La notte del matrimonio a sorpresa
Poiché Renzo non vuole andare al convento temendo che fra Cristoforo scopra i suoi piani, Agnese affida questo compito a Menico, un ragazzino sveglio, promettendogli due parpagliole come ricompensa.
Durante la giornata, Lucia e Agnese notano strani individui che passano ripetutamente davanti alla loro casa, osservando tutto con attenzione. Questi sono bravi travestiti da mendicanti, inviati dal Griso, capo dei bravi di don Rodrigo, con l'incarico di studiare l'abitazione in vista del rapimento di Lucia programmato per quella notte.
Don Rodrigo, infatti, dopo l'incontro con fra Cristoforo, aveva rinnovato la scommessa con il cugino Attilio che, entro San Martino, Lucia sarebbe stata nel suo castello. Il vecchio servitore, comprese le intenzioni del padrone, era uscito per avvisare fra Cristoforo.
📝 Manzoni crea tensione narrativa facendo svolgere contemporaneamente il piano di Renzo e quello di don Rodrigo, con il lettore che conosce entrambi.
La sera, Renzo si reca all'osteria con Tonio e Gervaso, notando la presenza dei bravi. Poi, insieme a Lucia e Agnese, si dirigono verso la casa del curato. Renzo e Lucia si nascondono dietro l'angolo, Agnese si posiziona per fermare Perpetua, mentre Tonio e Gervaso bussano alla porta.
Don Abbondio sta leggendo un opuscolo su San Carlo Borromeo quando Perpetua annuncia l'arrivo di Tonio. Agnese riesce a distrarre Perpetua raccontandole di maldicenze sul suo conto, mentre Tonio e Gervaso entrano da don Abbondio. Mentre il prete è intento a scrivere una ricevuta per il pagamento del debito, Renzo e Lucia entrano di soppiatto. Renzo pronuncia la sua parte della formula matrimoniale, ma don Abbondio, fulmineo, getta un tappeto sulla testa di Lucia per impedirle di parlare e grida aiuto.