappa al pelo di Lucifero, scendendo lungo i suoi fianchi fino al punto in cui le cosce si congiungono al bacino. Qui avviene qualcosa di sorprendente: Virgilio si gira sottosopra e comincia a salire in direzione opposta, confondendo Dante che crede stiano tornando indietro.

In realtà, i due poeti hanno superato il centro della Terra e sono passati dall'emisfero boreale a quello australe, dove tutto è capovolto rispetto a prima. Virgilio spiega che Lucifero cadde dal cielo proprio in quel punto e la terra, per paura di lui, si ritirò creando la voragine dell'Inferno nell'emisfero nord e sollevando la montagna del Purgatorio in quello sud.

💡 Il passaggio dal centro della Terra rappresenta simbolicamente il capovolgimento di prospettiva che avviene nel passare dal peccato (Inferno) alla redenzione (Purgatorio).

Il canto XXXIV è dominato dal silenzio e dal numero tre, che appare in molteplici elementi: le tre facce di Lucifero, le sei ali (3×2), i tre venti che congelano Cocito, i tre peccatori nelle sue bocche. È un'antitesi della perfezione divina, una parodia della Trinità.

Dopo un faticoso cammino attraverso un passaggio nascosto, finalmente Dante e Virgilio escono a rivedere le stelle. Questa conclusione, con la parola "stelle", è significativa: anche le altre due cantiche si concluderanno con questa parola, simbolo di speranza e aspirazione verso il divino.

L'Inferno si chiude così con uno sguardo verso l'alto, verso la luce che guiderà Dante nel suo cammino di purificazione sulla montagna del Purgatorio.



Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

Che cos'è l'assistente AI di Knowunity?

Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.

Dove posso scaricare l'applicazione Knowunity?

È possibile scaricare l'applicazione dal Google Play Store e dall'Apple App Store.

Knowunity è davvero gratuita?

Sì, hai accesso completamente gratuito a tutti i contenuti nell'app e puoi chattare o seguire i Creatori in qualsiasi momento. Sbloccherai nuove funzioni crescendo il tuo numero di follower. Inoltre, offriamo Knowunity Premium, che consente di studiare senza alcun limite!!

Non c'è niente di adatto? Esplorare altre aree tematiche.

Recensioni dei nostri utenti. Ci adorano - e anche tu, vedrai .

4.9/5

App Store

4.8/5

Google Play

L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

utente iOS

È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

utente Android

Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

utente iOS

L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

utente iOS

È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

utente Android

Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

utente iOS

 

Italiano

4307

18 nov 2025

9 pagine

Analisi dei Canti X, XIII, XXVI, XXXIII e XXXIV dell’Inferno di Dante

user profile picture

sary🦦

@sarainvernizzii

La Divina Commedia di Dante Alighieri è un'opera fondamentale della letteratura italiana che ci porta in un viaggio attraverso i tre regni dell'aldilà. Nei canti dell'Inferno che analizzeremo, Dante esplora diverse tipologie di peccati e peccatori, mostrandoci come le anime... Mostra di più

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Iscriviti per mostrare il contenutoÈ gratis!

Accesso a tutti i documenti

Migliora i tuoi voti

Unisciti a milioni di studenti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gli eretici del Canto X

Ti sei mai chiesto come Dante immaginava la punizione per chi negava l'esistenza dell'anima? Nel decimo canto dell'Inferno, il poeta ci porta nel sesto cerchio dove sono puniti gli eretici, in particolare gli epicurei.

Gli epicurei medievali seguivano una dottrina che negava l'immortalità dell'anima e la vita dopo la morte. Per questo motivo, la loro punizione è particolarmente simbolica: sono rinchiusi in sepolcri infuocati con i coperchi sollevati, che verranno chiusi eternamente nel giorno del Giudizio Universale. Il contrappasso è perfetto: chi ha "ucciso" l'anima negandone l'esistenza è condannato a giacere in una tomba ardente.

In questo cerchio, Dante incontra due personaggi importanti: Farinata degli Uberti e Cavalcante dei Cavalcanti. Il primo, fiero ghibellino, si erge dalla tomba con atteggiamento altero, ancora legato alle questioni politiche di Firenze. Il secondo, invece, appare in ginocchio, disperato per la sorte del figlio Guido. Questi due dannati rappresentano due diversi tipi di attaccamento terreno: uno alla sfera pubblica, l'altro alla sfera privata.

💡 Curiosità: Gli eretici possono vedere il futuro lontano ma non conoscono il presente, simili ai presbiti che vedono bene a distanza ma non da vicino. Questa è la ragione per cui Farinata può predire l'esilio di Dante!

Durante questo incontro, Farinata profetizza l'esilio di Dante da Firenze, dicendogli che entro quattro anni conoscerà "quanto pesa" non poter tornare nella propria città. È un momento importante che segna il destino del poeta, lasciandolo turbato mentre prosegue il suo cammino.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Iscriviti per mostrare il contenutoÈ gratis!

Accesso a tutti i documenti

Migliora i tuoi voti

Unisciti a milioni di studenti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Il dialogo con Farinata e Cavalcante

Quando Farinata degli Uberti riconosce Dante come fiorentino, si avvia un intenso scambio politico che rivela le antiche fazioni di Firenze. "I tuoi avi furono miei nemici", dice Farinata, ricordando che li cacciò dalla città ben due volte. Dante risponde prontamente: "Se furono cacciati, seppero tornare entrambe le volte, cosa che i tuoi non seppero fare!"

Questo confronto viene interrotto dall'apparizione di Cavalcante dei Cavalcanti, padre dell'amico di Dante, Guido. Il suo intervento è straziante: cerca disperatamente il figlio e, quando Dante esita nel rispondergli, teme che Guido sia già morto. Il poeta non chiarisce subito l'equivoco, causando la disperazione del dannato che scompare nuovamente nella tomba.

Farinata, impassibile a questa scena, riprende il discorso esattamente da dove era stato interrotto, mostrando la sua natura fiera e distaccata. Rivela a Dante che dopo la battaglia di Montaperti, fu l'unico a opporsi alla distruzione di Firenze, un fatto che lo rende in qualche modo nobile nonostante la sua condanna.

Questo canto mostra due modi diversi di essere dannati:

  • Farinata resta dignitoso e altero, preoccupato della politica
  • Cavalcante appare piangente e concentrato solo sul figlio

La discussione si conclude con una riflessione sulla conoscenza imperfetta che i dannati hanno del futuro: "Come i presbiti, vediamo le cose lontane, ma quando si avvicinano o accadono, non ne sappiamo più nulla". Questa limitazione spiega perché Cavalcante non sapeva che suo figlio era ancora vivo.

Prima di lasciare il cerchio, Dante apprende che nella stessa tomba giacciono anche Federico II di Svevia e il cardinale Ottaviano degli Ubaldini, figure storiche che Dante colloca tra gli eretici epicurei.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Iscriviti per mostrare il contenutoÈ gratis!

Accesso a tutti i documenti

Migliora i tuoi voti

Unisciti a milioni di studenti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

I suicidi del Canto XIII

Il tredicesimo canto dell'Inferno ci porta in uno dei luoghi più inquietanti: la selva dei suicidi. Qui, nel secondo girone del settimo cerchio, Dante incontra coloro che hanno commesso violenza contro se stessi.

La descrizione della selva è terrificante: alberi con rami contorti, fogliame scuro e spine velenose al posto dei frutti. Tra questi alberi nidificano le Arpie, creature mostruose con volto di donna e corpo di uccello, che si nutrono delle foglie degli alberi causando dolore ai dannati. Ma qual è il mistero di questo luogo?

Il contrappasso per i suicidi è estremamente simbolico: coloro che hanno rifiutato il proprio corpo umano sono trasformati in piante, immobili e prive di forma umana. Nel giorno del Giudizio Universale, i loro corpi rimarranno eternamente appesi ai rami, perché "non è giusto riavere ciò che ci si è tolti violentemente".

💡 L'intrico dei rami di questi alberi rappresenta la contorsione mentale che porta al suicidio, mentre la mancanza di forma umana riflette il rifiuto della propria natura.

Dante scopre questa verità in modo traumatico: seguendo il consiglio di Virgilio, spezza un ramoscello e, con orrore, vede uscire sangue e sente lamenti di dolore. È così che incontra Pier della Vigna, fedele consigliere di Federico II, che racconta la sua tragica storia.

Pier della Vigna spiega come l'invidia dei cortigiani lo portò a essere accusato ingiustamente di tradimento, spingendolo al suicidio. Con parole toccanti, giura la sua innocenza e chiede a Dante di riabilitare la sua memoria nel mondo dei vivi. La sua testimonianza svela la tragedia di chi, cercando di sfuggire all'ingiustizia, passa "dalla ragione al torto" con un gesto irreparabile.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Iscriviti per mostrare il contenutoÈ gratis!

Accesso a tutti i documenti

Migliora i tuoi voti

Unisciti a milioni di studenti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Gli scialacquatori e l'epilogo del Canto XIII

Dante è profondamente turbato dall'incontro con Pier della Vigna. Vuole comprendere il meccanismo che spinge una persona a compiere un atto contro natura come il suicidio, riflettendo sulla morale degli individui e sulle circostanze politiche che possono condurre a scelte così estreme.

Virgilio, notando questo turbamento, chiede a Pier della Vigna di spiegare il destino dei suicidi. Il dannato racconta che quando l'anima del suicida giunge davanti a Minosse, viene mandata nel settimo cerchio dove germoglia casualmente formando una pianta selvatica. Le Arpie poi si nutrono delle foglie, causando dolore ai dannati intrappolati.

Improvvisamente, un frastuono interrompe la conversazione. Due anime nude corrono disperatamente tra gli alberi, inseguite da cagne nere famelice. Sono gli scialacquatori, coloro che hanno violentemente distrutto i propri beni in vita. Il primo, più veloce, è Lano da Siena; il secondo, raggiunto e sbranato dalle cagne, è Jacopo da Sant'Andrea.

Quest'ultimo, nel tentativo di nascondersi, si tuffa in un cespuglio, danneggiandolo e causando dolore al suicida che vi è imprigionato. Il suicida ferito si rivela essere un fiorentino che si impiccò nella propria casa, ma non rivela il suo nome.

💡 Il contrappasso degli scialacquatori è complementare a quello dei suicidi: come hanno dissipato violentemente i loro beni, così sono violentemente dilaniati dalle cagne infernali che rappresentano i loro rimorsi.

La visione di questa doppia punizione – suicidi trasformati in piante immobili e scialacquatori eternamente inseguiti e sbranati – completa il quadro della violenza contro se stessi, sia nella persona che nei beni. Dante ci mostra come ogni forma di autodistruzione trovi nell'Inferno una punizione proporzionata e simbolica.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Iscriviti per mostrare il contenutoÈ gratis!

Accesso a tutti i documenti

Migliora i tuoi voti

Unisciti a milioni di studenti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

I consiglieri fraudolenti del Canto XXVI

Nell'ottavo cerchio dell'Inferno, Dante incontra i consiglieri fraudolenti, coloro che hanno usato la propria intelligenza per suggerire inganni. La loro punizione? Essere avvolti e arsi da fiamme che li nascondono completamente.

Dopo un'invettiva contro Firenze, la cui cattiva fama si è diffusa nel mondo, Dante osserva dall'alto del ponte roccioso la bolgia sottostante. Ciò che vede è straordinario: innumerevoli fiamme che si muovono come lucciole in una valle estiva. Ogni fiamma nasconde un'anima dannata, fasciata dal fuoco come da un mantello ardente.

Il contrappasso è perfetto: come in vita nascosero i loro inganni, così ora sono nascosti dentro lingue di fuoco. La fiamma rappresenta simbolicamente l'intelligenza che usarono per tramare, mentre la "lingua" di fuoco allude alla lingua che pronunciò l'inganno.

💡 Le fiamme dei consiglieri fraudolenti sono l'unico caso nell'Inferno in cui il peccatore è completamente nascosto dalla sua punizione, simboleggiando come l'inganno nasconde la vera natura di chi lo trama.

Dante nota una fiamma particolare che si eleva con due punte, e Virgilio gli spiega che al suo interno ci sono Ulisse e Diomede, puniti insieme per aver architettato l'inganno del cavallo di Troia, per aver sottratto Achille a Deidamia e per il furto del Palladio.

Il poeta è affascinato da questi personaggi, in particolare da Ulisse, nel quale in qualche modo si riconosce. Entrambi sono viaggiatori spinti dalla sete di conoscenza, ma mentre il viaggio di Dante è verticale (nell'aldilà) e guidato dalla ragione (Virgilio), quello di Ulisse è orizzontale (nel mondo terreno) e guidato solo dalla curiosità e dall'ingegno umano.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Iscriviti per mostrare il contenutoÈ gratis!

Accesso a tutti i documenti

Migliora i tuoi voti

Unisciti a milioni di studenti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

Il racconto di Ulisse

La fiamma a due punte si avvicina e, su richiesta di Virgilio, inizia a raccontare la propria storia. È la voce di Ulisse che emerge, raccontando non la versione classica del suo ritorno a Itaca, ma un viaggio finale mai narrato prima.

Ulisse spiega che dopo essersi liberato dalla maga Circe, non riuscì a resistere al desiderio di esplorare il mondo. Né l'amore per il figlio, né quello per il padre anziano o per la moglie Penelope furono sufficienti a vincere la sua sete di conoscenza. Così, con la sua piccola flotta e i pochi compagni rimasti, si avventurò nel Mediterraneo fino alle Colonne d'Ercole (Gibilterra), il limite che gli dei avevano posto alla navigazione umana.

Giunto a questo confine, Ulisse pronuncia ai suoi compagni un discorso memorabile:

"Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza."

Con queste parole incita i compagni a superare il limite imposto, a navigare oltre le Colonne d'Ercole verso l'emisfero australe, considerato all'epoca totalmente disabitato. È un viaggio folle (così lo definisce lui stesso) che rappresenta la sfida umana ai limiti imposti dal divino.

Dopo cinque mesi di navigazione nell'oceano sconosciuto, i naviganti avvistano finalmente una montagna altissima e scura in lontananza - è il monte del Purgatorio. La gioia iniziale si trasforma presto in tragedia: da quella terra si leva una tempesta che fa ruotare tre volte la nave su se stessa, per poi farla affondare al quarto giro.

💡 Il naufragio di Ulisse rappresenta il fallimento della conoscenza puramente umana quando sfida i limiti imposti da Dio. A differenza di Dante, che compie il suo viaggio con la guida della ragione illuminata dalla fede (Virgilio), Ulisse fallisce perché si affida solo all'ingegno umano.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Iscriviti per mostrare il contenutoÈ gratis!

Accesso a tutti i documenti

Migliora i tuoi voti

Unisciti a milioni di studenti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

La storia del Conte Ugolino

Nel nono cerchio dell'Inferno, nella zona chiamata Antenora dove sono puniti i traditori della patria, Dante incontra una delle scene più raccapriccianti del poema: il conte Ugolino della Gherardesca che rode il cranio dell'arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini.

Incuriosito da questo odio feroce, Dante chiede a Ugolino di raccontare la sua storia. Il dannato solleva la bocca da quell'orribile pasto e, asciugandola sui capelli del suo nemico, accetta di parlare a condizione che le sue parole infamino il nome di Ruggieri.

Ugolino racconta come l'arcivescovo lo tradì, facendolo imprigionare nella Torre della Muda a Pisa insieme ai suoi quattro figli (o nipoti). Un giorno, Ugolino fece un sogno premonitore: Ruggieri che cacciava un lupo e i suoi cuccioli con cagne affamate. Il mattino seguente, sentì inchiodare la porta della torre, comprendendo che erano stati condannati a morire di fame.

💡 La storia di Ugolino è tra i passaggi più commoventi della Divina Commedia, tanto che Dante interrompe il racconto chiedendo al lettore: "Se non piangi, di che pianger suoli?"

Nei giorni seguenti, Ugolino vide morire uno a uno i suoi figli che gli offrivano le proprie carni per nutrirlo. L'ultimo, Gaddo, morì invocando l'aiuto del padre. Dopo che tutti erano morti, Ugolino, ormai cieco per la fame, brancolò per due giorni sui loro corpi chiamandoli per nome, finché "il digiuno poté più che il dolore".

Quest'ultima frase ha generato dibattiti: alcuni interpretano che il digiuno lo uccise, altri che Ugolino finì per cibarsi dei corpi dei figli. Dante non chiarisce, lasciando al lettore l'interpretazione di questo orrore.

Dopo il racconto, Dante prorompe in una violenta invettiva contro Pisa, augurandole di essere sommersa dalle acque per aver punito non solo Ugolino, sospettato di tradimento, ma anche i suoi giovani figli innocenti.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Iscriviti per mostrare il contenutoÈ gratis!

Accesso a tutti i documenti

Migliora i tuoi voti

Unisciti a milioni di studenti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

I traditori degli ospiti e l'incontro con Lucifero

Proseguendo nel nono cerchio, Dante e Virgilio arrivano nella Tolomea, dove sono puniti i traditori degli ospiti. Qui le anime sono immerse supine nel ghiaccio con il volto rivolto verso l'alto. Le loro lacrime si congelano negli occhi formando visiere di cristallo che impediscono persino lo sfogo del pianto.

Dante incontra frate Alberigo, che lo sorprende raccontando che alcuni dannati in questa zona hanno i loro corpi ancora vivi sulla Terra, governati da demoni. L'anima, spiega, precipita all'Inferno nel momento stesso in cui commette il tradimento dell'ospite, mentre un demone prende possesso del corpo fino alla morte naturale.

Avanzando verso il centro dell'Inferno, i due poeti entrano nella Giudecca, l'ultima zona di Cocito dove sono puniti i traditori dei benefattori. Qui Dante vede finalmente Lucifero, il re dell'Inferno, una visione che lo lascia raggelato e ammutolito per il terrore.

Lucifero è un essere mostruoso con tre facce in una sola testa:

  • La faccia centrale è rossa (simbolo dell'odio)
  • Quella a destra è giallognola (simbolo dell'ignoranza)
  • Quella a sinistra è nera (simbolo dell'impotenza)

💡 Lucifero è l'antitesi della Trinità divina: le tre facce rappresentano la parodia delle tre Persone divine, mentre le sue ali di pipistrello sono la degradazione delle ali angeliche.

Da ogni bocca di Lucifero sporge un peccatore che viene eternamente masticato: Giuda Iscariota (traditore di Cristo) nella bocca centrale, Bruto e Cassio (traditori di Cesare) nelle bocche laterali. Questi tre rappresentano i peggiori traditori della storia umana secondo Dante, avendo tradito i massimi benefattori dell'umanità: la Chiesa e l'Impero.

INFERNO
Canto X
Dannati: eretici
. Colpa: nel canto è punita l'eresia, che viene intesa come una dottrina contraria a quella che è la verità

Iscriviti per mostrare il contenutoÈ gratis!

Accesso a tutti i documenti

Migliora i tuoi voti

Unisciti a milioni di studenti

Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.

L'uscita dall'Inferno

Per uscire dall'Inferno e raggiungere l'altro emisfero dove si trova il Purgatorio, Dante e Virgilio devono compiere un'impresa straordinaria: arrampicarsi sul corpo stesso di Lucifero.

Virgilio prende Dante sulle spalle e si aggrappa al pelo di Lucifero, scendendo lungo i suoi fianchi fino al punto in cui le cosce si congiungono al bacino. Qui avviene qualcosa di sorprendente: Virgilio si gira sottosopra e comincia a salire in direzione opposta, confondendo Dante che crede stiano tornando indietro.

In realtà, i due poeti hanno superato il centro della Terra e sono passati dall'emisfero boreale a quello australe, dove tutto è capovolto rispetto a prima. Virgilio spiega che Lucifero cadde dal cielo proprio in quel punto e la terra, per paura di lui, si ritirò creando la voragine dell'Inferno nell'emisfero nord e sollevando la montagna del Purgatorio in quello sud.

💡 Il passaggio dal centro della Terra rappresenta simbolicamente il capovolgimento di prospettiva che avviene nel passare dal peccato (Inferno) alla redenzione (Purgatorio).

Il canto XXXIV è dominato dal silenzio e dal numero tre, che appare in molteplici elementi: le tre facce di Lucifero, le sei ali (3×2), i tre venti che congelano Cocito, i tre peccatori nelle sue bocche. È un'antitesi della perfezione divina, una parodia della Trinità.

Dopo un faticoso cammino attraverso un passaggio nascosto, finalmente Dante e Virgilio escono a rivedere le stelle. Questa conclusione, con la parola "stelle", è significativa: anche le altre due cantiche si concluderanno con questa parola, simbolo di speranza e aspirazione verso il divino.

L'Inferno si chiude così con uno sguardo verso l'alto, verso la luce che guiderà Dante nel suo cammino di purificazione sulla montagna del Purgatorio.

Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

Che cos'è l'assistente AI di Knowunity?

Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.

Dove posso scaricare l'applicazione Knowunity?

È possibile scaricare l'applicazione dal Google Play Store e dall'Apple App Store.

Knowunity è davvero gratuita?

Sì, hai accesso completamente gratuito a tutti i contenuti nell'app e puoi chattare o seguire i Creatori in qualsiasi momento. Sbloccherai nuove funzioni crescendo il tuo numero di follower. Inoltre, offriamo Knowunity Premium, che consente di studiare senza alcun limite!!

Non c'è niente di adatto? Esplorare altre aree tematiche.

Recensioni dei nostri utenti. Ci adorano - e anche tu, vedrai .

4.9/5

App Store

4.8/5

Google Play

L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

utente iOS

È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

utente Android

Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

utente iOS

L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

utente iOS

È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

utente Android

Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

utente iOS