L'Anticlassicismo: La Ribellione delle Forme
Non tutto il Rinascimento segue le regole del classicismo! Alcuni scrittori scelgono una strada completamente diversa, più libera e provocatoria.
Gli scrittori anticlassici rifiutano l'imitazione rigida dei modelli antichi e cercano ispirazione nella natura, nell'esperienza personale e nella spontaneità. Usano un linguaggio semplice, diretto, a volte anche volgare, per trattare argomenti quotidiani e "bassi".
Nasce la letteratura carnevalesca: come durante il carnevale, tutto è permesso! Si può scherzare, essere irriverenti, prendere in giro i potenti. Il comico, la parodia e la satira diventano armi per criticare la cultura ufficiale.
Pietro Aretino è il maestro di questo stile: scrive testi provocatori per attirare l'attenzione, critica i potenti e vive della sua penna senza dipendere da nessun mecenate. È il primo "giornalista" della storia!
Nella poesia lirica avviene la desublimazione dell'amore: addio all'amore perfetto e spirituale di Petrarca! Gli anticlassici descrivono un amore vero, umano, con tutti i suoi difetti e contraddizioni. Anche la donna non è più una dea irraggiungibile, ma una persona in carne e ossa.
Rivoluzione culturale: L'anticlassicismo crea una letteratura più vicina alla realtà e accessibile a un pubblico più ampio!
Questo movimento prepara il terreno per il Manierismo della seconda metà del secolo, quando l'armonia rinascimentale si frantumerà definitivamente. È il segno che la società sta cambiando e la letteratura si adatta ai nuovi tempi.