La Mandragola: commedia amara
La Mandragola, scritta nel 1518, è una commedia che riflette la stessa visione disincantata della natura umana presente nel Principe. La trama ruota attorno all'inganno: Callimaco vuole conquistare Lucrezia, moglie del sempliciotto Nicia.
Con l'aiuto dell'astuto Ligurio, Callimaco convince il marito che la moglie deve bere una pozione di mandragola per avere figli, ma che il primo uomo che giacerà con lei morirà. Naturalmente sarà lo stesso Callimaco, travestito, a passare la notte con Lucrezia.
I personaggi rappresentano i vizi della società: Nicia è vanitoso e stupido, il frate Timoteo pensa solo al denaro e usa argomenti religiosi falsi, Ligurio è l'astuto manipolatore. Solo Lucrezia mantiene una certa dignità morale, ma alla fine cede e diventa complice.
La commedia presenta un mondo senza valori, dove dominano interesse economico, astuzia e inganno. Come nel Principe, Machiavelli ammira chi sa controllare gli eventi, anche se con mezzi discutibili.
Stile narrativo: La comicità di Machiavelli non è allegra ma amara e cupa, riflettendo la sua visione pessimistica della natura umana.