Scarica
Google Play
L’età dei totalitarismi
Il risorgimento e l’unità d’italia
Decadenza dell’impero romano
Il nazionalismo e la prima guerra mondiale
Dall'alto medioevo al basso medioevo
Dalla guerra fredda alle svolte di fine novecento
La grande guerra e le sue conseguenze
L'età moderna
L'italia e l'europa nel mondo
Il mondo dell’ottocento
Le antiche civiltà
Verso un nuovo secolo
Il medioevo
La civiltà greca
La civiltà romana
Mostra tutti gli argomenti
L’atmosfera
Le acque oceaniche
La genetica
La dinamica delle placche
La cellula: l'unità elementare dei viventi
L'energia
La terra: uno sguardo introduttivo
Le acque continentali
Apparato circolatorio e sistema linfatico
La nutrizione e l'aparato digerente
Processo sedimentario e rocce sedimentarie
I vulcani
Processo magmatico e rocce ignee
I sistemi di regolazione e gli organi di senso
La terra deformata: faglue, pieghe
Mostra tutti gli argomenti
Socrate.
I molteplici principi della realtà.
La negazione del sistema e le filosofie della crisi: schopenhauer, kierkegaard, nietzsche
Il metodo fenomenologico come scienza rigorosa in e. husserl
La ricerca dell'assoluto e il rapporto io-natura nell'idealismo tedesco
L'illuminismo:
La società e la cultura in età ellenistica.
Filosofia della storia e teoria del progresso dal positivismo a feuerbach
Aspetti filosofici dell'umanesimo e del rinascimento
La rivoluzione scientifica e le sue dimensioni filosofico- antropologiche
L'indagine sull'essere.
Cenni sul pensiero medievale
Platone
La ricerca del principio di tutte le cose.
Aristotele.
Mostra tutti gli argomenti
La seconda metà del 700. il neoclassicismo
Il post-impressionismo
La civiltà gotica
La scultura
La prima metà del 400
La civiltà greca
Il primo rinascimento a firenze
Il barocco romano
L’arte paleocristiana e bizantina
Il tardo rinascimento
L’art nouveau
L’impressionismo
La prima metà del 700. il rococò
La prima metà dell’ottocento. il romanticismo
Simbolismo europeo e divisionismo italiano
Mostra tutti gli argomenti
17/9/2022
3304
200
Condividi
Salva
Scarica
Iscriviti
Accesso a tutti i documenti
Unisciti a milioni di studenti
Migliora i tuoi voti
Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.
Iscriviti
Accesso a tutti i documenti
Unisciti a milioni di studenti
Migliora i tuoi voti
Iscrivendosi si accettano i Termini di servizio e la Informativa sulla privacy.
⇒ Promessi Sposi capitolo 5 Il quinto capitolo dei Promessi Sposi riprende dal colloquio di Padre Cristoforo con Agnese, Lucia e Renzo. Padre Cristoforo. Informato del fatto che il matrimonio non è stato celebrato per ordine di Don Rodrigo, promette alle due donne il suo aiuto e decide di affrontare direttamente il signorotto per tentare di fargli cambiare idea. Renzo rivela di aver pensato di farsi giustizia da solo ma Padre Cristoforo lo rimprovera e lo richiama ad affidarsi a Dio; rientra poi al convento di Pescarenico per la preghiera del mezzogiorno e si rimette in cammino verso il palazzotto di Don Rodrigo. Il frate giunge alla dimora del signorotto attraversando un villaggio che assomigliava ad una fortezza, nel quale rastrelli e attrezzi agricoli sono mescolati a polvere da sparo e reticelle, dove anche i bambini hanno perso la loro innocenza. All'entrata ci sono due bravi; viene condotto da un vecchio servo nella sala da pranzo dove Don Rodrigo stava pranzando con il cugino, il Conte Attilio, l'uomo che aveva visto lucia, che aveva fatto nascere la scommessa, e l'Azzeccagarbugli, il podestà, il consulente privato che avrebbe dovuto rendere giustizia a Renzo, e due anonimi invitati che non facevano altro che mangiare, chinare il capo, sorridere e approvare ogni cosa dicesse l'altro. Dalla sala da pranzo si sentono rumori di stoviglie e un vociare scomposto, esempio di volgarità, prepotenza e maleducazione. Padre Cristoforo in questo caso dovrà esercitare tutta la...
Utente iOS
Stefano S, utente iOS
Susanna, utente iOS
sua pazienza e autocontrollo. In attesa dell'udienza, a tavola fioccano discussioni di guerra, carestia e di come risolvere il problema della scarsità del grano. Il primo tema che viene affrontato è su una questione di etica cavalleresca che vede impegnati il Conte Attilio e il podestà: il Conte Attilio è il superficiale sostenitore delle maniere forti e sostiene che un ambasciator è "bastonabile", il podestà, invece, infarcisce il suo discorso di citazioni per mascherare l'assenza di un pensiero autonomo mentre sostiene il contrario, cioè che bastonare un ambasciatore è un "atto proditorio". Provocato da Don Rodrigo, Fra Cristoforo emette una sentenza lapidaria perché senza violenza tutto il loro mondo andrebbe a pezzi. Dopo ciò, Don Rodrigo, sposta l'argomento sul dramma del momento, la guerra e irrompe ancora una volta una contrapposizione tra Attilio che si vanta di aver notizie politiche, e il podestà, che vanta informazioni sicure provenienti dal castellano spagnolo di Lecco. Il Conte Attilio sostiene che, la guerra scoppiata tra francesi e spagnoli per la successione del Ducato di Mantova, potrebbe chiudersi con un accordo, mentre il podestà è convinto che la guerra continuerà fino alla vittoria degli spagnoli. L'ultimo argomento di cui si parla è la carestia, non prima di aver brindato con del vino, e in questo ambito sono tutti d'accordo sulla responsabilità della carestia da parte dei fornai, mentre poi si passa a discutere su come punirli. Ancora una volta Attilio è l'uomo della violenza e il podestà quello della cultura. Dopo aver cercato in ogni modo di mettere a disagio il frate, Don Rodrigo, che ha intuito il motivo della sua presenza, si decide finalmente a concedergli la parola e di seguirlo in un'altra sala