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3/12/2022
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Tema di: Italiano La solitudine Sapresti gestire quindici minuti in una stanza vuota da sola, tu e i tuoi pensieri? Ma certo dirà qualcuno. Assolutamente no dirà qualcun altro. Secondo uno studio riportato sulla rivista Science il 40% delle persone preferirebbe darsi un lieve shock elettrico piuttosto che passare 15 minuti in una stanza da sole. Questi risultati parlano chiaro della nostra diffusa difficoltà di gestire la noia e i nostri pensieri. Infatti facciamo di tutto per evitare quei brevi momenti di confronto con noi stessi. Consideriamo ad esempio ogni volta che abbiamo la possibilità di andare a correre o a fare una passeggiata e molto spesso ci mettiamo le cuffie nell'orecchio e ascoltiamo la musica. Anche ogni volta che ci sediamo in macchina una della prime cose che facciamo è accendere la radio. Praticamente siamo così intolleranti alla noia e ai tempi morti che ci facciamo sempre accompagnare da un telefono. La difficoltà a stare da soli in una stanza ha a che fare con i concetto stesso di felicità e di soddisfazione. Abbiamo bisogno di dare un senso alla nostra vita, di dargli uno scopo che manca totalmente nella condizione d'isolamento in una stanza. La solitudine può essere definita come una risposta emotivaall'isolamentoo alla mancanza di compagnia. Il dolore della solitudine è tale che...
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nel corso della storia è utilizzato come forma di tortura o di punizione anche se molti pensatori hanno difeso i benefici intellettuali della solitudine. È considerata spesso come un inconveniente o come qualcosa da evitare. La scienza l'ha addirittura associata a effetti negativi. Freud l'ha collegava all'ansia. Si può notare che essere soli e stare da soli non sono la stessa cosa. Essere soli è una condizione accompagnata da quella sensazione di desolazione e ha spesso connotazione negativa mentre stare da soli può essere associata a una condizione di pace o di libertà. Tra le due forme di solitudine c'è la stessa differenzatra il sedersi in una stanza vuota e d'essere consapevoli dello spazio che ci circonda e quella di sedersi e divenire tutt'uno con lo spazio che ci circonda in cui la solitudine ti avvolge e ti espande verso l'infinito. Ad esempio in Giappone è presente un fenomeno chiamato HIKIKIMORI dove centinaia e migliaia di giovani depressi o con altre problemi si isolano, a volte per anni nelle stanze ed hanno poi bisogno di una terapia di reinserimento. Oltre che è dolorosa la solitudine è anche dannosa. La persone soli mangiamo e bevono di più delle persone non soli e sono a maggior rischio di sviluppare dei problemi psicologici come la depressione, la psicosi o varie forme di dipendenza. Storicamente ma ancora oggi essere soli significa essere in pericolo di perdere sé stessi. Infatti gli esseri umani sono profondamente animali sociali come sosteneva Aristotele e dipendono dal loro gruppo sociale per il sostentamento e la protezione ma anche per il loro senso di identità. Cioè i gruppi ci aiutano a definire chi siamo. Dall'altro lato ci sono alcune persone che scelgono attivamente di allontanarsi dal resto della società o almeno di non cercare attivamente interazione sociale per ritrovare sé stessi come il protagonista del libro Nelle foreste siberiane. Uno dei messaggi lasciati da Tiziano Terzani, uno altro scrittore molto conosciuto è che l'unico vero insegnante non lo trovi nelle foreste o una capanna o in una grotta ma è dentro di noi. Anche la scienza ha riscontrato dei benefici che porta la solitudine, innanzitutto stare da soli può aumentare il senso della libertà che a sua volta può stimolare la creatività, un altro beneficio è che si possono sperimentare cambiamenti nel proprio concetto del sé e questo è la precondizione per fare conoscenza delle molte identità di cui siamo fatti. La solitudine fornisce anche tempo per la crescita della spiritualità personale e paradossalmente si finisce anche per apprezzare di più l'umanità e le sue infinite sfumature. Inoltre attraverso il processo di meditazione la solitudine ti aiuta a vederee a realizzare cose nuove, è qui che avvengono piccoli cambiamenti, piccoli intuizioni che a lungo andare avranno un'impato drastico su chi sarai. Per lo sviluppo totale dell'essere umano la solitudine visto come mezzo per coltivare la propria sensibilità diventa una necessità perché se vogliamo cambiare il mondo dobbiamo prima cambiare noi stessi e cambiare noi stessi comincia da dentro.