Temporali, modali, strumentali, consecutive e concessive
Le subordinate temporali indicano quando avviene l'azione della reggente, rispondendo a "quando?". Possono esprimere contemporaneità ("mentre studiavo"), anteriorità ("dopo che ebbe finito") o posteriorità ("prima che arrivasse").
Le modali spiegano come si svolge l'azione, spesso introdotte da "come", "come se" o con il gerundio: "Parlava come se fosse arrabbiato" o "Camminava fischiettando".
Le strumentali indicano il mezzo per compiere l'azione, rispondendo a "con che cosa?" o "mediante che cosa?": "È riuscito nell'impresa aiutandosi con gli attrezzi giusti".
Le consecutive esprimono la conseguenza di quanto detto nella reggente, spesso introdotte da "così... che", "tanto... che": "Era così stanco che si addormentò subito".
Ricorda: Le consecutive sono spesso precedute da avverbi di quantità nella reggente (così, tanto, talmente)!
Le concessive indicano un ostacolo che però non impedisce l'azione principale, introdotte da "benché", "sebbene", "nonostante": "Uscì nonostante piovesse forte".