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30/9/2022
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・Vita Publio Virgilio Marone (70 a.C. - 21 settembre 19 a.C.) nasce ad Andes da una famiglia agiata di proprietari terrieri. Studia prima a Cremona poi a Milano per poi trasferirsi a Roma ma viste le guerre civili passò la maggior parte del tempo a Napoli. Li seguì le lezioni dei filosofi epicurei Sirone e Filodemo di Gadara. Virgilio Il periodo giovanile di Virgilio, su cui purtroppo sappiamo ben poco, si concluse con la confisca dei terreni Mantovani. I terreni Mantovani, proprietà della sua famiglia, dopo la confisca vennero in un primo momento recuperati grazie ad Ottaviano e ad amicizie con persone illustri per poi essere persi definitivamente nell'inverno del 41 a.C. Nascita Morte Genere Opere 70 a.C. 19 a.C. Poesia bucolica, didascalica, epica Eneide Queste informazioni ci sono state fornite dalle Bucoliche (42 a.C. -39 a.C.), grazie ad esse Virgilio venne conosciuto dall'opinione pubblica e ne conseguì l'immediato reclutamento da Mecenate che lo avvicinò ad Ottaviano. La vicinanza di queste due figure influenzò i successivi componimenti. Le Bucoliche furono seguite prima dalle Georgiche (che furono lette in anteprima ad Ottaviano nel 29 a.C.) e successivamente dall'Eneide, poema epico fortemente voluto da Ottaviano (che lo proclamò ufficialmente nel 27 a.C.) e atteso con ansia anche dall'opinione pubblica. Nel 19 a.C. Virgilio si recò in Grecia per conoscere i luoghi della tradizione omerica utili per la revisione finale dell'Eneide. A Megara ebbe...
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un malore e morì poco dopo lo sbarco a Brindisi. Fu seppellito a Napoli. kaykay Bucoliche SCRITTORI LATINI COMMENTATI PER LE SCVOLE P. VIRGILIO MARONE LE BUCOLICHE A CURA DI ANTONIO CAVASIN SOCIETA EDITRICE INTERNAZIONALE TORINO MILANO-GENOVA PARMA-ROMA-CATANIA 100 Georgiche SCRITTORI LATINI COMMENTATI PER LE SCVOLE P.VIRGILIO MARONE LE GEORGICHE A CURA DI G.L.FRANCO LIBRI II E IV 100 Le Bucoliche sono un'opera iniziata nel 42 a.C. e divulgata intorno al 39 a.C. È costituita da una raccolta di dieci egloghe esametriche con trattazione e intonazione pastorali; i componimenti hanno una lunghezza che varia dai 63 ai III versi, per un totale di 829 esametri. Questa scelta colloca quindi l'opera nel solco neoterico-callimacheo, di ispirazione alessandrina e precisamente nel filone teocriteo. "Bucoliche" deriva dal greco Boukoliká (da BouKólos = pastore, mandriano, bovaro); sono state definite anche &λoraí, egloghe, ovvero "poesie scelte". Esse furono il primo frutto della poesia di Virgilio, ma possono essere anche considerate la trasformazione in linguaggio poetico dei precetti di vita appresi dalla scuola epicurea di Napoli. SOCIETA EDITRICE INTERNAZIONALE TORINO MILANO-GENOVA-PARMA-ROMA CATANIA Le Georgiche (in latino Georgica, neutro plurale - gewpoika - dell'aggettivo greco jewpzikós, "contadino", o, più semplicemente, "agricoltura", dalle parole ž, "terra", ed ppov, "lavoro"). Composte tra il 38 a.C. e il 29 a.C. sono incentrate sul mondo agricolo e pastorale caro alla tradizione romana e sul mōs maiōrum che Ottaviano stava cercando di riportare in uso. (...) Curiosità il poeta scrisse in media meno di un verso al giorno Eneide SCRITTORI LATINI COMMENTATI PER LE SCVOLE A P.VIRGILIO MARONE L'ENEIDE A CURA DI G.MASERA LIBRO SECONDO SOCIETA EDITRICE INTERNAZIONALE TORINO MILANO-GEMONA-PARMA-ROMA-CATANIA Informazioni generali Poema epico in esametri rappresentativo della letteratura latina, venne scritto negli anni successivi al 29 a.C. ed è costituito da dodici libri. Nell'Eneide Virgilio riprende degli elementi dal modello Omerico, infatti dal primo al sesto libro narra del viaggio di Enea da Troia, rievocando l'Odissea, e dal settimo al dodicesimo libro narra di una guerra e riprende I'lliade. Raccontando la civiltà romana sin dalle origini, l'Eneide costituisce un poema nazionale che celebra la potenza di Roma e ha anche fini encomiastici, siccome la famiglia alla quale apparteneva Augusto si vantava di discendere dal figlio di Enea, Ascanio (detto (ulio) e quindi dai fondatori di Roma. Secondo la tradizione Virgilio in punto di morte chiese di bruciare l'Eneide perché incompleta ma Augusto lo impedi e affidò la cura dell'edizione postuma a Vario Rufo e a Plozio Tucca. Enea il protagonista è l'eroe pius, prescelto dal fato che ha preso coscienza del proprio destino e che porta avanti la propria missione con assoluta devozione Stesura (data) Dal 29 a.C. fino alla sua morte, non fu ultimata Dodici libri *uno-sei = odissea *sette-dodici = iliade Libri totali Genere Protagonista Epica Enea, l'eroe pius Trama All'inizio dell'opera Enea e i suoi compagni stanno navigando alla volta del Lazio quando Eolo il dio dei venti su ordine di Giunone fa sollevare una tempesta che getta i Troiani sulle coste della Libia dove la regina Didone sta costruendo Cartagine. Didone offre ospitalità ad Enea e ai suoi compagni e per opera di cupido si innamora dell'eroe troiano, il quale durante un banchetto racconta le sue vicissitudini come la conquista di Troia con l'espediente del cavallo o anche le peregrinazioni che aveva compiuto per arrivare fino a Cartagine. Sfortunatamente Enea deve ripartire abbandonando Didone, lei si suicida per il dolore, maledicendolo e profetizzando inimicizia eterna tra Cartaginesi e discendenti di Enea. I Troiani riprendono il loro viaggio e giungono a Cuma dove Enea vista la Sibilla per chiedere di scendere agli inferi, dove avverrà l'incontro con il padre Anchise che gli illustrerà i suoi discendenti. Enea e la sua flotta approdano sulle coste del Lazio dove regna il re Latino che promette la figlia Lavinia in sposa ad Enea. Ma Turno, re dei Rutuli, lo contesta perché Lavinia gli era già stata promessa. Turno dunque con numerosi alleati muove guerra contro i troiani al cui fianco combattono Etruschi ed Arcadi. La guerra si concluse con uno scontro tra Turno ed Enea con vincitore Enea. Riassunto Enea l'eroe fuggito da troia e approdato dopo lunghe peregrinazioni sulle coste del Lazio con la missione di fondare una nuova città.