Introduzione alle Operette morali
Le Operette morali sono una raccolta di prose filosofico-morali, principalmente in forma di dialogo, che racchiudono i nuclei principali del pensiero leopardiano. Leopardi scelse il termine diminutivo "operette" per indicare il tono ironico e leggero con cui affronta tematiche di grande importanza. Il termine "morali" probabilmente deriva dagli scritti di Plutarco "Moralia", anch'essi di natura filosofica ed etica.
Queste opere nascono da una condizione di totale disinganno e danno voce a un pensiero ormai radicato nel pessimismo. Leopardi aveva abbandonato l'idea che l'uomo potesse in qualche modo raggiungere la felicità. La natura viene vista come la principale responsabile dell'infelicità umana, avendo donato all'uomo un desiderio infinito di piacere ma condannandolo a non poterlo mai soddisfare.
Highlight: La natura, secondo Leopardi, ha condannato l'uomo all'infelicità donandogli un desiderio infinito di piacere impossibile da soddisfare.
Il pensiero di Leopardi si distingue dall'illuminismo per la sua intima ribellione a questa verità, come si evince dalle accuse esplicite rivolte alla natura nel "Dialogo della Natura e di un islandese". Pur avvicinandosi ai romantici, Leopardi non si rifugia nell'irrazionalità né abbraccia una visione religiosa della vita. Le Operette morali hanno invece il compito di smascherare gli "inganni" e le false opinioni diffuse tra gli uomini.
Esempio: Nel "Dialogo della Natura e di un islandese", Leopardi mette in scena un confronto diretto tra l'uomo e la Natura, accusandola apertamente della sua indifferenza verso le sofferenze umane.
I personaggi delle Operette morali sono vari: da astratte personificazioni come la Moda e la Morte, a creature fantastiche come gnomi e folletti, fino a personaggi storici come Colombo e Copernico. Tutti fungono da emblemi attraverso cui Leopardi enuncia il proprio pensiero.
Vocabolario: Emblemi - Figure simboliche che rappresentano concetti o idee astratte.
Le opere alternano toni satirici, usati per criticare visioni come il geocentrismo o l'antropocentrismo, a riflessioni profonde sui temi cardine del pensiero leopardiano: l'irraggiungibilità del piacere, l'infelicità umana, l'idea del piacere come attesa del futuro, il rapporto tra vita e morte, e la noia come espressione del mal di vivere.