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Tesina sulla moda

30/10/2022

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La moda non è qualcosa che esiste solo negli abiti. La moda è nel cielo, nella strada,
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MODA Fashion La moda non è qualcosa che esiste solo negli abiti. La moda è nel cielo, nella strada, la moda ha a che fare con le idee, il nostro modo di vivere, che cosa sta accadendo. Coco Chanel -)sagl Fashion Bennici Giada 3B A.S.21/22 INTRODUZIONE Ho scelto di trattare il tema della moda perchè da sempre è un argomento che mi affascina e ho voluto approfondirlo nelle varie materie per conoscere i vari aspetti, le origini di alcuni abiti, il contesto storico. Ho voluto porre un'attenzione particolare sui problemi degli adolescenti e non solo, legato al cibo, spesso per seguire i canoni della moda si cade nel tunnel dell'anoressia e della bulimia. GABRIELE D'ANNUNZIO LA VITA Gabriele D'Annunzio nacque a Pescara nel 1863. Quando si trasferì a Roma per studiare lettere cominciò la sua vita frenetica fatta di incontri mondani, avventure sentimentali e attività di giornalista. A vent'anni si sposò, nonostante la nascita di tre figli, si allontanò dalla famiglia. L'amore per il lusso gli fece contrarre molti debiti e dovette lasciare Roma. Nel 1915, condusse una violenta campagna a favore dell'intervento dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale. Partecipò al conflitto come volontario e compì rischiose imprese. Nel 1919, deluso dalle condizioni di pace che l'Italia aveva sottoscritto, occupò la città di Fiume, contro la volontà del governo. Aderì infine al fascismo, ma Mussolini lo tenne lontano...

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Didascalia alternativa:

dalla politica attiva. Dopo il fallimento dell'avventura di Fiume e delle sue ambizioni politiche, si ritirò sul lago di Garda, in una villa chiamata il "Vittoriale", che divenne il museo della sua vite,dove morì nel 1938. LE OPERE D'Annunzio scrisse moltissimo. Tra le sue opere più importanti ricordiamo: i romanzi II piacere,L'innocente, ll trionfo della morte le tragedie La città morta e La figlia di lorio le raccolte di poesie Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi,Alcyone LA POESIA DI D'ANNUNZIO D'Annunzio esercitò una grande influenza sul gusto del suo tempo, sia per le sue opere sia per il suo stile di vita: la passione per gli eccessi e gli atteggiamenti da protagonista e da "superuomo". Nelle opere sono presenti molte caratteristiche della cultura del Decadentismo: 1) IL SENSUALISMO, che esalta il piacere dei sensi e la capacità di esprimere tutte le sensazioni fisiche; 2) IL SUPEROMISMO, cioè il culto della propria personalità, la convinzione di essere un individuo eccezionale, destinato a dominare sugli altri. 3) L'ESTETISMO, L'estetismo è una corrente letteraria e filosofica di fine Ottocento che rientra nel decadentismo. Alla base di questa corrente c'è il culto per la bellezza e per l'arte, la valorizzazione dell'apparenza. Praticamente la forma è più importante della sostanza, ci si concentra di più sul contenitore che sul contenuto. L'artista, chiamato esteta o dandy, introduce nuovi dettami di moda e comportamentali attraverso il suo gusto personale, con un atteggiamento elegante e raffinato. Cerca in tutti i modi di fare della sua vita un'opera d'arte, un trend da seguire, elevandosi dalla massa. Come oro in mezzo alla bigiotteria. La società però non vedeva di buon occhio gli esteti in quanto non conformi ai canoni perbenisti dell'epoca. I maggiori protagonisti di questo periodo sono Oscar Wilde, Charles Baudelaire e in Italia Gabriele D'Annunzio.Soprannominato Vate che significa profeta, poeta dalle sfumature sacre, all'anagrafe Gabriele d'Annunzio è una delle penne simbolo della cultura italiana. È stato anche molto attivo nella politica per il ruolo di interventista durante la prima guerra mondiale e occupatore di Fiume dopo la vittoria mutilata. Si configura come esteta e quindi diventa lui stesso il personaggio che crea. Infatti ne Il Piacere riflette la sua personalità e i suoi gusti. Elabora una concezione propria del mito del superuomo tratta dall'omonima di Nietzsche, immaginando un uomo particolare che si distingue dalla mediocrità delle persone comuni ed è incline solo ai suoi desideri. Un partecipante della vita mondana e di quella politica con un forte senso dell'esteriorità, in grado di modificare la realtà, un modello da seguire al quale si ispira anche Mussolini. ANNI 50-60 Per i cittadini europei che uscivano dalla seconda guerra mondiale, l'ascesa degli Stati Uniti a superpotenza fu un fatto evidente. Gli Statunitensi avevano portato un nuovo stile di vita, fatto di tante cose mai viste prima: dalla gomma da masticare, alle sigarette preconfezionate, ai dischi di vinili di musica più moderna. L'espressione "americanizzazione" dell'Europa si manifestò con l'affermazione: di uno stile di vita improntato a idee di libertà e modernità; di un modello di crescita economica fondato sull'aumento dei consumi privati e sulla diffusione di radio, televisori, automobili. Alla diffusione a livello internazionale contribuirono anche i mezzi di comunicazione, a cominciare dal cinema di che si rivelò un potente canale per la diffusione dello stile di vita statunitense. Dal secondo dopoguerra alla metà degli anni Settanta si assistette a una fase di espansione senza precedenti dell'economia mondiale. I principali motori di questa espansione economica furono le innovazioni in campo tecnologico. Nuovi materiali, nuovi modi di produrre (passando dalla meccanizzazione all'automazione), nuovi motori, nuovi apparecchi come il televisore. In campo agricolo, grazie alla selezione delle colture più produttive, all'uso di prodotti chimici e alla meccanizzazione delle lavorazioni, aumentò la resa dei terreni e diminuì l'impiego della manodopera. Cambiamenti molto rilevanti si ebbero anche nel settore energetico, con la produzione di petrolio e gas naturale. Rapida e imponente fu anche la diffusione dei mass media . La situazione cambiò completamente tra gli anni Sessanta e Settanta, quando milioni di famiglie iniziarono a procurarsi elettrodomestici che svolgevano automaticamente compiti prima riservati alle donne. Nei Paesi industrializzati si affermò la società dei consumi. Questo fenomeno, detto consumismo, era peraltro sostenuto dalla pubblicità, che non si limitava a far leva sui reali bisogni della popolazione, ma ne creava di nuovi. Nei Paesi industrializzati la crescita dell'economia, le innovazioni tecnologiche e l'introduzione dell'automazione produssero vari effetti sul piano sociale. Portando la distribuzione del lavoro nei vari settori d'impiego. Dopo gli anni Settanta, il settore con la maggiore quantità di lavoratori fu il terziario con i suoi servizi: il commercio, l'informazione, l'amministrazione pubblica e privata. Un altro importante cambiamento fu l'allungamento della vita media. Tale allungamento fu reso possibile innanzitutto dai progressi della medicina, ma anche dal miglioramento dell'alimentazione e delle condizioni igieniche. Lo sviluppo industriale e il consumismo furono allo stesso tempo causa di nuovi tipi di malattie. Anche il nuovo stile alimentare produsse effetti negativi: si passò alla sovralimentazione, con la conseguente diffusione di obesità e diabete. La difesa della salute diventò in molti Paesi un diritto riconosciuto e garantito dalle istituzioni pubbliche. Il benessere portò cambiamenti anche nell'uso del tempo libero. Ai lavoratori fu riconosciuto il diritto alle ferie, cioè un periodo di tempo di riposo retribuito. Cominciò il cosiddetto “turismo popolare", poi chiamato turismo di massa. Da quel momento l'organizzazione del tempo libero divenne un'industria. A convincere la popolazione ad acquistare, fu soprattutto la pubblicità. La pubblicità forniva al consumatore informazioni, invece, gli spot pubblicitari puntarono, più che a informare, a persuadere i potenziali acquirenti della necessità di comprare proprio quel determinato prodotto. Negli anni Cinquanta e Sessanta, si registrò un sensibile aumento delle nascite; questo periodo è infatti definito del "baby boom". Con il miglioramento generale del tenore di vita, anche le famiglie ebbero la possibilità di mantenere i propri figli agli studi. Le nuove generazioni diventarono nel contempo una fascia di consumatori particolarmente interessante, soprattutto per l'industria culturale e per quella della moda; per i giovani venivano ideati e realizzati spettacoli televisivi e cinematografici, capi di abbigliamento. Ai giovani vennero proposte sempre più frequentemente mode da seguire, "divi" da imitare e modelli di comportamento ai quali conformarsi. La maggior parte dei modelli giovanili proveniva dal mondo anglosassone, che in quegli anni prese il posto di Parigi come punto di riferimento internazionale: Londra, New York, San Francisco. Si imposero in tutto il mondo capi d'abbigliamento come i jeans, le minigonne o le T-shirt e conobbe una diffusione planetaria la musica inglese e statunitense. Grazie alla fama di gruppi e musicisti come i Beatles, i Rolling Stones, Bob Dylan e tantissimi altri, la musica diventò un fenomeno culturale e sociale importantissimo. Negli anni Sessanta tra i giovani si svilupparono movimenti di protesta che ebbero come obiettivo proprio la "civiltà dei consumi". La critica al consumismo si intrecciò con il pacifismo e il rifiuto della guerra e con le lotte degli afroamericani contro la discriminazione razziale. La protesta si diffuse velocemente. Il Sessantotto, come fu chiamato questo fenomeno, nacque nelle università e si estese poi a tutto il mondo giovanile. Il movimento esprimeva una "contestazione globale" al sistema politico, economico e sociale dei Paesi industrializzati. 1 giovani chiedevano partecipazione, giustizia, libertà e uguaglianza; per affermare quei valori, diedero vita a manifestazioni e rivolte, che in alcuni Paesi, tra cui l'Italia, si legarono alle lotte dei lavoratori. Quegli anni videro anche il rilancio dei movimenti femministi, che si erano attenuati nel dopoguerra con la conquista del diritto di voto. Il nuovo movimento femminista poneva al centro della sua azione la rivendicazione della parità tra uomo e donna e la contestazione dei modelli tradizionali della società e della famiglia. Nel mondo anglosassone i movimenti di protesta ebbero un carattere più sociale e culturale; nell'Europa continentale, in Giappone e in America latina si legarono invece alle lotte politiche e alle rivendicazioni dei lavoratori, venendo da una parte influenzati dalle ideologie marxiste. I movimenti ebbero quindi obiettivi diversi, a seconda della situazione sociale e politica dei Paesi in cui si svilupparono. Negli Stati Uniti, per esempio, gran parte delle manifestazioni giovanili si scagliò contro la guerra del Vietnam: fu anche merito dei giovani se l'opinione pubblica, prima, e il governo, poi, si convinsero di dover porre fine all'intervento militare statunitense. In Francia i movimenti di contestazione giovanile si manifestarono nella primavera del 1968 ed ebbero come epicentro le scuole e le università. Si trattò di una rivolta studentesca antiautoritaria e antigovernativa. Nella Repubblica Federale Tedesca le manifestazioni si indirizzarono contro il consumismo, ma anche contro la politica estera del Paese, ritenuta troppo filo americana. I motivi chiave della protesta giovanile - lotta per i diritti civili, rifiuto del consumismo e del conformismo, mobilitazione per la pace. Con il termine informatica si intende il trattamento matematico dei dati, che vengono elaborati e trasmessi. I primi calcolatori in grado di svolgere tali operazioni furono creati durante la seconda guerra mondiale da alcuni scienziati. Negli anni Ottanta apparvero i primi personal computer. La loro diffusione fu enorme, lo sviluppo dell'informatica si legò a un altro settore in crescita: la telematica. Le conseguenze di queste innovazioni tecnologiche furono enormi. Negli anni Novanta ha incontrato grande fortuna il termine globalizzazione, che indica un'estensione e un'integrazione dei commerci, degli scambi e delle comunicazioni tra le varie parti del mondo. Il simbolo per eccellenza della globalizzazione è Internet, la "rete delle reti" che unisce computer e comunicazione a distanza, informatica e telematica. Essa ha il merito di aver collegato telefono, televisione e computer, ciascun utente è in grado di raggiungere qualsiasi altro utente della rete attraverso la posta elettronica o le cosiddette "reti sociali", Facebook e Twitter. Con la diffusione della telefonia cellulare in smartphone tutto ciò è stato ulteriormente potenziato e insieme semplificato. Verso la metà degli anni Settanta, lo sviluppo economico del mondo occidentale subì una pesante battuta d'arresto a causa di una crisi di dimensioni mondiali. Le cause furono principalmente due: la "saturazione del mercato": ormai gran parte delle famiglie aveva acquistato tutti i beni la domanda di tali beni calò sensibilmente e con essa calò la produzione. Il forte aumento del prezzo del petrolio, deciso dai Paesi produttori, che fece aumentare i costi di produzione e di distribuzione e, il prezzo finale di tutti i prodotti. Negli anni Ottanta gli Stati industrializzati conobbero quindi una nuova espansione economica. I Paesi poveri, al contrario, videro aumentare il divario che li separava dal mondo sviluppato. Le cause furono: una diminuzione delle esportazioni di materie prime. l'incapacità, per le fragili economie del Terzo Mondo, di tenere il passo con lo sviluppo tecnologico e industriale. una crescita demografica sproporzionata rispetto all'incremento della produzione agricola. In questi anni il livello di disoccupazione ha superato il 10% in tutti i Paesi industrializzati e la leggera ripresa che si è registrata è rimasta comunque inferiore al ritmo di crescita economica. Nello stesso tempo il calo di natalità, si è accentuato fino a raggiungere una situazione di crescita zero. 40 COCO CHANEL A partir de 15 ans. Coco Chanel apprend la couture dans un orphelinat. En 1910, elle ouvre une boutique de chapeaux dans les quartiers chics de Paris. Elle se lance ensuite dans la couture et a beaucoup de succès grâce à des vêtements comme le tailleur ou des chaussures bicolores. Elle devient une célèbre créatrice de mode. En 1921, elle se lance dans les parfums et crée Chanel n° 5, le parfum le plus prestigieux au monde encore aujourd'hui. CHANEL COCO STILE LA RIVOLUZIONE DELLO Chiara Pasqualetti Johnson Moda & Sportswear L'unione tra moda e sport avviene a cavallo tra il 1920 e gli anni '30. Ciò avviene grazie al ruolo sempre più importante delle donne nella società e alcune di loro diventarono vere e proprie icone della moda. Una di loro fu Elsa Schiaparelli, moglie di Salvador Dalì, la quale lanciò il colore rosa shocking nell'industria della moda e tenne sempre una forte attitudine sportiva nella realizzazione dei suoi capi; la vetrina della sua boutique recitava la frase 'puor le sport' e vi si alternavano capi in maglia da sci e da mare. Un altro importante nome è Coco Chanel, la quale inventò per prima lo stile à la garçonne. Negli anni '20, inoltre, la tennista francese Suzanne Lenglen fu la prima a presentarsi sul campo con una gonna sopra il polpaccio. Prima di tutto questo, agli inizi del 1900, le donne che praticavano sport anche a livello olimpico, indossavano abiti non adatti all'attività fisica: come vestiti lunghi, con maniche lunghe e collo alto, e gonne ingombranti. Gli uomini, invece, indossavano maglie in cotone e shorts. A partire dalle olimpiadi di Berlino del 1936, l'abbigliamento sportivo diventa più casual: si iniziano a utilizzare tessuti traspiranti e jersey, tute, top e canotte diventano i capi più utilizzati. In seguito alla Seconda Guerra Mondiale, dal 1948, le case di abbigliamento iniziano a includere i capi sportivi nelle loro collezioni. In questo periodo si colloca la storia della nascita della Puma e dell'Adidas, due case di moda differenti nate da due fratelli in lite. Infine, nel 1972, durante le olimpiadi di quell'anno, le ginnaste utilizzano per la prima volta e lanciano l'uso del body. NA ANORESSIA I disturbi alimentari mangiare dovrebbe essere un piacere: sedersi a tavola con i nostri cari e gli amici, apprezzare i sapori e i colori dei cibi ci aiutano a ricaricare il corpo e la mente. Eppure, anche il cibo può trasformarsi in un problema per l'organismo. Obesità Uno dei problemi più diffusi tra quelli legati al moderno stile di vita è il sovrappeso. Il sovrappeso grave, o obesità, è l'aumento del peso corporeo oltre il 25% del valore ritenuto normale. Si manifesta in chi mangia troppo e non si muove abbastanza da consumare la quantità di cibo ingerito in eccesso. Gli alimenti che non vengono consumati si depositano sotto forma di grassi in particolari cellule, gli adipociti, che aumentano di dimensioni. Ma attenzione a non seguire diete dimagranti "fai da te"! Prima di tutto, è necessario sapere in quale condizione di peso ci troviamo: per saperlo si può calcolare l'indice di massa corporea (IMC). Una volta calcolato l'IMC, è possibile vedere a quale categoria si appartiene. A seconda che si tratti di qualche chilo di troppo o di una vera e propria obesità, sarà il medico a prescriverci la dieta che più si adatta a noi, tenendo conto del sesso, dell'altezza, dell'età e dell'attività che svolgiamo. Le cause e le cure Obesità, anoressia e bulimia sono il prodotto di gravi disturbi della personalità che impediscono all'individuo di accettare di crescere e diventare adulto. Spesso i disturbi alimentari nascono da un cattivo rapporto con il cibo. Molti mangiano senza controllo per sfuggire allo stress provocato dai problemi della vita di ogni giorno e diventano progressivamente dipendenti dai cibi, proprio come accade per una droga: il cervello non invia più il segnale di sazietà che controlla la normale assunzione di alimenti e ne richiede quantità sempre maggiori. Altri, invece, si allontano dai cibi e cominciano a temerli come nemici che attentano alla loro linea: giorno dopo giorno, la persona anoressica perde il piacere di mangiare insieme agli altri, perde il gusto per i colori, i sapori e i profumi dei cibi che costituiscono una componente fondamentale dell'alimentazione umana, essenziale per la salute quanto l'assunzione del nutrienti. In tutti questi casi è necessario l'intervento di uno psicoterapeuta specializzato nella cura di questi disturbi, che affianchi l'azione di un medico e di un nutrizionista. La buona salute dell'organismo è, come sempre, tra i due estremi: facciamo pace con il cibo! Anoressia I mezzi di comunicazione, come il cinema, la televisione, i giornali e Internet, propongono continuamente personaggi dal fisico perfetto, che spesso condizionano giovani e adolescenti facendoli sentire assolutamente inadeguati rispetto a questi modelli di uomini e donne. Proprio per questo molte ragazze decidono di dimagrire senza consultare il medico e cominciano a mangiare sempre meno. Questo grave disturbo alimentare prende il nome di anoressia. La persona che ne è colpita perde progressivamente l'appetito e cerca continuamente di ridurre di peso, diminuendo le porzioni di cibo 0 cercando di liberarsene attraverso il vomito e ingerendo purganti e lassativi. L'incontrollata ed eccessiva riduzione di peso porta a squilibri ormonali e ad alterazioni in tutto il corpo. Bulimia Gli adolescenti possono andare incontro anche ad altri disturbi alimentari, che sono per lo più un sintomo di gravi problemi psicologici. La bulimia si manifesta con un'improvvisa sensazione di fame e con un bisogno incontrollabile di mangiare grandi quantità di cibo in breve tempo. In seguito, i sensi di colpa e la paura di ingrassare spingono la persona a procurarsi il vomito o ad assumere dosi massicce di lassativi. 29 30 31 32 4 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 83 84 85 86 87 88 59 90 91 92 93 ANOREXIA AND BULIMIA Humans need food and water to live, but, especially in cultures where it's considered desirable to be slim, some people start to worry about food and suffer from eating disorders. These illnesses tend to affect girls more than boys and their first symptoms appear at the age of twelve. Some teens don't feel good about themselves, they feel depressed or stressed out. Many desperately try to conform to the aesthetic models of our society, so they believe that if they are thin they will be accepted. They start feeling uncomfortable because of their conflicting relationship with their body and become afraid of gaining weight. Other causes might be an unhappy life at home, parents' divorce, too critical parents and other difficulties. There is also evidence that a bad mother-daughter relationship is responsible for these serious diseases. Anorexia is a very serious problem. Some people lose a lot of weight by extreme dieting or refuse to eat. They become thinner and thinner and they can even die. Teenagers with anorexia often suffer from depression or anxiety. People who have bulimia, instead, eat huge amounts of food to fill a void they feel inside. But as they also have an overwhelming fear of becoming fat, they then try to get rid of it by vomiting or taking laxatives. Adolescents who have bulimia often feel hopeless. Some of the symptoms include: depression, mood changes, convulsive eating of food, using diuretics and laxatives. Both anorexic and bulimic people have psychological problems and are hungry for kindness and attention. They need psychological support and they need to learn how to take care of themselves through a correct diet.. Family and school should take an active role in preventing eating disorders: above all teach teens that in order to succeed in life what matters is what a person is and not his or her appearance. 15 MARZO 2022 GIORNATA NAZIONALE DEL FIOCCHETTO LILLA DI SENSIBILIZZAZIONE SUL DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE IL BRASILE Il Brasile è per estensione il quinto Paese al mondo e occupa quasi la metà dell'America meridionale. Confina a ovest con Colombia, Perù, Bolivia, Paraguay e Argentina, a nord con Venezuela, Guyana. Suriname e Guyana Francese, a sud con l'Uruguay. Si identificano due vaste regioni. Bassopiano amazzonico, L'Altopiano del Brasile. Il clima è molto diversificato: equatoriale, caldo umido e con abbondanti precipitazioni è ricoperto da un'immensa foresta pluviale; arido caldo, sono presenti savana e steppa; subequatoriale. Il Brasile è il secondo Paese più popoloso d'America. La densità è bassa e la distribuzione è irregolari. I brasiliani sono per il 48% bianchi,meticci e neri. Gli indios sono poche centinaia di migliaia e vivono quasi tutti appartati nel folto della foresta amazzonica. Il portoghese è la lingua più parlata e il cattolicesimo la religione più diffusa. In Brasile si trovano città molto popolose: São Paulo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte, Brasilia che è la capitale federale. Altre importanti città brasiliane sono Salvador, Porto Alegre, Recife, Fortaleza. Il Brasile può contare su risorse enormi, che sono però sfruttate soprattutto da una ristretta cerchia di grandi proprietari terrieri. A partire dagli anni Novanta e in particolare negli anni Duemila, un impetuoso percorso di crescita ha fatto diventare il Brasile uno dei protagonisti dell'economia mondiale. La sfida del nuovo Brasile è soprattutto quella di appianare le disuguaglianze sociali. COLOMBIA PERU VENEZUELA CHILE RONDONIA BOLIVIA RORAIMA GUIANA ARGENTINA MATO GROSSO PARAGIAL AMAPA BRAS PARANA TOCANTINS N BẢO RIO GRANDE GOIÁS BRAS 2. Baya MARANHÃO PAULO PIAUI Mime Cap MINAS GERAIS S SANTA CATARINA P BAHIA CEARA RIO GRANDE 4 DO NORTE PERNAMBUCO and - Be TATO DE RIO DE JANEIRO ESPIRITO SANTO PARAIBA ALAGOAS SERGIPE Il Brasile è il primo esportatore mondiale di caffè, zucchero e di cacao, tabacco, frutta e carne bovina. Tra i primi produttori al mondo di manganese, bauxite, ferro, cromite e stagno. Oggi il Brasile è tra le prime potenze industriali nei comparti tessile, alimentare, meccanico e nel turismo LE FAVELAS Nonostante il Brasile sia considerato un Paese in crescita ,nelle periferie delle sue maggiori città si trovano aree occupate da immense baraccopoli,chiamate favelas.il numero di persone che vivono nelle favelas è di 11,4 milioni ,una popolazione pari a quella del Portogallo. le aree metropolitane di Rio de Janeiro, São Paulo e Belo Horizonte racchiudono ben il 44% dei favelados brasiliani. Nelle favelas il problema non è soltanto quello della povertà ma in queste baraccopoli sono le bande criminali che gesticono il traffico della droga, delle armi e lo sfruttamento della prostituzione. ORDEN PROGRESSO -P TER IL CARNEVALE BRASILIANO Di Rio de Janeiro ricordiamo il carnevale. Il carnevale in Brasile è una delle feste più importanti dell'anno, il più importante nel paese è quello di Rio de Janeiro. Il carnevale brasiliano deriva dalle colonizzazioni portoghesi, e nel tempo si è riempito di vestiti colorati, danze e musica. Ogni carnevale presente in Brasile ha caratteristiche diverse dagli altri. La durata dei festeggiamenti è di cinque giorni, dal venerdì al martedì prima delle Ceneri, anche se la popolazione comincia a festeggiare già nei mesi precedenti. Ogni anno milioni di persone da tutto il mondo giungono in Brasile con il desiderio di vivere il carnevale più unico e spettacolare del mondo. A prescindere dalla scelta della città, le costanti di questa festività sono i costumi e le tradizioni del Brasile che da sempre affascinano e stupiscono per la loro particolarità. Nell'immaginario collettivo, i costumi tipici del carnevale in Brasile sono abbaglianti, coloratissimi, sensuali. Piume e brillantini sono presenti in ogni maschera, e chi li indossa lo fa con una spontaneità disarmante ma allo stesso tempo ipnotica. Molti travestimenti infatti hanno queste caratteristiche, ma non tutti. Infatti il carnevale è una manifestazione di libertà e quindi ognuno si esprime come meglio lo rappresenta. Fantasia e creatività sono le chiavi del carnevale brasiliano. I costumi più scintillanti e appariscenti sono quelli che sfilano nel Sambódromo assieme alle scuole di samba, sia a Rio de Janeiro che a San Paolo. Tutte le maschere sono fatte a mano da designer nativi specializzati per questo evento, impiegando anche un anno intero per la loro realizzazione. Ma ad attirare l'attenzione non è solo il mero travestimento. Infatti a completare l'opera è anche il trucco importante ed elaborato che con cura viene scelto in accordo con il tema dell'outfit. 18 IKK Carnaval-2019 RIO MUSICA BRASILIANA La Música popular brasileira (indicata anche con l'acronimo MPB) è un genere musicale nato in Brasile a metà degli anni '60. Di fatto, la sigla MPB annunciò la fusione di due movimenti musicali fino ad allora divergenti, la bossa nova e il movimento folklorista dei Centri Popolari di Cultura dell'Unione Nazionale degli Studenti. I primi erano promotori di una musica più raffinata con spesso influenze straniere, i secondi di fedeltà alla musica di origine brasiliana, africana e popolana. I loro propositi si unirono e, col golpe del 1964, divennero un ampio fronte culturale contrario al regime militare, utilizzando la sigla MPB come bandiera di guerra in cui identificarsi. La MPB nasce con un profilo molto nazionalista), ma cambiò in fretta, incorporando elementi di varie origini soprattutto grazie alla propensione di molt musicisti a combinare e integrare fra di loro vari generi musicali. Questa diversità è spesso vista come uno dei tratti distintivi della MPB. Proprio per questi mischiamenti è difficile definirla. Il nome MPB può, in certe circostanze, creare confusione perché apparentemente sembra riferirsi a qualsiasi musica popolare brasiliana, ma è importante differenziare lo stile musicale della MPB da altri, come il samba, il choro, la bossa nova etc. Sebbene abbiano legami fra loro non sono la stessa cosa. Così come la bossa nova, la MPB fu un tentativo di creare una musica brasiliana "nazionale" a partire da stili tradizionali. La MPB ebbe un grande impatto negli anni '60, in gran parte grazie ai vari festival musicali televisivi dell'epoca che furono ispirati e organizzati sulla base del festival di Sanremo. IN PARTICOLARE SAMBA II samba è uno stile musicale e di danza originario del Brasile legato alle tradizioni afroamericane. Il nome "samba" proviene probabilmente da semba, che nel dialetto angolano kimbundu significa "panciata", per il modo in cui si ballava. Dopo la seconda guerra mondiale è diventata molto diffusa in Europa. La parola "samba" appare per la prima volta il 3 febbraio del 1838 nel giornale O Carapuceiro in un articolo in cui venivano messi a confronto i gusti musicali dell'élite e del popolo. Il samba si sviluppò come genere alternativo di musica all'inizio del XX secolo a Rio de Janeiro (allora capitale del Brasile) sotto la forte influenza degli afrobrasiliani immigrati dallo stato brasiliano di Bahia. La vera "scuola di samba" (escola de samba), Mine, è stata adottata dai più grandi gruppi di musica samba nel tentativo di prestare l'attenzione verso le prestazioni del samba; le città universitarie locali erano spesso luoghi di pratica e performance per questi musicisti. SABBADO 3 DE FEVEREIRO ANNO DE 1838. N.o 6 OGARAPUCEIRO. PERIODICO SEMPRE MORAG ODERAAGIDENS POLITICO: Aweservare mation austri overe libeis Parcere eersons, diceret, 33. Mantial Liv. que ouço o Os gastas estravaganler. Dele que me Ritio - O gostoso relaivas on tros dzem "Em gostos não há disputa"; e huma Molinsa, que muitore cantou Ano oba Guarare: nesta Que le dos vicios fallar, não das pessons, Socrates, Aristoteles, Cicero, Newton, Pascal, e Malebranche: mas que diffe- rença destes á aquelle! Par isso dizia o Filosofo de Stagire, que ás vezes de tal tal homem vai maior distancia, que do hurre an homes. por aqui, acrescentava-E" & admittir-se, que o Gosto está intei- i disputa; por que tudo he Mas ao depois reflectindo nestas, e n'on tras preposicies do mesmo jarz, vim a convencer-me, que em materia de ges- to não há essa arbitrariedade, que se lhe quer dar. Gosto não he outea conss ma vamente sujeito ao bel prazer de cada necessariamente, qem hum, segue-se necessari materias de gusto não hà regras fixa, q' são lá bom, nem mau go-to, que não i gustos extravag Cantoria era Catali- , &c., Segue re, is, do que a Faculdade de ser agrada- que tho perfeita na velmente impressionado das bellezas ni, ou a Pasta, como pai Antonio des- da Natureza, ou d'Arte. Ora essa la- cantando no seu birimban; que lanto culdade em huns he mais extense, em val huma garatoja da China, que vi- outros menos, e em alguns quasi nulla, chão nos bulcs, e bandejas, como as que se observa a respeito de todos os pinturas de fiafael, de Bubeus, ou do dules d'alma humana. Essa faculdade he Corregio; que tão agradavel he hum samba d'almoereves, como a Semira- susceptivel de cultara, bem como o he, por ex., o nosso entendimento; puis mis, a Gaza-ladra, o Tancredi, &c. com quanto todos sejamos racionas, de Roniui, como huma cabocla da e que he in ifferen quem ha hi, que descomb ça, quanto a Alhandra, finalmente qu unesma Rado se apura, e aperfeiçda te comer bölé, vatapa, abrazon, abo- acasid, e com o estudo, com &c. &r.7 0 Caraibe, que vende pela ma- nhã a cama, de que ha de carecer à noi pipra africanos, que gozar das deliciss de huma meza Italiana. Se cada hum pois tem seu gesto, e porfia, que he e to, he hum eute racional, como o crão POP ART La Pop Art (arte popolare) interpreta il gusto e i desideri della nuova società dei consumi. Nasce in Inghilterra, ma si sviluppa negli anni Sessanta soprattutto a New York. Si propongono come opere d'arte gli oggetti prodotti dall'industria e della comunicazione: lattine di birra, scatole di detersivo, fumetti, cartelloni pubblicitari. POP OHHH. ALRIGHT WOW Sono riprodotti con tecniche diverse, ingigantiti, resi come "sculture" in stoffa o in materiali plastici, ripetuti in sequenze identiche, isolati: in questo modo acquisiscono un elevato impatto visivo. Creative Creative LA STAR DELLA POP ART Andy Warhol, nasce nel 1928 a Pittsburgh. Tra il 1945 e il 1949 studia tecnologia nella sua città. Si trasferisce poi a New York dove lavora come grafico pubblicitario. Nel 1960 comincia a realizzare i primi fumetti e immagini pubblicitarie. Nei suoi lavori compaiono superman e le prime bottiglie di coca cola. Muore però a 59 anni in seguito a un banale intervento alla cistifellea. L'arte di Warhol si propone come lo specchio della società occidentale. Campbell's CONDENSED 1080 TOMATO SOUP LA Coca-Cola Coca-Cola Coca-Cola Coca-Cola Coca-Cola NOODSTIDS 100 1000 STIG 1000 USD 1000 1000 Coca-Cola 26. US.PRX CO POP ART IN ITALIA L'Italia della "Dolce vita" e del "boom economico" si rispecchia nelle opere dei protagonisti della grande stagione pop: Enrico Baj, Mimmo Rotella, Giosetta Fioroni, Piero Manzoni e tanti altri. La Pop Art in Italia non è stata semplicemente un fenomeno di importazione, ma il risultato dell'eredità del tardo Futurismo, riconoscibile nelle opere di Enrico Baj, e, per un altro verso, dei rapporti artistici internazionali, come quelli di Mimmo Rotella col Nouveau Réalisme francese. Ogni artista, comunque, mantiene una sua originalità formale ed espressiva. LA STORIA DE DELLE DONNE RELLE PRESENT ROCK HON POOR LE SCENE INEDITE DEL SUO FILM ING UDA Marilyn MANZONI Piero Manzoni nella sua breve vita ha percorso diverse esperienze, avvicinandosi allo Spazialismo, all'Arte concettuale o all'Arte povera, e, infine, a quella di ispirazione Pop. Utilizzò materiali e procedimenti insoliti, caratterizzando ogni suo intervento con ironia. Manzoni ha demolito l'idea della sacralità dell'arte, entrata ormai nei meccanismi commerciali, e l'ideale romantico dell'artista genio. Le sue produzioni più note sono volte proprio alla derisione della figura dell'artista: esemplari sono le sue firme su persone, cui veniva rilasciato un certificato che le trasformava in opera d'arte "autentica", oppure Fiato d'artista, palloncini in cui aveva soffiato aria; o le scatole cilindriche con semplici righe da lui stesso tracciate; o ancora, la serie degli Achromes. Utilizzando impasti di gesso su tele bianche, egli ha riprodotto oggetti comuni, come panini, per sottolineare l'inutilità dell'opera d'arte. FOTOGRAFIA La fotografia è quell'arte e tecnologia, resa possibile dallo strumento denominato macchina fotografica o fotocamera, in cui si ottiene un'immagine statica tramite un processo di registrazione permanente delle interazioni tra luce e materia, selezionate e proiettate attraverso un sistema ottico su una superficie fotosensibile. Con il termine "fotografia" si indicano tanto la tecnica per riprendere le fotografie, quanto le immagini riprese (fotografie o foto), nonché, per estensione, il prodotto stampato. La fotografia di moda è un'immagine realizzata per descrivere abiti ed accessori da vendere. Con questo non vuol dire che una fotografia di moda sia semplicemente informativa ma, anzi, è un modo per catturare lo Zeitgeist, lo spirito del tempo, ed aiutare a suggerire cosa sia desiderabile. Le immagini di moda ci appaiono, a volte, non di facile riconoscimento, altre volte invece si palesano al nostro sguardo sulle pagine delle riviste patinate o sui cartelloni pubblicitari delle città occupando con forza e determinazione l'immaginario di ciascuno di noi. Questo tipo di fotografia nasce per essere consumata velocemente. Può durare al massimo una stagione poi viene dichiarata sorpassata e deve lasciar spazio ad una nuova immagine. In pratica, segue i ritmi della moda. La sua funzione comunicativa è molto articolata ed ha la capacità di agire direttamente sulla sfera emotiva del destinatario trascendendo dalla semplice trasmissione di informazioni. Tra i suoi fini c' è quello di persuadere e lo fa inserendosi all'interno della grande massa di messaggi mediatici di tipo per lo più commerciale. Che sia un abito o un accessorio o un gioiello deve caricarsi di significato per divenire forma e spia culturale del proprio tempo. MODA Dalla nascita della haute couture a oggi Sofia Gnoli Carocci editore Sfere PARAMENTI LITURGICI Il simbolismo nella Chiesa cattolica è fondamentale e molto ricorrente, come del resto lo è nella vita quotidiana: l'uomo, infatti, tende a comunicare con gli altri, oltre che mediante le parole o i gesti, per mezzo dei simboli. Nel caso della religione cristiana, i simboli sono ciò che consentono di trasfigurare la materialità ad un livello più alto, elevandone il significato sul piano spirituale. Accade ad esempio con i paramenti sacerdotali, ovvero gli abiti indossati dai preti durante la Messa: l'utilizzo dei colori non è casuale, ma contribuisce ad esprimere la particolarità del mistero della fede che viene celebrato. I colori liturgici principali attualmente in uso sono stati codificati per volontà di Paolo VI nel Rito Romano del 1969 e sono quattro: bianco, verde, rosso e viola, a cui se ne aggiungono altri facoltativi, come il rosa, il nero, l'azzurro e l'oro, che vengono utilizzati solo in alcune occasioni particolari o in alternativa ai colori canonici. Ciascun colore dei paramenti liturgici, quali il piviale, la stola, la casula e la dalmatica, rimanda visivamente al tempo liturgico in corso o all'occasione festiva che si sta celebrando in quel periodo. Il colore bianco Simbolo della gioia, della purezza derivante dalla Fede e della Risurrezione, il bianco è uno dei colori più ricorrenti tra i paramenti liturgici utilizzati giornalmente dai sacerdoti. È di uso obbligatorio durante il Natale, il Giovedì Santo, la Solennità della Santissima Trinità, le Feste del Signore non legate alla Passione, le Feste Mariane, le Feste degli Angeli, la Natività di San Giovanni Battista, le feste dei Santi non martiri o confessori della fede, la Festa della Cattedra di San Pietro, la Festa della Conversione di San Paolo, tutti i Santi, nel Sacramento del Battesimo, dell'Ordine e del Matrimonio, nel Sacramento dell'Eucarestia, nell'Adorazione eucaristica, in tempo di Pasqua e infine per il Sacramento dell'Unzione degli infermi. L'utilizzo è facoltativo, invece, nelle Messe da Requiem e uffici per i defunti quando la Conferenza Episcopale dà il permesso, e nelle Messe votive o in altre occasioni in cui viene normalmente utilizzato verde. Il colore verde Simbolo di speranza, di ascolto perseverante e di costanza, il verde è di uso obbligatorio nelle domeniche e ferie del tempo ordinario. Dopo il bianco, questo colore accompagna il cammino quotidiano dei sacerdoti e dei fedeli che ad essi si rivolgono. Il colore rosso Simbolo indiscusso della passione di Cristo e del sangue versato nel martirio da Gesù e dai santi, il colore rosso viene utilizzato per la Domenica delle Palme, il Venerdì Santo, la Pentecoste, ma anche nelle celebrazioni dedicate alla Passione del Signore, alle feste degli Apostoli, degli Evangelisti e dei Santi Martiri. È di uso facoltativo invece per le Messe votive dello Spirito Santo e per i funerali del Papa. 00 DG DO Il colore viola Un colore che richiama il lutto, la penitenza e l'attesa, il viola viene utilizzato soprattutto per l'Avvento e la Quaresima. Nella Commemorazione dei defunti e nelle Messe da Requiem questo colore è di uso facoltativo, tant'è che può essere sostituito dai paramenti di colore nero. Il colore rosa Un colore derivato dall'unione del viola, simbolo di penitenza, e il bianco, utilizzato nelle celebrazioni di festa, il rosa è considerato la trasposizione in materia della sosta nel cammino di penitenza e di attesa, con la possibilità di interrompere il digiuno che richiede la Quaresima. Viene infatti utilizzato per la Domenica Gaudete (III Domenica di Avvento) e la Domenica Laetare (IV Domenica di Quaresima), pur essendo di uso facoltativo. DJO DO DO DO DO Foo DG DO Il colore nero Simbolo di lutto che spesso sostituisce il viola, i paramenti di colore nero sono di uso facoltativo per la Commemorazione dei defunti e per le Messe da Requiem e uffici per i defunti. Il colore azzurro Un colore simbolo di lealtà e pacatezza, l'azzurro viene spesso inserito nelle stole e nelle decorazioni dei paramenti bianchi. È di uso facoltativo e viene essenzialmente utilizzato per le celebrazioni in onore della Beata Vergine Maria, soprattutto nei paesi di cultura portoghese e spagnola. Il colore oro L'oro è il simbolo della regalità e viene utilizzato nelle celebrazioni più solenni, sostituendo il colore liturgico del giorno. È di uso facoltativo e può essere utilizzato in sostituzione di tutti gli altri colori, ad eccezione del viola e del nero. •®M® ☀ «Q®* M GYPSY, LO STILE RIBELLE DEGLI ANNI '70 Lo stile gypsy è uno stile etnico e vintage che parla di culture diverse. Era il 1959 quando Jules-Franpois Crahay lanciò una collezione di stile zingaro, mentre all'inizio degli anni '70 Thea Porter e Caroline Charles crearono una serie di abiti e un completo due pezzi ispirandosi proprio ai tradizionali costumi degli zingari. Proprio in questo periodo lo stile gypsy prende luogo. I giovani del '68 iniziano ad avvicinarsi a uno stile ribelle, non conformista. Si tratta di uno stile caratterizzato da gonne particolarmente ampie, che consentano un rapido svolazzo, e da bluse, spesso elasticizzate, che lasciano le spalle scoperte, di solito realizzate con tessuti leggeri e dai colori brillanti. La caratteristica principale dello stile gypsy è la presenza della sciarpa annodata al collo oppure sui fianchi. Anche le piume sono diventate nel corso degli anni un caposaldo dello stile gypsy. Alla base di questo stile c'è un istinto selvaggio e libero: stampe, colori e gioielli vengono raggruppati e mischiati per creare un outfit d'impatto. Nel 2015 Marc Jacobs ha tratto ispirazione dallo stile gypsy per alcune sue collezioni, mentre Etro ancora oggi si ispira alla cultura gitana per i suoi abiti. Inoltre, è tornato molto in voga sempre in quegli anni soprattutto grazie al celebre festival Coachella. Influencers e adolescenti hanno infatti iniziato a far uso di capi d'abbigliamento ricordanti lo stile gitano proprio durante questo evento. 30